37. Forse....

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Il giorno seguente Louis, per l'ennesima volta, si recò al mercato degli schiavi e ne ricomprò un buon numero.

Concordò che gli venissero consegnati nel pomeriggio e, nel tornare a casa, passò per il mercato.

Si aggirò per le bancarelle, osservò la merce esposta e il suo pensiero corse a Harry e ad Anna, che erano rimasti a casa.

Rivide davanti agli occhi le loro tuniche strappate, i sandali consumati e la palla di stracci della piccola.

Con questi pensieri in mente, fece i suoi acquisti e si avviò verso casa.

Lungo la via incontrò Olimpia e la donna lo salutò con un certo risentimento, abituata com'era all'atteggiamento arrogante del nobile.

" Come stanno Harry e Anna?" chiese in fretta.

" Stanno bene e io ho fatto degli acquisti per loro " rispose Louis sollevando i numerosi pacchetti che aveva fra le mani.

Olimpia lo guardò perplessa e quasi incredula e replicò:

" Scusa ma non ti credo. Tu odi quelle due povere creature e faccio fatica a pensare ad un tuo così radicale cambiamento nei loro confronti "

" Ma è vero!" urlò quasi Louis " Per tutti gli dei, perché non vuoi credermi?"

" Perché sei l'individuo peggiore che io abbia mai conosciuto e perché non mi sembri capace di amare"

Louis si sentì ribollire di rabbia e, molto probabilmente, se non avesse avuto in mano tutti i pacchi degli acquisti, avrebbe colpito la donna.

Tuttavia, riuscì a trattenersi e, dopo aver preso un respiro profondo, sibilò:

" Ti dimostrerò che sono cambiato!"

" Puoi farlo subito " replicò la donna " questa sera ci sarà la festa per la vittoria di Sparta contro Atene. Ci saranno i discorsi delle autorità, bancarelle, spettacoli e un gran divertimento.
Porta Harry e Anna...
Se lo farai, tutti quelli che ti conoscono e che ti incontreranno, sapranno che sono il tuo compagno e tua figlia.
Solo allora ti crederò....ma so già che sei troppo codardo per fare una cosa simile "

Detto questo se ne andò e lasciò Louis arrabbiato, ma, anche, un po' spaventato.

Non aveva mai pensato di rendere Harry e Anna qualcosa di ufficiale, o meglio, la piccola avrebbe potuto riconoscerla, ma lo schiavo?

Che cos'era per lui?

Poteva essere così importante da essere portato in giro per Sparta, come un compagno ufficiale?

Louis era confuso, troppo confuso e, per dirla tutta, forse non si sentiva pronto per fare un passo così grande.

Krypteia, la cacciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora