31. Guerra

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Quattordici mesi dopo

" ...apá...."

Harry sorrise alla piccola Anna e la sorresse mentre compiva i suoi primi passi vacillanti.

Aveva da poco compiuto un anno, ma nessuno l'aveva festeggiata, se non il riccio e alcune schiave anziane che lo aiutavano ad accudirla.

Le avevano preparato i biscotti alle mele e quello era stato il suo unico regalo di compleanno.

Era diventata una bambina bellissima, con lisci capelli castani e due grandi occhi blu e aveva da poco imparato a camminare e a pronunciare le prime parole.

Louis era completamente assente dalla sua vita, ma la piccola, come se sapesse che quell'uomo strano era suo padre, ogni volta in cui lo vedeva, cercava disperatamente di richiamare la sua attenzione, o facendo versetti e ridendo o tendendogli le braccia.

Il nobile, ovviamente, non la degnava mai di uno sguardo...

Del resto non si interessava più nemmeno a Harry e quest'ultimo lo aveva visto molto spesso, negli ultimi mesi, in compagnia di uomini diversi.

Quel giorno, però, c'era qualcosa di strano nell'aria e il riccio l'aveva capito già dal mattino presto, quando si era alzato.

Dalla finestra della sua stanza aveva visto Louis già in piedi, che parlava animatamente con alcuni uomini vestiti elegantemente e in modo lussuoso.

Poco dopo, quando si era seduto in giardino a giocare con Anna, aveva notato arrivare tre uomini armati, che avevano consegnato al suo padrone una pergamena, prima di andarsene.

Harry osservò il tutto perplesso, ma il suo stupore si tramutò in paura, nel momento in cui vide dirigersi, verso di lui, Louis con indosso un'armatura e un lungo mantello nero.

Il nobile gli si sedette accanto, ignorò Anna che tendeva disperatamente le braccia e disse serio:

" Siamo in guerra con Atene e io devo partire per combattere. Non so se e quando tornerò. Credo che gli schiavi siano tutti fidati o almeno lo spero, comunque voglio che tenga tu la chiave del mio grosso forziere, quello che si trova nella mia stanza.
Nonostante tutto, io so che tu sei una persona fidata.
Se succedesse qualcosa a me o se gli schiavi si ribellassero, aprilo e prendi quello che è contenuto nella borsa rossa.
Sono i documenti che liberano te e tua figlia e ci sono anche dei soldi con cui potreste vivere.
Nessuno sa che hai la chiave, Harry, tutti credono che io la porti con me in guerra.
Non dirlo a nessuno e non fidarti di nessuno, capito?"

Harry annuì spaventato e prese in mano la chiave che Louis gli porse.

Il nobile quindi si alzò e si allontanò pronto a partire.

" Padrone!" lo richiamò Harry.

Louis si voltò.

" Io...io spero, comunque, che tu possa tornare "

Louis annuì, sfiorò con lo sguardo Anna e se ne andò.

Krypteia, la cacciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora