Mark
«E così la mia piccola Angie torna a casa.» Una voce familiare alle mie spalle mi fa sorridere.
«Cosa la porta qui Marion?» Sono curioso, ma continuo a guardare Angel che si allontana ridendo con Dana.
«Voglio assicurarmi che non rimanga da sola tra le fauci di quei lupi, ma non so se siano migliori di qualcun altro.» Ora capisco da chi ha preso Angel la sua vena ironica e rido.
«Voglio soltanto proteggerla, loro la sbraneranno.» Rivelo tornando serio.
«Sono convinta che voglia impegnarsi nel suo intento, lo ha dimostrato ampiamente.» Ridacchia divertita. «Angie non è stupida. Ha trovato in lei qualcuno che può prendersene cura. Credo si fidi di lei e mi creda, quella giovane donna ha tanto da dare.»
«Ne sono sicuro, ma sono io che dovrò combattere contro qualcosa che lei neanche immagina.» M'irrigidisco al pensiero di Kalun e le sue maledette ombre che le girano intorno.
«Come pensa di comunicare con lei ora? Se Angie avesse ancora quel ciondolo sarebbe più facile.» Bella domanda e bella rivelazione.
«M'inventerò qualcosa.» Sorrido sfacciatamente ai miei pensieri poco casti su Angel e lei mi guarda seria. «Faccia soffrire mia nipote e rimpiangerà di non essersi separato dalla sua anima.» Questo è un colpo basso.
«Stia tranquilla, starò lontano da lei.» Affermo serio, non voglio e non posso essere coinvolto in situazioni stucchevoli e stupidi sentimentalismi con Angel, è impossibile e poi ho donato il mio cuore a Julie e non sarà mai di nessun'altra.
«Bene! Non la perda di vista, faccia il suo dovere e avrà ciò che desidera, come stabilito.» Mi sembra molto scontrosa questa donna, ho la sensazione che mi stia nascondendo qualcosa.
«Certo, non ne dubiti.» La fisso per capire cosa pensa, ma sparisce prima che possa farlo.
Angel è una donna molto attraente, non sono riuscito a trattenermi e l'abbiamo fatto, ma è stato solo uno sfogo, in fin dei conti sono pur sempre un uomo, ho i miei istinti primordiali.
Non posso negare che sia stato fantastico, forse strano dal punto di vista razionale, ma è stato soltanto un attimo di debolezza, che non si ripeterà più.
Ho un compito e devo concentrarmi soltanto sul mio obiettivo, non posso perdermi in stronzate simili, Angel è una donna che non merita di soffrire, proverò a farle capire che Ben è un idiota e per quanto riguarda me, non sono un tipo casa e famiglia, ha bisogno di qualcuno che la metta al centro della sua vita, che la ami senza riserve.
È stato un errore avvicinarla così tanto, farò in modo di comunicare con lei ma senza nessun contatto fisico, non ha bisogno di uno come me, è umanamente inconcepibile come rapporto.
Sono un figura fantasmagorica, una specie di mina vagante, i guai sono il mio pane quotidiano e lei non sa cosa c'è oltre la realtà, ne sarebbe terrorizzata ed è meglio per lei che io combatta dietro le quinte per il suo bene, ma anche per me.
Sarà meglio tenere d'occhio Ben, soprattutto se Kalun decide di farsi rivedere, potrebbe farle del male.
Dana sembra innoqua, ma qualcosa mi dice che devo stare attento anche a lei, non si sa mai, con le ombre oscure in giro, mi aspetto di tutto.Angie
Nonostante le battute e le risate con Dana, non mi sento del tutto serena nè a mio agio, Ben sembra tranquillo e normale, ma c'è qualcosa che m'inquieta.
L'unica cosa che mi fa sorridere è pensare a Mark, il frutto della mia fantasia, qualcosa che non si può spiegare razionalmente.
Guardo fuori dal finestrino, il sole mi riscalda il viso, chiudo gli occhi e vedo Mark sfiorarmi il viso con la mano e sospiro.
«Va tutto bene Angie?» Apro di scatto gli occhi e mi giro verso Ben che sorride, è lui che mi accarezza la guancia.
«Certo.» Mi limito a dire e sorrido, vorrei che ci fosse Mark al suo posto.
"Chissà come sarebbe con sembianze umane. Il suo viso, il colore dei suoi occhi... A questo è qualcosa che non scoprirò mai." Mi rattristo mentre i miei occhi continuano a guardare la strada, i palazzi e la gente che cammina spensierata, mentre percorriamo la via verso casa.
«Finalmente a casa!» Esclama Ben sorridendo, parcheggia e scende velocemente dall'auto.
«Dai Angie, andiamo.» Dice Dana euforica e sbatte la portiera, penso ancora un pò a Mark, poi sospiro e scendo dall'auto anch'io.
«Forza, sbrigatevi!» Ben ride, mentre entra nel portone, dei flash di quella sera mi piombano addosso, l'ultima volta che mi sono trovata qui, stavo scappando da lui, mi blocco e tremo.
«Angie, va tutto bene. Ci sono io con te.» Mi rassicura Dana, faccio un lungo respiro e mi calmo.
"Va tutto bene." Mi ripeto all'infinito, mentre percorriamo il corridoio, salendo le scale, fino a quando non ci troviamo davanti alla porta dell'appartamento, Ben apre la porta e rimango di stucco.
«Sorpresa!» Grida un gruppo di persone mentre entriamo, riconosco zio Bob e la sua compagna, gli amici di Ben, le mie amiche, i nostri vicini e mi emoziono, portando le mani davanti alla bocca.
«Bentornata cara Angie.» La signora Rose, la nostra dirimpettaia, mi saluta per prima.
«Tesoro, fatti abbracciare.» Zio Bob è emozionato e si avvicina con Carmen, la sua compagna.
«Zio, sono così felice di rivederti.» Piango di gioia e mi abbracciano insieme.
Mi salutano e mi abbracciano tutti, non mi aspettavo tanta accoglienza calorosa, perfino molti clienti abituali del negozio sono qui.
Sono contenta, Ben sorride e parla con tutti, lo osservo e mi sembra di rivedere il vecchio Ben, quello di cui mi ero innamorata.
Ad un certo punto i nostri sguardi s'incontrano e dimentico tutto per un attimo, alza il bicchiere e mi sorride come un cretino.
«Ad Angie, bentornata alla vita!» Urla felice.
«Bentornata Angie!» Rispondono tutti in coro coi bicchieri alzati e bevono. Ben continua a fissarmi, ignoriamo gli altri e si avvicina, il mio cuore accelera di poco e mi bacia una guancia.
«Ti amo Angie.» Sussurra al mio orecchio, d'istinto chiudo gli occhi, ma non rispondo, sorrido soltanto, lui preme le sue labbra sulle mie e poi scompare di nuovo tra la gente.
«È ora di ballare!» Dana e le nostre amiche mi prendono e mi portano al centro della stanza, mentre parte la musica e ci scateniamo.
Mi sento rinata, felice e spensierata, voglio divertirmi e non pensare a niente in questo momento, mi lascio trasportare dalla musica e ballo senza freni.
Sento delle mani sui miei fianchi, Ben si stringe a me e mi lascio andare, ballo insieme a lui, voglio godermi ogni singolo minuto di questo ritorno alla vita e ridiamo insieme.
Mi giro e mi ritrovo davanti a lui, mi guarda in modo malizioso, mentre continuiamo a ballare, porto le braccia sulle sue spalle, mi sento elettrizzata, lo bacio e lui si stupisce, sorride, poi torna a baciarmi con trasporto.
«Mi sei mancata da morire.» Lo guardo, non voglio pensare, lo bacio ancora, ma non sento granché, non mi dispiace ma è diverso da prima, è diverso dal bacio di Mark.
"Mark!" Mi stacco da Ben e lo guardo stranita.
«Stai bene?» Lo fisso esitante, decido di scacciare quel pensiero, annuisco con decisione, sorrido e continuiamo a ballare, non voglio rovinarmi la serata.
Mi sto divertendo tanto, amo ballare e non mi stancherò mai di farlo, le mie amiche mi rapiscono di nuovo e Ben ci rimane male, ma poi sorride divertito.
«Ora ci vuole da bere! Dobbiamo festeggiare!» Esclama Sara.
«Questo è tuo! Vai bella, tutto giù!» Dana mi passa un bicchierino colmo.
Rido, guardo il bicchiere, poi lo mando giù d'un fiato, loro fanno lo stesso e facciamo una smorfia, avevo dimenticato come brucia il vecchio Jack al passaggio, scuoto la testa, ne voglio un altro.
«Ancora!» Grido divertita e insieme alle mie amiche rido come una pazza.
Dopo il secondo e il terzo bicchierino torniamo a ballare, ho la testa leggera, non m'importa di nulla, voglio darmi alla pazza gioia.
Ha ragione il dottor Martin, non devo sprecare questa seconda opportunità che ho avuto dalla vita, voglio fare le cose che mi piacciono e vivere al meglio la mia nuova vita.
Il tempo scorre piacevolmente, tra cibo a volontà, battute e risate, qualche altro bicchierino e durante la sera molti abbandonano la festa, mi abbracciano prima di andare via e ricambio con entusiasmo e affetto.
Parte un lento, le mie amiche si zittiscono e indicano qualcuno alle mie spalle, mi giro e noto Ben che mi fissa con un sorrisetto seducente stampato in faccia.
«Il maritino vuole ballare con la sua bella!» Esclama Louise e ridono come oche.
«Direi che ti sta mangiando con gli occhi!» Ribatte Sara, fanno versi di apprezzamento e ridono ancora.
«Vai, cosa aspetti?» Dice Dana e continuano a ridere, guardo Ben e sorrido, sono abbastanza brilla, si avvicina e mi butto piano su di lui.
«Ciao.» Dice sorridendo e mi prende per i fianchi.
«Ciao.» Ridacchio, è colpa dell'alcool e mi mordo il labbro.
«Sei bellissima quando ridi, signora Green.» È così buffa la sua espressione da cretino e rido divertita, lui sospira e mi bacia il collo mentre seguiamo la musica, sento un leggero formicolio allo stomaco.
«Hai un buon profumo.» Lecca lentamente il mio collo e soffia piano, chiudo gli occhi, il mio corpo reagisce, sospiro e mi mordo di nuovo il labbro.
«Ehm... Noi dobbiamo andare. Ciao!» Dice Sara, sorridiamo senza guardarle, sento i loro passi veloci e la porta chiudersi, siamo soli.
Mi guarda serio, si inumidisce le labbra, mi stringe a se e mi bacia con impazienza, si stacca per un attimo e mi fissa le labbra.
«Ti voglio Angie.» A quelle parole scatta qualcosa in me e ansimo, chiudo gli occhi, mi bacia con passione e mi lascio andare.
"Ti voglio anch'io... Mark." Quel pensiero fa capolino e stranamente sento l'acqua, mi scorre addosso e la sua mano mi tiene il viso mentre mi bacia.
Mi sfila i vestiti velocemente, mi sorride, il suo corpo è magnifico, voglio perdermi tra le sue braccia.
«Oddio.» Farfuglio, ansimo mentre le sue mani sfiorano la mia pelle, bramo le sue carezze, mi bacia il collo, mentre accarezza la mia intimità, i brividi si diffondono per tutto il mio corpo, non capisco più nulla e sorrido.
Scende sui seni, ne accarezza uno dolcemente col pollice e lecca l'altro, succhia lentamente e lecca ancora, mandandomi in estasi.
Stringo le mani sul suo collo, voglio di più, mi alza e cingo il suo bacino con le gambe, succede tutto troppo in fretta, mi penetra piano, poi aumenta il ritmo, geme con me e perdo il controllo.
Cerco la sua bocca mentre mi fa sua, voglio sentire il suo sapore, la sua lingua assaporare le mie labbra e giocare dolcemente con la mia.
Sento qualcosa di morbido sotto di me, siamo sul letto, ansima al mio orecchio mentre si spinge vigorosamente in me, mi piace sentirlo godere e sto per esplodere, spinge ancora senza tregua, geme e ansima, gemo forte anch'io mentre mi contraggo intorno a lui e tremo dal piacere intenso, vorrei che durasse per sempre.
Grida il mio nome, mi sento appagata, vorrei guardarlo negli occhi, mentre respiriamo con affanno, ma non riesco ad aprire i miei.
Lo sento liberarmi dal suo peso, vorrei che restasse con me, stringere il suo corpo al mio, coccolarlo, ma non ho la forza di reagire.
"Resta con me Mark." Riesco solo a pensarlo, sento le sue labbra premute sulle mie e sorrido.
«Dormi, a domani.» La sua voce è diversa, non capisco perché.
"Buonanotte Mark." Stringo il cuscino, vorrei tanto che fosse lui.
Un suono insistente e fastidioso richiama la mia attenzione, apro leggermente gli occhi, una fitta alla testa mi fa contrarre dal dolore.
«No, basta!» Mi lamento ma quel dannato suono non cessa, mi copro le orecchie stringendo il cuscino.
Apro lentamente gli occhi, metto a fuoco e mi rendo conto di essere nel mio letto, in casa mia, dapprima mi spavento, faccio un respiro profondo e ricordo di essere uscita dall'ospedale, la festa, le mie amiche che mi hanno fatto bere, Ben e poi il buio.
«Cazzo!» Mi alzo lentamente dal letto, il suono fastidioso non lo sento più e mi metto seduta, con la testa tra le mani.
«Un bell'inizio devo dire! Ahia!» Mi stringo la testa, allungo una mano sul comodino per cercare il telefonino, ma non c'è.
Mi alzo e mi trascino svogliatamente fino in cucina, ho bisogno del telefonino, di un'aspirina e del caffè.
Il telefonino squilla, lo sento cadere a terra e sobbalzo spaventata.
«Da quando i telefoni saltano sul pavimento quando squillano?» La mia voce trema mentre fisso il telefonino a terra, davanti a me, mi avvicino lentamente guardandomi intorno stranita, mi abbasso per prenderlo e un'altra fitta mi tortura la testa, mentre rispondo e mi siedo a terra.
«Buongiorno, hai deciso di dormire tutto il giorno?» È fastidiosa anche la voce di Ben.
«Ti prego, non urlare o la testa mi esploderà!» Biascico con una voce strana e lamentosa.
«Non dovresti bere così tanto, lo sai.» Cambia tono e mi irrita.
«Ok. Cosa volevi dirmi?» Cambio argomento, prima che possa dirgli qualcosa di sgradevole.
«Ti va di venire a pranzo con me?» Mi spiazza, rimango per qualche secondo in silenzio e guardo intorno a me, la mia attenzione viene attirata dalla lavagnetta vicino alla porta sulla quale appare lentamente un NO
grande quanto la lavagnetta.
«No.» Farfuglio, leggendo sbalordita e nel frattempo spaventata.
«No? Ah... Ok.» Ben è stupito per un motivo diverso e lo sento ride amaramente, mentre fisso la lavagnetta, la scritta è sparita e trattengono il fiato.
«Stasera farò tardi, ho una riunione coi capi.» Dice con una punta di amarezza nel tono che ha usato.SARÀ DIVERTENTE!
«Sarà di... Noioso immagino.» Leggo di nuovo, ma non mi distraggo.
«Sì molto.» Risponde serio e la scritta sparisce ancora.T'INVIDIO, NON SAI QUANTO!
Leggo e mi scappa da ridere, ma faccio un colpo di tosse e mi trattengo.
«Quindi non ci vedremo oggi?» Chiedo e la lavagnetta è di nuovo pulita.
«No, mi dispiace.» Afferma con tono triste.ALLORA DIAMO UN'ALTRA FESTA!
Scoppio a ridere divertita e allontano il telefonino per non farmi sentire da Ben.
«Angie! Angie!» Mi schiarisco la voce e rimetto il telefonino vicino all'orecchio.
«Sì Ben?» Sto ancora ridacchiando sotto i baffi.
«Niente... Ciao.» Chiude la chiamata e guardo stranita il telefonino, si è offeso.ADDIO!
«Mark! Sei tremendo!» Scoppio a ridere di nuovo e mi piacerebbe tanto vederlo ridere insieme a me.

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Oltre la mente [In Revisione]
FantasyCos'è che spinge una persona ad amare? Ciò che vediamo, tocchiamo, la presenza tangibile di un corpo, il viso, le mani, la pelle... la reale esistenza di un'altra persona che ci sorride e ci sfiora, che ci guarda negli occhi e ci bacia? Non è una...