Harry si avviò in fretta verso la propria camera con gli occhi pieni di lacrime.Riuscì, però, a fare solo pochi passi, perché si sentì afferrato per un polso e trattenuto.
" Dove stai andando? Che cosa è successo?" chiese Louis, non appena il riccio si voltò a guardarlo.
Harry scosse la testa e cercò di divincolarsi dalla stretta, ma non ci riuscì.
Allora chinò la testa e sospirò sconfitto.
" Sono solo uno stupido...credevo che tu ci tenessi a me, ma è solo colpa mia...non ti ho dato quello che volevi e non posso pretendere niente, ma io pensavo che mi avresti aspettato, ma non potevi aspettare per sempre...lo so...mi dispiace..."
Louis corrugò la fronte di fronte al discorso sconclusionato di Harry e non riuscì a trovarvi un filo logico, finché non tornò con la mente a ciò che stava facendo prima, quando il riccio era giunto nella sua stanza.
Allora capì...
Tirò Harry per il polso e lo trascinò nella sua camera.
" Guarda, guarda cosa sta facendo quell'uomo..."
Il riccio, tirando su con il naso, osservò quanto Louis gli stava indicando e spalancò gli occhi.
Il giovane, che era arrivato prima a casa con Louis, era inginocchiato nella stessa posizione di prima e stava esaminando le piastrelle del pavimento.
" È un ceramista ed è qui per rifare il pavimento della mia camera, o meglio, solo le parti che risultano rovinate. Io tengo davvero a te e, come ti ho aspettato fino ad ora, continuerò a farlo, finché tu non sarai pronto "
Harry si vergognò enormemente, si strinse nelle spalle e guardò Louis mortificato.
" Scusa, io...mi dispiace..."
Louis sorrise intenerito, lo avvolse con le sue braccia e lo strinse a sè, baciandogli una tempia.
" Non preoccuparti, non è successo nulla, adesso però torna da Anna. Io vi raggiungo dopo, quando ho finito di parlare con il ceramista "
Harry annuì un po' rincuorato, fece un piccolo sorriso e tornò dalla figlia.
Dentro di sè si vergognava moltissimo per ciò che era successo e per come si era comportato, ma era stata una reazione più forte di lui e non era riuscito a trattenersi.
Solo quando varcò la porta della stanza di Anna, si rese conto che la scenata che aveva fatto era stata sintomo di un'unica cosa....la gelosia...
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Krypteia, la caccia
FanficOgni autunno, gli efori, governanti di Sparta, dichiaravano guerra alla popolazione ilota, cosicché ogni giovane spartano poteva uccidere legalmente quanti schiavi voleva e fare loro tutto ciò che desiderava. Questa era la Krypteia, la caccia sacra...