Arrivo alla casa, mi avvicino alla veranda e noto che il tavolo è pulito, qualcuno si è degnato di sparecchiare, entro nel soggiorno e ritiro la porta scorrevole della vetrata, vado in cucina e bevo un bicchiere d'acqua, mi sorprende il silenzio che regna nell'abitazione.
Mi fermo un attimo ad osservare l'ambiente, Julie e Mark avranno condiviso molti momenti felici in questo posto, sospiro e sorrido.
Decido di fare una doccia, voglio togliermi di dosso la salsedine, la sabbia e la stanchezza della giornata, è ormai sera e i colori del tramonto venano di rosso il cielo, preannunciando una calda giornata per domani.
Mentre mi avvicino alla camera sento dei lamenti e sbuffo, i piccioncini saranno in piena fase amorosa e mi affretto ad entrare nella mia stanza.
Neanche Sara è in camera, credo che Kevin l'abbia rapita completamente con i suoi discorsi seri e gli occhioni azzurri, ridacchio, ma d'un tratto mi sento sola e mi manca Mark.
«Oh Mark. Se soltanto ti rendessi conto di quanto ti amo.» Chiudo gli occhi e penso intensamente a lui, sperando che mi senta e corra da me.
Riapro gli occhi e scuoto la testa, è un tipo orgoglioso e non cederà facilmente, non posso biasimarlo, gli ho urlato contro che non lo voglio più vicino a me e che lo odio, non farà mai il primo passo.
Prendo un telo pulito, un completo intimo e vado in bagno a fare la doccia, mentre sono sotto l'acqua spero che Mark non tenga conto delle mie parole e appaia in questo momento, ho bisogno di lui e di sentire le sue braccia stringermi forte. «Mi manchi così tanto.» Poggio la testa alla parete mentre l'acqua mi scorre addosso, stringo le braccia intorno al mio corpo e piango silenziosamente, le lacrime si mescolano all'acqua e scivolano via con essa.
Dopo la doccia mi asciugo i capelli delusa, Mark non è qui e mi guardo rassegnata allo specchio, respiro a fondo, questa è la casa che ha condiviso con Julie e sicuramente non verrà a consolarmi.
Indosso l'intimo e mi avvolgo col telo anche se è bagnato, vado in camera e indosso un paio di pantaloncini e una maglietta, mi butto sul letto per riposare un pò, mi sento stanca in tutti i sensi e lentamente chiudo gli occhi.
«Angie.» Qualcuno mi chiama, mi lamento, mi stropiccio gli occhi e li apro lentamente, non so per quanto tempo ho dormito.
«Angie.» Metto a fuoco e vedo Dana che mi sorride, la osservo per un attimo e mi accorgo che ha un trucco pesante sul viso.
«Dana, stai bene?» Mi metto a sedere e le accarezzo una guancia, mentre lei continua a sorridere.
«Sto benissimo, Angie.» Si alza, fa una giravolta e ridacchia, indossa una camicetta bianca senza maniche, un pantalone nero e scarpe col tacco, è elegante e m'incuriosisce la cosa.
«Stasera daremo una festicciola tra noi, festeggiamo le nuove coppie.» Ride come una pazza e poi si copre la bocca con la mano.
«Oh, allora rimarrò qui, tranquilla.» Mi guarda con gli occhi a fessura.
«Ma cosa dici Angie? Tu devi esserci!» Sorride e va verso l'armadio, torna indietro dopo pochi secondi e mi mostra un vestito nero elegante.
«Questo è per te. Un piccolo regalo per ringraziarti.» Sorride in modo strano, lei mi sembra strana, ma lascio correre.
«Ma Dana, non dovevi!» Mi alzo dal letto e vado a toccare il vestito, è bellissimo, ampio e morbido e sorrido contenta.
«Dai, indossalo!» È entusiasta, la guardo un pò titubante, poi mi convinco che un pò di svago mi faccia bene.
Mi svesto in fretta, cambio l'intimo semplice con uno in pizzo nero, infilo con cura il vestito e Dana mi aiuta a chiudere la lampo di lato, mi porge delle scarpe nere col tacco e le indosso con facilità.
«Ora un pò di trucco e sarai al top.» Mi guarda attraverso lo specchio e ridacchia mentre disegno il contorno degli occhi con una sottile linea nera, applico un pò di mascara e sono pronta.
«Fatti guardare.» Dice alzando un sopracciglio, mi prende per mano e mi fa fare una giravolta.
«Perfetta.» Schiamazza come una bambina, la guardo perplessa, mi prende sottobraccio e ci dirigiamo verso il soggiorno, dove ci aspettano gli altri.
«Guardatela, non è un incanto?» Dana sembra impazzita e attira l'attenzione di tutti su di me.
Ben sorride, Sara è seduta sul divano e sembra stordita, accenna un sorriso e beve qualcosa dal bicchiere che ha in mano.
Kevin si avvicina e mi guarda in modo seducente, mi prende una mano e la bacia.
«Sei stupenda, Angie.» Sorride e si morde il labbro, torna a sedersi sul divano, vicino a Sara che resta impassibile, sto sognando o sono tutti strani, c'è qualcosa che non mi torna.
Ben prende una scatolina dal piccolo tavolo, mi sembra familiare, ma non voglio dire nulla, resto immobile e in silenzio, lui apre la scatolina davanti a me e vedo il ciondolo gotico che avevo trovato per caso nell'armadio.
«Questo si abbina perfettamente al tuo vestito.» Sorride compiaciuto, annuisco lentamente e accenno un sorriso, non capisco cosa stia succedendo.
Lo prende e getta la scatolina a terra e mi sorprendo del gesto incivile, mi aiuta ad indossarlo e appena lo sento a contatto con la mia pelle, una forte energia mi pervade tutto il corpo e mi si mozza il fiato.
«Bene, diamo inizio ai giochi.» Kevin ha una strana voce e ride in modo perfido, Dana batte le mani compiaciuta e Ben la bacia volgarmente davanti a me.
Mi sento strana, mi gira leggermente la testa, mi guardo le mani e le braccia, non sembro più io, la mia pelle è bianca e non riesco più a pensare lucidamente, ho bisogno d'aria.
«Non opporre resistenza, Angie. È tutto inutile, ormai sei mia e il tuo Mark non potrà salvarti questa volta.» Kevin ride fragorosamente, guardo Dana e Ben, ridono divertiti anche loro.
Non può essere vero tutto questo, è un incubo, tra poco mi sveglierò e tornerà tutto come prima, anche Mark sarà al mio fianco.
«Non... Non può... Io... » Farfuglio, mi sento soffocare e porto una mano sul petto.
«Mia cara Angel, credevi davvero di poter sfuggire a Kalun? Sono qui davanti a te e devo ringraziare quel damerino senza palle di Kevin per questo corpo.» Ride ancora, mi fa paura, devo scappare, fuggire da questi pazzi.
Barcollo per raggiungere la vetrata, quando mi trovo vicino a Dana mi accorgo che ha qualcosa che le brilla al collo e spalanco gli occhi.
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Oltre la mente [In Revisione]
FantasyCos'è che spinge una persona ad amare? Ciò che vediamo, tocchiamo, la presenza tangibile di un corpo, il viso, le mani, la pelle... la reale esistenza di un'altra persona che ci sorride e ci sfiora, che ci guarda negli occhi e ci bacia? Non è una...