29. Anna

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Harry impiegò alcuni minuti per mettere a fuoco ciò che gli stava intorno, ma, quando vide la figlia appoggiata sul suo petto, scoppiò a piangere come un disperato.

" Amore mio..." disse fra i singhiozzi " come sei bella...ce l'hai fatta a venire al mondo, ci sei riuscita piccolina..."

Mentre stava parlando, entrò nella stanza Olimpia, con alcuni asciugamani in mano accuratamente piegati.

" Piccolo, ti sei svegliato, come stai?" esclamò la donna, appoggiando in fretta i panni su una sedia e avvicinandosi a lui.

" Mi sento stanco e ho dolori ovunque, ma sono così felice per la mia bambina. Lui non l'ha uccisa..." sussurrò Harry a fatica.

Olimpia sorrise, si sedette sul bordo del letto e gli accarezzò i ricci.

" Louis sta cambiando, Harry, sta cambiando ed è una cosa davvero incredibile. Certo, ha ancora i suoi momenti di cattiveria e gli scoppi di ira che lo caratterizzano da sempre, ma non è più lui e, credimi, io lo conosco bene.
È stato lui a venirmi a chiamare la sera che hai partorito ed è stato lui a chiedermi di contattare Ipparco.
Inoltre, ieri notte, è stato con te per tutto il tempo e...e è stato lui a portarti qui la piccola "

Harry rimase in silenzio...si era accorto, infatti, che Louis gli era stato accanto la notte precedente.

Pur essendo in uno stato di incoscienza, aveva udito le parole del suo padrone ed esse, da un lato gli avevano fatto piacere, ma, dall'altro lato, gli erano sembrate false o comunque non del tutto sincere, perché la realtà era che Harry non poteva fidarsi di Louis, non poteva...

" Ho partorito prima e mi sono ridotto in questo stato perché mi ha spinto a terra e tutto perché ho vinto una partita a Cubea contro di lui..."

Olimpia rimase impietrita e il suo viso divenne una maschera di orrore.

" Mi dispiace piccolo, se potessi portarti via da qui..."

" Hai fatto già tanto per me, Olimpia, non preoccuparti...in qualche modo ce la farò, mi basta avere la mia bambina, mi basta avere Anna..."

" Anna?"

" Sì, era il nome di mia madre..."

Olimpia sorrise con dolcezza, ma non fece in tempo a replicare perché la porta della stanza venne aperta e comparve Louis.

La donna, allora, si chinò a baciare in fronte sia Harry sia la bambina e, dopo aver lanciato uno sguardo di ghiaccio al nobile, se ne andò.

Krypteia, la cacciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora