1. Krypteia

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Sparta, 450 a.C.

" Muovetevi, razza di smidollati! Più veloci, più veloci!"

Una quarantina di ragazzi, più o meno di vent'anni, correvano come degli ossessi in un campo polveroso, sotto un sole cocente.

La corsa era resa più difficoltosa dal fatto che i malcapitati indossavano elmo e corazza e reggevano in una mano uno scudo e nell'altra una lunga lancia.

I calzari si muovevano rapidi nella polvere e il sudore colava sui visi dei giovani spartani.

" Basta! Potete fermarvi, idioti!"

I ragazzi si arrestarono di colpo, ma nessuno di loro, nonostante il caldo e la fatica, si lasciò cadere a terra.

Si schierarono infatti in una lunga fila, in attesa di ascoltare gli ordini del loro istruttore Placco.

L'uomo, un individuo di bassa statura e di corporatura robusta, li passò in rassegna uno ad uno e, dopo aver fatto la sua ispezione, annuì abbastanza soddisfatto.

Allargò le gambe, piantò i piedi nel terreno e si mise le mani sui fianchi.

" Spartiati!" urlò a gran voce " Gli efori hanno emanato questa mattina il decreto riguardante le nuove festività in onore di Zeus. Ciò per cui vi siete esercitati in tutti questi anni sta per realizzarsi....
State per diventare adulti, state per diventare veri uomini della città di Sparta.
Gli efori hanno stabilito la nuova Krypteia per il giorno dopo domani.
Fatevi onore e diventate degni della patria in cui avete avuto la fortuna di nascere!"

Dopo aver parlato, Placco sciolse le righe e finalmente i ragazzi si tolsero elmo e armatura e si lasciarono cadere per terra, incuranti della polvere.

" Non vedo l'ora di partecipare alla Krypteia e di uccidere quelle bestie " esclamò a gran voce Fidia, un giovane dalla corporatura massiccia e fornito di piccoli occhi neri porcini.

" Non sono bestie " intervenne Louis, un ragazzo non molto alto, ma muscoloso al punto giusto e dotato di glaciali occhi azzurri.

" Cosa intendi dire?" chiese il suo amico d'infanzia Prodico.

" Mi meraviglio che non abbiate capito " rispose con sufficienza Louis " nella Krypteia noi dobbiamo uccidere il maggior numero possibile di iloti e fare di loro ciò che vogliamo.
Le bestie hanno la loro utilità, ma gli iloti no, quindi loro sono peggio di bestie, sono paragonabili solo alle mosche che vivono fra gli escrementi "

Prodico e Fidia scoppiarono a ridere in modo sguaiato e si congratularono con Louis per la sua grande intelligenza.

Louis, invece, li guardò con sufficienza e tese le labbra in una linea sottile...non vedeva l'ora di diventare adulto per liberarsi della compagnia di quei due cretini.

Nella Sparta del V secolo a.C, quella di cui parlo in questa storia, la società era divisa in tre classi, con queste proporzioni:
1. Gli Spartiati, che dominavano e che si dedicavano solo alle armi e al governo, erano 15.000.
2. I Perieci, che godevano di libertà personale, ma che non avevano diritti politici,
erano 50.000.
3. Gli Iloti erano schiavi di proprietà dello Stato.
Essi non avevano nessun diritto, la loro unica occupazione era quella di lavorare i campi degli Spartiati.
Vivevano in condizioni estremamente povere ed erano sottoposti a ogni forma di sopruso: basti pensare che uno Spartiata poteva uccidere liberamente un Ilota senza essere punito.
Gli Iloti non potevano riacquistare in nessun modo la loro libertà e non potevano essere venduti al di fuori del paese.
Erano circa 200.000.

Krypteia, la cacciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora