Nara, 1451
Celebrazione dell'Obon Matsuri
Erano trascorsi tre lunghi anni da ciò che era successo alla gilda di Hideaki. Ciò che Minari e Kyoden avevano appreso non era stato di loro gradimento e, in qualche modo, avevano cercato di far girare la voce. Avevano messo all'erta gli Shinigami, intimando loro di tener d'occhio i movimenti di Hideaki. Alcuni di questi avevano persino tentato di parlargli, di recarsi nella sua dimora per cercare di dissuaderlo, ma non avevano più fatto ritorno.
Mei posò le mani sullo stipite della finestra, osservando con sguardo mesto ciò che restava del bambino che aveva cresciuto con tanto amore, posare le labbra su quelle di una ragazza ingenua e imbarazzata.
Nobu era cresciuto in quei tre anni.
Kyoden aveva deciso che sarebbe stato meglio per tutti stabilirsi a Nara anziché fare ritorno in Cina e nessuno di loro si era opposto alla scelta, decidendo di ricominciare la loro vita da capo in quella città grande e ricca di templi, valorizzati dalla piacevole presenza dei cervi.
Un sospiro lasciò le sottili labbra della donna nello stesso istante in cui Nobu si staccò dal viso della giovane, per sussurrarle chissà quali parole rassicuranti sul loro destino, ingannandola. Col passare del tempo, pareva quasi che i tratti distintivi di Minari fossero venuti a galla in lui. La sua bellezza era fiorita proprio come un ciliegio in primavera. Il suo corpo si era fatto atletico, i suoi occhi lanciavano sguardi seducenti alle belle ragazze in cerca da marito che si lasciavano abbindolare da lui, la sua carnagione chiara come la carta lo rendeva simile a porcellana e i suoi capelli corti gli ricadevano scomposti sulla testa.
Era maturato, anche se rimaneva in qualche modo ancora infantile. Cercava di sentirsi appagato con piaceri della carne, lasciando da parte i reali doveri di cui uno Shinigami doveva farsi carico.
Ryo, invece, era praticamente agli antipodi. I due amici erano due poli opposti, due facce della stessa moneta, come amava definirli Mei. Al giovane Nakamura non era mai interessato molto della bellezza e, a causa di questo, aveva avuto ben poche esperienze amorose. Si era concentrato, invece, sul duro allenamento impostogli da Kyoden. Quell'uomo lo aveva sempre visto con un occhio di riguardo, che lo aveva spronato a dare il meglio di sé in ogni situazione.
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𝐋𝐀𝐌𝐄 𝐃𝐈 𝐒𝐀𝐍𝐆𝐔𝐄 - 𝑂𝑠𝑐𝑢𝑟𝑖𝑡à
ФэнтезиPRIMO CAPITOLO DELLA SAGA Il Giappone è una terra antica, fatta di onore, di sacrificio, di uomini valorosi disposti a dare la loro vita per difenderla. Eppure, non tutti sanno, che è anche un luogo in cui gli Yokai abbondano: demoni, esseri malevol...