21. Olimpia

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Mentre Harry dormiva nella sua stanza, Louis si fiondò nelle terme, si lavò, incurante delle ferite e indossò una tunica pulita.

Uscì di casa in fretta e furia e si diresse verso la parte opposta della città.

Aveva bisogno di schiarirsi le idee e, per farlo, doveva allontanarsi dalla sua abitazione.

Guardò in modo truce le persone che osservavano il suo volto tumefatto e arrivò alla sua destinazione, la casa di Olimpia.

Bussò alla porta e Urso lo fece entrare, cercando di non guardare troppo le sue ferite.

Louis spostò in malo modo lo schiavo e si diresse a grandi passi verso la camera di Olimpia, sapendo bene dove fosse.

Entrò senza bussare e fece scappare le serve che stavano chiacchierando con la loro padrona.

" Spogliati e mettiti sul letto " urlò quando furono soli.

Olimpia, impaurita dal modo di fare di Louis e dai suoi occhi spiritati, fece quanto le era stato detto e attese tremante con uno sguardo spaventato.

Il nobile tolse velocemente la tunica, ma, non appena vide la donna nuda sul letto, indietreggiò impercettibilmente e scosse la testa.

Si rivestì in fretta e si precipitò fuori dalla casa, come se gli mancasse l'aria.

Si sedette sulla prima panchina che trovò e si prese la testa fra le mani, rimanendo in quella posizione per parecchio tempo.

Si sentiva davvero strano e confuso e questo non andava bene per un uomo come lui, per uno Spartiata......

Non riusciva a togliersi dalla mente gli occhi di Harry, il suo pregarlo in ginocchio e il bambino che si muoveva nella sua pancia.

All'improvviso si alzò di scatto, come se fosse stato punto da un ragno velenoso e ritornò verso la zona in cui si trovava la sua casa.

Le guardie gli avevano detto di aspettare un paio di giorni prima di comprare nuovi schiavi e lui aveva accettato, non avendo pensato al fatto che sarebbe dovuto rimanere solo con Harry.

Prima non era un problema, prima niente era un problema...prima che quell'ilota gli risparmiasse la vita e che la sua mano sentisse i movimenti del bambino.

Nel tornare a casa, passò attraverso il solito mercato giornaliero che si teneva a Sparta e comprò del cibo da mangiare per pranzo, dato che non aveva più un cuoco che potesse cucinare per lui.

Si attardò anche presso altre bancarelle e, quando si ritrovò gli acquisti fra le mani, si chiese che cosa fosse successo al Louis che era una volta.

Krypteia, la cacciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora