43. Dubbi

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Sette mesi dopo

Pioveva da giorni a Sparta, le strade erano diventate acquitrini e per Harry e Anna era impossibile recarsi nel loro bel giardino.

La bambina stava giocando, seduta per terra nella stanza che Louis aveva fatto fare apposta per lei, con una delle tante bambole che suo padre le aveva regalato in quei mesi.

Harry, invece, era affacciato alla finestra e osservava la pioggia cadere.

Era perso nei suoi pensieri e i suoi pensieri convergevano tutti su un'unica persona: Louis.

I rapporti con il nobile andavano più che bene, anzi erano ottimi.

Non era più uno schiavo, Louis aveva affrancato lui e Anna e ora erano davvero liberi.

La bambina adorava il padre con gli occhi blu e questi era fantastico con lei, la faceva giocare, scherzava e spessissimo la coccolava e la faceva addormentare raccontandole favole sugli animali.

Anche con lui era fantastico, non gli faceva mancare nulla, lo viziava perfino con piccoli regali e sorprese, ma nulla era cambiato fra loro a livello di intimità.

In quei mesi si erano scambiati qualche abbraccio e un paio di volte un bacio a labbra chiuse, ma nulla più.

Il problema era che, le volte in cui Louis lo stringeva di più o cercava di spingersi oltre con le carezze, lui si scostava come scottato e il compagno, allora, facendo finta di nulla, si fermava subito e si allontanava.

Louis non gli aveva mai detto nulla, non si era mai lamentato, ma Harry sapeva che un uomo ancora giovane come era lui, non avrebbe retto a lungo a quella situazione frustrante.

Lui, però, aveva paura e non riusciva a scacciare dalla mente le immagini di Louis che lo legava al letto, che lo violentava e che lo picchiava con crudeltà.

Si passò una mano sul volto e si bloccò.

Proprio in quel momento Louis stava entrando dalla porta d'ingresso ed era in compagnia di un uomo giovane e bello.

I due ridevano fra loro e si scambiavano pacche sulle spalle.

Harry disse ad Anna di restare in camera, mentre lui uscì, percorse i portici della casa e si avviò verso gli appartamenti di Louis, direzione che i due uomini da lui spiati avevano preso.

Raggiunse in fretta la camera di Louis e trovò la porta aperta.

Il nobile era seduto su una sedia e l'uomo misterioso era inginocchiato davanti a lui con la testa reclinata in avanti, in una posizione decisamente inequivocabile.

Harry non riuscì a trattenere un singhiozzo e scappò via di corsa.

Krypteia, la cacciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora