36. Promettimi...

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" Mi hanno insegnato fin da piccolo, Harry " disse Louis " che gli iloti sono peggio delle bestie e che come tali vanno considerati.
Mio padre, fino a quando ho compiuto i sette anni e gli educatori dopo mi hanno inculcato la superbia tipica degli Spartiati e, fino a poco tempo fa, il mio solo scopo era quello di diventare ricco e potente, più di quanto non fossi già.
Noi non abbiamo legami familiari, tutto è di tutti, compresi mogli e figli e io ho il privilegio di avere questa mia casa solo perché mio padre era uno degli efori e uno degli uomini più ricchi di Sparta.
La Krypteia era la fase finale della nostra educazione e solo ora mi rendo conto di che inutile barbarie sia..."

" Gli...gli uomini che hanno ucciso la mia famiglia...loro...che fine hanno fatto?" lo interruppe Harry a bassa voce.

" Sono morti tutti in guerra, tutti "

" Sono felice, è brutto dirlo, ma sono felice "

" Harry..."

Il riccio si voltò e lo guardò intensamente.

" Mi dispiace, mi dispiace davvero per tutto. Per...per quello che ti ho fatto nel bosco, per averti tenuto legato al letto e averti...averti violentato cercando ogni volta di farti più male e soprattutto per averti spinto quella sera, solo perché mi hai battuto in quello stupido gioco da tavolo...
So che non mi perdonerai mai, neanche io nei tuoi panni lo farei, ma spero che mi permetterai di trascorrere un po' di tempo con Anna, anche se sono disposto a lasciarti andare, se tu vorrai iniziare altrove una nuova vita "

Harry fece un leggero sorriso, si lisciò la tunica rammendata in più punti e chiamò sua figlia, che, non appena sentì pronunciare il suo nome, arrivò di corsa.

" Amore, vuoi che rimaniamo qui a vivere con il papà?"

La bimba scrutò Harry attentamente, ma poi si rese conto che si parlava dell'altro suo papà, allora battè le manine e annuì felice.

" E tu cosa vuoi fare?" chiese Louis al riccio.

" Promettimi che non mi farai più del male...ma promettimi soprattutto che, se avrai dei momenti di ira, te la prenderai con me e non con la bambina " rispose Harry.

" Ti giuro sugli dei che saprò controllarmi e ti giuro anche che non vi farò più male, davvero "

Il riccio sorrise e Louis si incantò ad osservare le fossette sulle sue guance.

Allora si rese conto che non era solo Anna a fargli battere il cuore...

Krypteia, la cacciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora