Eravamo in camera mia, lui disteso sul letto ed io a cavalcioni sopra stando faccia a faccia.
«Non ho nessun problema, credo» ripetei per la milionesima volta e lui scosse la testa spazientito.
«Non me la bevo, carina. Anche se cerco di non farci caso, ho notato come guardi sempre male Max. Cosa c'è che non va? Ti ha fatto qualcosa di brutto che non mi vuoi dire?» era quasi da un'ora che cercava di indovinare il mio problema, ma come dire al tuo migliore amico che sei innamorata di lui e che speri ritorni etero da un giorno all'altro solo per te?«Smettila» gli tirai le labbra per farlo stare zitto un attimo, però mi leccò un dito liberandosi.
«Dov'è la parte divertente di stare con qualcuno quando la tua compagna di vita non approva? Deve esserti successo qualcosa senza dubbio».
«Perché te lo stavi quasi per scopare sul divano sapendo benissimo che vi avrei visti?» cambiai discorso slacciando i primi bottoni della sua camicia e ammirandolo arrossire piano piano.
«Eravate chiusi in bagno» disse come se ciò bastasse come una valida spiegazione.
«Questo non g-».
«...sono salito e vi ho sentiti, ti ho sentita. Anche voi sapevate che avremmo potuto sgamarvi» quella volta arrossii io e nascosi la faccia nell'incavo del suo collo.
«Non voglio che nessuno, nessuno ti tocchi più tranne me, capito?» sfiorò il mio naso con il suo e passò un dito sulle mie labbra osservandole con la fronte corrugata.
«Allora non voglio che nessuno tocchi neanche più te, in tutti i sensi» me ne uscii aprendo definitivamente la sua camicia dove dei succhiotti marchiavano tutto il suo petto, il che mi fece infuriare fino ad ispirare profondamente per non ammazzarlo steso stante.
«Stai bene, Lily?» mi scosse un attimo e guardando la direzione dei miei occhi, capì e si coprì subito. Cambio di discorso. Non mi avrebbe mai risposto.
«E tu vorresti farmi credere che non hai nulla?».
«Proprio cosi, non ho nulla» mormorai pensando ai mille modi per eliminare Max dalla faccia della terra.
«Sei gelosa di Max. Non vuoi averlo tra i piedi, non sopporti che io stia con lui» mi sussurrò accanto all'orecchio mordendomi il lobo.
«Non è vero».
«Invece si, Max non ti piace proprio. Guarda come accelera il tuo respiro quando pronuncio il suo nome. Oppure lui ti deve piacere proprio tanto da turbarti saperlo Gay e pure fidanzato» continuò provocante e sforzai un sorriso pensando che in realtà era lui quello che volevo avere a tutti i costi.
Mi baciò sulla fronte non ricevendo risposta, scese lentamente fino all'angolo delle labbra e poi, con grande sorpresa, mi diede un bacio sulle labbra.Sgranai gli occhi sconvolta che lo avesse fatto davvero.
«Cosi fai un torto al tuo ragazzo. Non credo che lui baci ogni tipa che capiti»
«Tu non sei ogni tipa che capiti, sei la persona più importante della mia vita e se voglio baciarti, non sarà nemmeno Max a fermarmi, accidenti!» disse prima di tornare sulle mie labbra.Non era la prima volta e lo volevo anche tanto, ma a modo mio e non mentre era fidanzato, sapeva troppo da zoccola e malgrado tutti i miei difetti, non lo ero affatto, quindi lo respinsi sorridendo comunque felice di essere riuscita a tentarlo a baciarmi.
«Voglio vedere come mi impedirai di darti un bacio da amici come e quando voglio» e con ciò tolse definitivamente la camicia seguito dai pantaloni restando in boxer.
Piegò i vestiti e li mise sulla sedia della mia scrivania e si buttò a capofitto sul letto.
«Che stai facendo?» chiesi ridendo.
«Sto per dormire con la mia migliore amica, perciò che aspetti a cambiarti?» alzai gli occhi al cielo, ma scappai in bagno cambiandomi velocemente e poi lo raggiunsi su quel benedetto letto dove mi strinse tra le due braccia mordendomi su una spalla.
«Notte gelosona» mi prese in giro ricevendo una gomitata.
«Non sono gelosa, solo diversamente felice di dividerti con..» la sua stretta si fece più possente.
«Va bene, va bene, ho afferrato il messaggio».
«Notte Alex» mi addormentai quasi subito sentendomi un po' meglio, ma non avrei mollato comunque la battaglia contro Max.«Ehi bella addormentata, che ne dici di alzarti?» mi girai dall'altra parte per non sentire la sua voce, ma la mancanza di cuscino e coperte mi fece solo imprecare ed aprire gli occhi.
«Papà, che palle, però» dissi sbadigliando rumorosamente, ma quando misi a fuoco la figura davanti a me, le imprecazioni divennero quasi bestemmie.
Perché cazzo il mio acerrimo nemico era in camera mia?.
«Sono felice di essere paragonato a tuo padre, è molto bello, sai» rise di gusto porgendomi la colazione ben messa su un vassoio.
«Che ci fai qui?» dissi con tono secco coprendomi bene siccome ero mezza nuda.
«Ho pensato che ti avrebbe fatto piacere, ehm...tuo padre e Alex sono usciti e mi hanno detto di tenerti d'occhio, così ti ho portato la colazione a letto» passò la mano sul collo imbarazzato e io lo guardai assottigliando gli occhi. Potrebbe volermi avvelenare per togliermi dai piedi.
«Mi farebbe solo piacere stringere amicizia con te, sai, andare d'accordo se possibile. Da quando ti conosco non abbiamo mai avuto occasione di conoscerci meglio» e certo, era troppo occupato a farsi il mio migliore amico.
«Beh..grazie!» presi un chicco d'uva avvicinandolo alla bocca, ma sempre diffidente.
«Mangia anche tu, non finisco tutto» lo sfidai e fingendosi timido, mangiò con me sorridendomi quando i nostri occhi si incrociavano.Non me la bevetti, per nulla.
Lasciai buona parte del cibo non riuscendo a digerirlo per eccesso di disagio di prima mattina, Max era ancora davanti a me, silenzioso più del solito.
«Ti spiace? Dovrei alzarmi» me ne uscii e lui si scusò togliendosi subito dal letto.
«Intendevo che dovresti uscire» guardai prima lui e poi la porta, capì al volo e i suoi occhi caddero sulle mie gambe e sui miei seni accidentalmente scoperti.
«Oh si, certo, scusa» prese il cibo restante e se ne andò.
Scesi dal letto in intimo e mi infilai solamente i pantaloni di una tuta malgrado facesse freddo fuori, ma per fortuna mio padre aveva già acceso il riscaldamento. Mi lavai i denti e sistemai i capelli.
Suonarono il campanello e corsi velocemente sotto scivolando pure sulle scale, ma all'aprire la porta, saltai in braccio a Nick e lo baciai sinceramente felice di rivederlo.
Rabbrividii quando mi arrivò una folata di vento gelido e quando Nick mi schiacciò contro la sua giacca altrettanto gelata.
«Che ci fai mezza svestita cosi? Potresti ammalarti» mi rimproverò corrugando la fronte nel momento in cui Max lo salutò dietro di me.
Rispose al suo saluto entrando in casa, chiuse la porta e mi tenne bene in modo che non rischiassi di cadere.
«Non dirmi che...».
«Nick! Non pensarlo nemmeno, quel tipo sarebbe l'ultima persona al mondo su cui poserei gli occhi» misi la mano sul petto col fare tragico, lasciammo Max da solo e lo invitai a salire in camera mia.
«Che farai di oggi?».
«Forse esco con mio padre, ma prima aspetto che lui ed Alex tornino da chissà dove» annuì appoggiandosi alla scrivania.
«Mettiti qualcosa, sei troppo scoperta»
«E non ti piaccio cosi?» lo provocai avvicinandomi.
«Non tentarmi di prima mattina, Lily» mi avvertì passando la lingua sulle labbra, sorrisi maliziosa e gli cinsi la vita con le braccia andando a baciarlo sul collo, si piegò un po' per facilitarmi le cose, intanto mi tolse il reggiseno buttandolo sulla scrivania e strinse i miei capezzoli tra le dita facendomi gemere.
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Solo Sesso Per Difesa
RomanceQuando nulla sembra ciò che vogliono far credere e tu sei comunque ossessionata dal sesso. Questa è la storia di Alex e Lily, se le cose fossero andate diversamente, LETTERALMENTE, in modo diverso