40. Per favore...

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Louis indossò una tunica color panna, profilata in oro, ai piedi allacciò dei sandali finemente lavorati e ai polsi infilò dei bracciali in oro.

Si pettinò accuratamente i capelli e si mise alcune gocce dell'essenza di muschio che aveva comprato la mattina al mercato.

Quando fu pronto, uscì dalla sua stanza e si diresse verso quella di Harry.

Stava attraversando il giardino, quando vide la porta aprirsi e lo schiavo comparire con la bambina.

Harry era semplicemente bellissimo.

La tunica verde che gli aveva regalato gli cadeva perfettamente sul corpo, i sandali allacciati fino a metà polpaccio gli stavano divinamente e i capelli erano pettinati in ricci morbidi e perfetti.

Anna era ugualmente bellissima e Harry le aveva pettinato i capelli con una morbida treccia abbellita con un nastro rosso dello stesso colore della sua tunica.

" Siete stupendi!" disse Louis avvicinandosi a loro e guardandoli ammirato.

" Anche tu, papà di Anna " cinguettò la piccola.

Louis la prese per mano e, dopo un po' di indecisione, prese anche la mano di Harry e la strinse.

Uscirono di casa e percorsero le vie di Sparta fino a giungere nella piazza della città.

C'era già parecchia gente e le autorità avevano preso posto sul palco, allestito accanto al tempio di Zeus.

Harry si guardava intorno con gli occhi spalancati, attento a cogliere ogni minimo particolare.

Anna, poi, era elettrizzata e saltellava accanto al padre, felice e contenta.

" Louis, che piacere vederti. Come stai?"

" Bene, Zosimo, molto bene e tu?" rispose il nobile, sorridendo all'anziano ben vestito, che si era fermato accanto a loro.

" Bene, anche se comincio a sentire il peso degli anni....e chi sono le persone con te, se posso chiedere? "

Louis indicò la bimba e disse:

" Lei è mia figlia Anna "

L'uomo annuì con un sorriso e poi guardò alternativamente Harry e Louis, aspettando una risposta.

" Lui è il mio compagno e il padre di mia figlia " esclamò con orgoglio il nobile dagli occhi blu.

Zosimo si trattenne ancora un po' a parlare e poi raggiunse le altre autorità sul palco.

Louis, quando furono soli, si voltò verso il riccio e lo trovò a fissarlo con gli occhi sbarrati.

" Senti, lascia perdere io...io non so..."balbettò incerto.

" Eri serio quando hai detto quelle cose?" chiese Harry.

" Sì, ero davvero serio. Mi piacerebbe formare una famiglia con te e Anna " rispose  Louis.

" Sei cambiato, sei cambiato così tanto, ma ho paura a crederti, ho paura che tu possa tornare come prima " sussurrò il riccio.

" Senti, mi impegnerò con tutto me stesso e potrò, magari, avere dei momenti di rabbia, ma non mi sfogherò su di voi. Tu promettimi solo che porterai pazienza con me, so di avere un carattere terribile....ma ci tengo davvero tanto a voi, perché vi voglio bene e....per favore dammi una possibilità "

Harry deglutì un paio di volte in imbarazzo, poi tese una mano e la passò, tremando, fra i capelli di Louis.

Quest'ultimo reclinò la testa, per mantenere maggiormente il contatto con il riccio e ripetè:

" Per favore..."

Harry si staccò dal nobile, prese in braccio Anna e gli si avvicinò facendosi abbracciare.

Louis sorrise con gli occhi lucidi e capì che gli era stata data una grande possibilità per cambiare la propria vita.

Krypteia, la cacciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora