«porca miseria, piccola, non volevo» cercai di farla sedere con la schiena al muro, ma non ne voleva sapere di muoversi.
Il pianto aumentò e non faceva altro che singhiozzare coprendosi la faccia, se prima ero incazzato, in quel momento capii veramente cosa fosse il panico quando prese a respirare a scatti.
«santissimo cielo, Lily, non volevo» ripetei indeciso sul da farsi, ma poi la presi in braccio e la portai nel bagno delle femmine bagnandole il viso.
La lasciai andare con i piedi a terra e lei si sostenne al lavandino guardandomi dallo specchio pronta a riprendere a piangere, ma la bloccai in tempo e mi affrettai a stringerla al mio petto lasciandole baci sul collo.
«mi dispiace» sussurrò e corrugai la fronte non capendo il motivo per cui lo stesse facendo.
«sono una stupida e ho mandato a monte tutto» infilò le mani sotto la mia maglia toccandomi la schiena nuda con le mani un po ghiacciate e feci il possibile per non sussultare in modo da non doverla lasciare andare.
«se parli di ciò che penso io, allora non hai colpe e non darti della stupida» la avvertii col desiderio di tornare veramente dietro ed evitare l'ignorante momento in cui presi quella decisione.
«spiace più a me, credimi, per aver perso la mia stupenda migliore amica» aggiunsi e ridacchiò.
«credevo mi amassi».
«si, ma se vuol dire rovinare tutto ciò che combiniamo e viviamo insieme, allora è meglio restare ciò che siamo sempre stati d'accordo di essere; semplici amici» spiegai anche se dubitavo di poter mai scordare ciò che provavo per lei.
«no».
«no, cosa?».
«voglio che mi ami».
«lo farò sempre».
Restammo lì in piedi stretti l'uno all'altro senza dar segno di volerci allontanare, ma le ricordai che eravamo a scuola e che ci stavamo perdendo la lezione, così si mise la giacchetta sotto minaccia e le sistemai il viso e i capelli prima di tornare in classe.
«ah bene, vedo che avete deciso di tornare proprio alla fine» non capivo se il professore fosse incazzato o meno, ma ci avvertì di esserci beccati l'assenza sul registro.
Alla fine della prima parte delle lezioni suonò il campanello e accompagnai Lily a prendersi da mangiare, ma poi la lasciai correndo in cortile dove trovai Dove seduta con la testa fra le mani.
«scusa il ritardo» dissi cauto e mi sedetti accanto a lei che pareva volermi ignorare.
«Dove, guardami» tolsi le mani e la girai verso di me trovandola con gli occhi lucidi.
«Luck mi ha detto che hai lasciato buona parte della prima lezione insieme a Lily. Credevo aveste litigato» cercò di nascondere gli occhi in mezzo ai lughi capelli biondi, ma scossi la testa.
«si, infatti, ma è successo qualche casino, ho dovuto portarla fuori e alla fine abbiamo fatto pace».
«quindi è tutto finito? Fra noi intendo, perché da quanto mi hai raccontato, immagino tu metta sempre lei al primo posto» mi guardò ansiosa e io non seppi che dire per un po.
«presumo di no» risposi con la mente più che piena per gli eventi.
«non è una risposta. Se sono di troppo, meglio lasciar stare, non voglio problemi» e con ciò tentò di andarsene, ma la afferrai dal braccio.
«non voglio che tu pensi che ti abbia solamente usata, quindi no, non è finita, anzi, mi piacerebbe fartela conoscere» per fortuna prese a sorridere in quel suo modo affascinante e sospirai dal sollievo non volendo ferirla.
«però smettila di dire 'la sua fidanzata' quando ti presento» avvertii e rise.
«lo so che non sei nemmeno il mio ragazzo, ma che gusto ha la cosa se non ti metto in imbarazzo sul momento?» tirò via il braccio e si sedette sulle mie gambe baciandomi, le morsi la guancia sbuffando.
«sei troppo» le dissi e alzò le spalle col fare innocente e andò via dopo un ultimo bacio e dandomi appuntamento vicino al portone una volta finito.Al suono della campanella finale buttai i libri in cartella e aspettai Lily fuori dalla classe che doveva parlare con l'ennesima professoressa riguardo il cambio di orari.
Non passò molto e una volta uscita, mi sorprese prendendomi per mano mentre camminavamo.
Dove aveva avuto pazienza aspettandomi nel punto in cui mi aveva detto di stare, quando mi vide corse buttandosi su di me.
«ciao» la staccai solo per poterla guardare e lei mi regalò un bacio sulla guancia.
«ti presento Lily. Lily, lei è Dove» le lasciai studiarsi a vicenda e Lily le porse la mano, ma Dove non sembrava volerla assecondare con una stretta.
«cos'è questo rito formale? Vieni qui» malgrado la nota di disappunto dipinta sulla sua faccia, Lily ricambiò l'abbraccio di Dove.
«lui non fa altro che parlare di te. Avete un legame stupendo e ti invidio per questo, lui è un tesoro di ragazzo» Dove partì con la sua parlantina e io la stretti a me tappandole la bocca.
«smettila» le sussurrai mentre Lily ci guardava confusa, ma divertita.
«spero abbia detto solo cose belle, comunque piacere. Sei molto simpatica» disse Lily e poco dopo venni escluso in tutti i sensi quando presero a parlare avendo trovato qualcosa in comune, allora andai a sedermi sul bordo della fontana.
Ormai tutti gli studenti se n'erano andati e cominciarono ad uscire i professori diretti ai parcheggi, io controllai l'ora ed era già passata buona parte del tempo.
Fortunatamente smisero accorgendosi che era meglio andare, notai i loro scambi di numeri e poi Dove venne da me incrociando le braccia dietro il mio collo.
«ci sentiamo nel pomeriggio?».
«certo».
«allora a dopo» mi baciò a stampo e salutò Lily sparendo poco dopo.
«meno male che non eravate fidanzati» intraprese il discorso durante il tragitto.
«infatti non lo siamo».
«lo vedo, per questo lasci che ti baci a suo piacimento».
«ti ricordo che prima anche tu mi baciavi a tuo piacimento».
«semmai tu lo facevi» alzò gli occhi al cielo e si fece via via più seria.
«per quale motivo ci stai insieme se non ti piace davvero? Eri più credibile con Max».
«se non posso avere la ragazza che voglio, almeno mi do una possibilità conoscendo altre» alzai le spalle indifferente.
«e se ti vedesse la ragazza che vuoi e le desse fastidio vederti con altre?».
«me lo verrebbe a dire, spero, e capirei che forse anche lei mi vuole in un certo senso» risposi sorridendo per quanto poteva essere ridicolo quel discorso.
«bhe, io la conosco questa ragazza e ti devo dire che è del tutto contrariata».
«ah si? E sapresti dirmi il motivo?».
«non ne sono certa, ma credo che lei ti voglia tutto per sé».
«se fosse cosi, sono certo, invece, che mi impedirebbe a tutti i costi di vedermi con altre» eravamo arrivati davanti a casa sua e lei si fermò prima di aprire il portoncino.
«non sfidarmi, perché potrei incatenarti e vorrei proprio vedere come farai ad andare dalle tue 'altre'» detto ciò entrò e mi salutò con un cenno della mano.

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Solo Sesso Per Difesa
RomanceQuando nulla sembra ciò che vogliono far credere e tu sei comunque ossessionata dal sesso. Questa è la storia di Alex e Lily, se le cose fossero andate diversamente, LETTERALMENTE, in modo diverso