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L'uscita con Nick non era stato tanto male, considerando che avevamo mangiato e fatto cose sconce per tutto il tempo.
Non sembrava per nulla intenzionato ad una storia seria, ma solo ad assicurarsi una regolare scopata quando e come voleva, dal canto mio invece, volevo solamente qualcuno con cui sfogarmi e magari far ingelosire Alex una volta per tutte.

La storia si stava tirando avanti per le lunghe e più passava il tempo più il suo rapporto con Max si rafforzava, tant'è che avevano programmato di andare su in montagna per una settimana nella proprietà del padre di Max, il che voleva dire che sarei stata sola per una settimana intera mentre quello scemo si sarebbe goduto il mio migliore amico, o almeno era quello che credeva.
Mi preparai con un paio di jeans attillati e un top che mi fasciava i seni rendendoli più grossi di quanto non fossero grazie anche alla scollatura abbastanza profonda, ci misi sopra una giacchetta e dopo aver sistemato i capelli, avvertii Nick che sarei scesa a momenti siccome mi stava aspettando fuori.
Ripiegai i pochi vestiti buttati a terra e chiusi le porte correndo verso l'affascinante ragazzo che mi stava venendo incontro.
«sei stupenda» disse incorniciando la mia faccia e infilandomi la lingua in bocca con poco preavviso.
«non quanto te, però» ribadii squadrandolo da cima a fondo.
Se non fosse che morissi dietro Alex, non mi sarebbe affatto dispiaciuto prenderlo più seriamente, perché a primo impatto sembrava un ragazzo ideale anche se un po' maniaco.
«sicura che il tuo amico approvi la mia partecipazione?» chiese con le mani che mi stringevano il sedere spingendo i miei fianchi contro i suoi.
«non ti preoccupare» sorrisi sincera allacciandogli le braccia al collo.
«sei tremendamente eccitante» osservai le sue labbra rosee e carnose, a tratti femminili.
«posso accusarti della stessa cosa, piccoletta» mi lasciò un ultimo bacio facendomi salire in macchina.
Sfrecciò via e tra una chiacchiera e l'altra arrivammo a casa di Max dove si sarebbe tenuta la cena.
Suonammo il campanello, venne ad aprire proprio lui con il cellulare di Alex in mano e prima di riuscire a vedere cosa ci stesse combinando sopra, lui bloccò lo schermo. Bastardo.
«ciao Lily, Nick. entrate pure» aprì ulteriormente la porta e io mi ci fiondai alla ricerca del mio migliore amico.
Lo vidi scendere dal piano superiore vestito in modo impeccabile superando Nick a tutti gli effetti.
«ehi, piccola, vieni qui» aprì le braccia e lo assecondai lasciandomi stringere.
«sei venuta così?» è con la fronte corrugata che scostò la giacchetta fissandomi la scollatura.
«vieni, non puoi girare in questo stato.»
«invece si, a Nick piace» ero felice di avere la sua attenzione su di me, ma dispiaciuta che non approvasse.
«beh, non sei di Nick, quindi muoviti» mi portò sopra con la forza e mi tolse il top buttandola sul letto.
«non ci provare mai più. Mettiti questa. Ti starà bene» mi diede una sua maglietta aspettando che mi sistemassi.
«ecco, mi piaci di più cosi» mi attirò verso di se prendendomi dai fianchi e facendo schiacciare le mie tette contro il suo petto.
«amore? Sei con lei?» lei ha un nome e non è minimamente degno di essere pronunciato da te pensai alzando gli occhi al cielo a pochi centimetri dal viso di Alex, lui ridacchiò e mi diede una carezza sulle guance prima di raggiungere la cucina.
Max mi guardò male forse perché stavo tenendo Alex per mano e il diretto interessato se ne accorse liberandosi.
Io e Nick ci sedemmo in salotto mentre i due piccioncini smanettavano qualcosa in cucina prima di chiamarci a tavola.
«dov'è il top?» chiese con la bocca sul mio collo, mi morsi le labbra per trattenermi dal gemere e sorrisi rendendomi conto solo allora che la maglietta mi copriva peggio di una suora.
«Alex dice che non va bene. Mi ha fatta cambiare di sopra».
«Fai sempre quello che ti dice lui? Poi eravate da soli di sopra...» osservò obbligandomi a guardarlo.
«andiamo, ora non metterti a fare il fidanzatino geloso» sbuffai.
«E anche se fosse? Sarà anche Gay, ma è pur sempre un uomo» mi prese la mano baciandomi le nocche.
«Non farlo mai più» sussurrò infine abbracciandomi, non risposi ritenendo giusto cosi, perché non c'erano parole per chiedere che cazzo gli stesse succedendo.
Mi alzai saltellando in cucina per chiedere se avessero finito, fortuna che non feci rumore, perché prima di chiudere gli occhi sofferente, vidi solo un Max sorridente contro il frigo e Alex che lo stava baciando.

«allora, sono pronti?» Nick mi paventò e fece prendere un colpo
anche agli altri due che si staccarono come scottati.
«Ehm, si, venite pure» mormorò Alex ormai rosso dall'imbarazzo, cercò il mio sguardo per capire di che umore fossi, ma io lo evitai prendendo posto dal lato opposto.
«Allora, come vi siete conosciuti?» chiese quel cretino e rispose solo Nick dato che mi era passata la voglia di parlare.
«Ad una serata dove la sorella di Alex me l'ha presentata. Voi?» si allungò a darmi un tenero bacio sulle labbra e sorrisi ricambiando.
«Lunga storia, ma ci siamo conosciuti ad una gita scolastica. Stesso Hotel, Stessi amici e stesso modo di passare il tempo» fece l'occhiolino ad Alex il quale sussultò da sotto il tavolo per qualcosa che Max gli fece, o peggio ancora gli "toccò".
Sicuramente per distrarre anche me, Nick fece scivolare la mani lungo una mia coscia fino a premere le dita sulla mia entrata malgrado avessi i jeans.
«Che stai facendo?» gli sussurrai sgranando gli occhi.
«Mi diverto» rispose con fare ovvio, allora anch'io abbassai la mano su di lui e gli strinsi il cazzo in una morsa potente.
«Ah, cavolo!» urlò scattando in piedi.
«che hai?» Alex si preoccupò girando da lui una volta essersi liberato dalle grinfie di Max.
«Mi sono sentito pungere da qualcosa. Scusate. Non è niente» arrossì, cosa su cui non avrei mai scommesso.
Risi sotto i baffi e gli chiesi innocentemente se fosse tutto a posto.
«Si, piccola, non ti preoccupare» finse un sorriso e mi mimò un "ti ammazzo" tornando al cibo nel suo piatto.
«Cucinate da favola, è tutto così buono» si complimentò Nick.
«veramente è tutto merito di questo splendore qui» Alex lo baciò e si congedò dichiarandosi troppo pieno per proseguire.
Mollai anche il mio piatto, lo portai nel lavandino dove Alex mi sorrise, ma non ricambiai avendo in mente ciò che avevo visto prima.
«Dessert davanti ad un film, quindi andiamo» Max batté le mani e ci spostammo tutti in salotto.
Presi posto con un Nick che promise di farmi impazzire con le dita sotto le coperte appicciati in quel modo al buio.


Spero vi piaccia questo capitolo e nulla, per domande o altro scrivetemi qui o in privato e...al prossimo aggiornamento che sarà pieno di colpi di scena.

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