28. Piccole speranze

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Louis si svegliò il mattino dopo e si ritrovò tutto intorpidito a causa della posizione scomoda in cui aveva dormito.

Non appena i suoi occhi furono totalmente aperti, vennero rivolti verso Harry, sdraiato nel letto.

Il suo colorito era ancora pallido, ma il respiro sembrava essere leggermente migliorato.

Allora il nobile si alzò dalla sedia, si sgranchì le gambe e, dopo aver bagnato una pezza di stoffa nella bacinella d'acqua, la passò sul viso, comunque sempre accaldato, dello schiavo.

" Padrone, è arrivato il medico!"

Louis si voltò e si trovò davanti uno dei servi di Olimpia.

Annuì in modo distratto ed uscì, andando nei suoi appartamenti a rinfrescarsi e a cambiarsi d'abito.

Poi, prima di tornare da Harry, passò nella stanza dove sapeva si trovasse la bambina ed entrò a guardarla.

Dormiva pacificamente in una cesta di vimini, avvolta in qualche coperta che gli schiavi avevano trovato.

Allungò una mano e le sfiorò il nasino con un dito, non riuscendo a trattenere il sorriso spontaneo che si formò sulle sue labbra.

Lasciò la piccola ancora addormentata e si diresse verso la stanza di Harry, dalla quale, proprio in quel momento, stava uscendo Ipparco.

" Il ragazzo è forte, nonostante tutto. La febbre è un po' scesa e forse riusciamo ad evitare il rischio di infezioni. Ho lasciato delle erbe sul tavolo, sono da somministrargli, ogni sei ore, con acqua fresca.
Domani tornerò a vederlo "

Louis gli allungò un sacchetto di monete e il medico, dopo averlo infilato nella borsa, se ne andò.

Per il resto del giorno il nobile fu impegnato nell'acquisto dei nuovi schiavi e poté rientrare a casa solo al tramonto.

Vi trovò Olimpia che passeggiava per il giardino con la bambina in braccio.

" Anche se è piccola, ti somiglia. Non si può certo mettere in dubbio che sia tua figlia " disse la donna guardandolo negli occhi.

" Non l'ho mai negato, ma resta comunque la figlia di uno schiavo " rispose Louis a denti stretti.

" A volte mi chiedo se tu sia proprio stupido o faccia di tutto per sembrarlo " sbottò Olimpia esasperata, mettendogli fra le braccia la bambina e uscendo a grandi passi dalla casa.

Louis rimase impalato, incapace di muoversi, ma poi si diresse verso la camera di Harry.

Il ragazzo era nello stesso stato della mattina, forse leggermente meno pallido.

Louis gli appoggiò la bimba sul petto e uscì dalla stanza, non accorgendosi che due occhi verdi si erano appena aperti.

Krypteia, la cacciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora