42

5.4K 104 2
                                    

"ho messo i fiori. Ora spogliati" ordinò tirando il vestito che portavo.
Eravamo usciti dalla sala e saliti ai piani alti rimanendo sconvolta alla vista delle numerose stanze come se fosse un Hotel, poi Emily mi spinse dentro una camera veramente carina a tema marrone con tanto di letto matrimoniale e una vista stupenda.
"Tieni la tua finezza lontana da me. Con calma per favore" tolsi le scarpe e sfilai il vestito.
"Ehi, spetta, spetta, se metto sta roba Alex mi picchia" tirai fuori dalla custodia un vestito nero stupendo in ogni senso, parti con motivo in oro facendomi innamorare subito del modo in cui ricadeva da dietro.
"L'ha scelto Alex stesso, sai" lo tenne addosso per farmi capire come mi sarebbe stato e mi fece il segno di togliere il reggiseno e girarmi.
"Emi, è troppo" dissi in realtà troppo entusiasta e affascinata dai gusti del mio ragazzo.
"Tu mettilo, poi vediamo"
Mi ci infilai dentro e lei sistemò i lacci da dietro aggiustando anche la parte davanti.
"Avessi un po più di tette, però" disse fra sé e sé e la sentii lo stesso.
"Ma ehi, mi vanno bene cosi e poi ad Alex piacciono" mi difesi coprendole.
"Dai, scherzo, donzella. Mettiti le scarpe" tirò fuori una scatola da sotto il letto su cui mi aveva fatta sedere.
"Anche le scarpe?"
"Devo dire che il tuo ragazzo ha pensato davvero a tutto. Muoviti e scoprirai come" ascoltai il suo consiglio e mi lasciai truccare come voleva lei, dopo essere stata rimproverata sul fatto che non lo sapessi fare bene.
"I capelli raccolti, assolutamente" prese un elastico pronta a rovinare l'acconciatura che avevo ottenuto con fatica.
"Non ci provare. Levati" mi riparai con le mani, ma riuscì a bloccarmi e raccolse i miei capelli ricevendo diversi colpi sul fianco.
"Dopo mi ringrazierai" disse semplicemente liberandomi.
"Su, su, ora ci divertiamo" nascose la mia borsa in uno dei cassetti del comodino e mi prese per mano portandomi fuori.
Mentre giravo il corridoio felice per il vestito, mi fermò parandomisi davanti.
"Alex vuole un sacco di foto per ricordo" si giustificò.
"Sii il più naturale possibile" risi per il suo modo di fare ed entrai in modalità diva mettendomi nelle pose più strane, intanto l'unico mio reale desiderio era quello di tornare subito da Alex, ringraziarlo per il vestito, ballare con lui e perché no, ubriacarci fino alla fine.
"Va bene. Ehi Lily"
"Si?"
"sei bellissima. Mio fratello è fortunato ad averti" si fece seria di colpo preoccupandomi.
"Grazie emi, e per la cronaca sei figa anche tu. Ma Noel dov'è?"
"Sarà nascosto fra i tavoli pieni di cibo" alzò gli occhi al cielo ed entrammo dentro l'ascensore specchiandoci un'ultima volta.
"Ora che ci penso, mi avete mentito tutti, mio padre soprattutto. Ho passato la giornata pensando che foste dei maledetti smemorati e mi ero anche promessa di picchiare Alex"
"Oh, mi sarebbe piaciuto assistere alla scena, ma è stato davvero bravo in quest'ultimo mese con l'organizzazione e credo che al picchiarlo, dovreste piuttosto scopare. O almeno lui sembra averne davvero bisogno per quanto ha rotto a tutti volendo che fosse tutto perfetto" risi al pensiero di un Alex severo e mi promisi di ringraziarlo anche per questo. Un mese di organizzazione e io non me n'ero nemmeno accorta.

Entrai in sala lasciando tutti a bocca aperta che applaudirono facendomi arrossire, Elle spuntò dal nulla e mi porse un calice di champagne

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Entrai in sala lasciando tutti a bocca aperta che applaudirono facendomi arrossire, Elle spuntò dal nulla e mi porse un calice di champagne.
"A Lily!" Gridarono alzando in aria il loro per un brindisi e ripartì la musica che distrasse tutti, ma non me che andai a cercare i tavoli pieni di cibo.
"Dove credi di andare, tu?" Papà e Thomas mi bloccarono con la bocca piena di cibo, e li guardai male.
"Oh papà, grazie per la sorpresa, è tutto troppo bello" lo abbracciai per poi lasciare che guardasse il vestito.
"Solo non ti abbassare troppo" era d'accordo anche Thomas.
"Veramente qui è tutto di tua proprietà?" Gli chiesi e annuì lanciando un'occhiata a mio padre.
"Bhe, grazie per averlo messo a disposizione" baciai anche lui e arrossì riguardando papà.
"Voglio il cibo. A dopo" con zero finezza aumentai il passo cercando di trovare il posto che era in un'altra sala abbastanza grande.
"No, no, no, la fontana di cioccolato no, Alex" sorrisi a trentadue denti saltellando con il vestito in mano e sui tacchi che mi facevano sembrare un gigante, appena arrivata alla fontana ci infilai il dito per poi portarlo alla bocca con il rischio di sporcare il vestito.
"Voglio vedere tutti il pista a ballare a coppie su questa canzone, forza, forza!"  Sentii il Dj dall'altra parte e All of me di John Legend partire, adoravo quella canzone e fu inevitabile cominciare a dondolare sa sola mentre cercavo qualcosa da poter mettere sotto la fontana.
"Non sapevo che fossi cosi brava a ballare" entrò Alex corrugando poi la fronte alla mia vita con il dito in bocca.
"La fontana?" Chiese ed annuii.
"Come immaginavo" prese un dolcetto e si avvicinò alla fontana immergendoci un dito, mi fece il segno di venire, guardai i dolci e poi lui indecisa sul da farsi, ma si morse il labbro e cedetti subito correndo.
"Apri la bocca" ordinò ed eseguii tenendo la testa un po dietro.
"Apri bene, se no ti sporco davvero" gli si stampò sulle labbra un sorrisetto malizioso e tolse il dito, invece di avvicinarlo subito, lasciò colare il cioccolato un po lungo la gola prima di portarlo alle mie labbra e ci avvolsi la lingua leccandolo, ma intanto lui si stava eccitando e sentendo la presa dei miei denti sul dito, lo tolse con uno scatto affrettandosi a passare la lingua lungo la mia gola per non far scorrere di più il cioccolato.
"Alex" gemetti per il modo in cui succhiava e mordeva facendomi accapponare la pelle.
"Lo so cosa vuoi fare, ma non qui e non con questo tipo di vestito" gli alzai il viso per farlo smettere e scorse con gli occhi la gola scendendo fino alla scollatura per cui si morse il labbro.
"Cazzo che scelta, piccola" mi prese la mano baciandomi sulle nocche per poi farmi girare.
"Sei stupenda" mi tirò in avanti e mi circondò la vita trasportandomi nelle note finali della canzone e io appoggiai la testa sulle sue spalle senza resistere alla tentazione di infilare le dita fra i ricci che sistemava in quel modo sexy solo per le occasioni importanti.
Entrarono alcuni invitati fra cui i genitori di Alex e feci il segno di fare piano in modo da non dovermi staccare da Alex.
"Auguri, tesoro" mimò comunque la madre dando un colpetto al marito in modo che ci guardasse, dall'imbarazzo nascosi il viso nell'incavo del suo collo.
"Va tutto bene?" Fece per allontanarmi, ma aumentai la presa.
"Va tutto benissimo, amore, e tu sei stupendo" bisbigliai baciandolo in quel punto.
"Ti posso accusare della stessa cosa e non vedo l'ora di sfilare il vestito...senza mani" fece scontrare le nostre intimità e ridacchiai.
"Oh, ma smettila. Nel dubbio, però voglio portare dietro la Fontanella".
"Non vedo l'ora. Bhe, ora voglio mangiare porcherie e bere prima che ci scateniamo in pista. Aspetta" sciolse l'abbraccio e prese due birre dal mini frigo e li aprì con i denti.
"Un brindisi alla stupenda ragazza e ai suoi diciott'anni"  prese un lungo sorso prima di riempire la bocca di mini croissant e passarmi un cupcake, lo assecondai bevendo tutta la birra e lo seguii dall'altra parte dove era in riproduzione Middle di Zedd.
"...just a little, so why don't you just meet me in the middle?. Dai vieni" saltava dappertutto improvvisando mosse di danza mai viste prima, ma lo imitai per quanto il vestito me lo permettesse e finimmo in mezzo attirando l'attenzione di tutti che presero a ballare insieme a me.
Fu così che scoprii la presenza del bar e Alex mi ci portò ordinando i drink più forti, esitai prima di berlo, ma poi ricordai che era la mia festa e che per una volta potevo esagerare senza andare incontro a gravi conseguenze.
"Un altro, grazie" disse al barman muovendosi sulla sedia peggio di un iperattivo. Reggeva davvero poco l'alcool.
"Ohhh! Let me tell you a story, about a girl and a boy" cantò e sgranai gli occhi.
"La nostra canzone" gridammo all'unisono baciandoci e versando un po della bevanda.
"Who's gonna make you fall, in love,
I know you got your wall, wrapped on all the way around your heart,
You're not gon' be scared at all, oh my love..." cantavamo insieme le parole fissandoci negli occhi, e mi resi conto e no, non era per proprio così, non ho mai dovuto costruirmi una barriera intorno, perché lui aveva l'assurdo potere di rovinare ogni mio programma con un sorriso e ottenere da me tutto ciò che voleva anche solo con un'occhiata piena del colore di quei magnifici occhi che mi hanno fatto amare i colori blu-azzurro più di ogni altra cosa al mondo, che mi avevano semplicemente fatta innamorare di lui.
"But did you know that I love you?, or were you not aware?,
You’re the smile on my face,
And I ain’t going nowhere.
I’m here to make you happy, i’m here to see you smile,
I’ve been wanting to tell you this for a long while" riprese la canzone sorprendendomi e mi si offuscò la vista per la commozione, lui sorrise compiaciuto e mi asciugò le lacrime riempiemdomi il viso di baci.
"Se rovini il trucco, pero" sbuffò asciugando bene le lacrime con i suoi di occhi che invece stavano diventando lucidi.
"Santo cielo, la cosa più gay che tu potessi dire" risi sentendo addosso già gli effetti dell'alcol e lui non era da meno.
"Forse hai ragione, ma stasera sei troppo bella per lasciare che il trucco ti sporchi il viso a causa delle lacrime"
"Ah, ma quindi faccio schifo di solito. Bene, bene, questo proprio mi mancava"
"Nate! Qui serve un drink più forte, Lily è ancora troppo normale!" Fece dietrofront impaurito dalla mia faccia minacciosa.
"Ah, ma quindi vuoi dire che sono pure polemica!" Alzai la voce inseguendolo e prese la rincorsa.
"Nate!"

Solo Sesso Per DifesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora