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Le porte e le finestre erano tutte chiuse, le luci spente e i miei occhi su Nick non stavano affatto scherzando.

Da quando ci eravamo spostati non smetteva di guardarmi con un ghigno che non prometteva nulla di buono, perciò sperai che non facesse stupidaggini, almeno non li e non davanti ad Alex.

Il film che misero era horror e Max invitò Alex a sedersi tra le sue gambe siccome aveva visto Nick farlo con me. Se solo ci pensavo che li avessi fatti conoscere io.

Il film iniziò e mi attaccai a Nick avendo ansia di quel genere e lui mi tenne a sé ben che volentieri.

Posai le sue mani sulle mie gambe e lui prese ad accarezzarle proprio come piaceva a me, anche se invece di rilassarmi, per quella occasione, mi stava soltanto eccitando..

«se hai paura puoi benissimo spostarti tra le mie braccia» suggerì, pensai subito male e feci in contrario sedendomi a terra per poi mettere la testa sulle due ginocchia.

Mi accarezzò il collo chinandosi per lasciarmi un bacio proprio lì e scese con le mani strizzandomi le tette, nello stesso istante Alex tossì fin troppo e si abbassò cercando di piegare i pantaloni, si, proprio piegarli.

Nick ignorò l'interruzione e sempre approfittando del buio, riprese l'azione di prima intensificando la stretta, appoggiai la mano sulla sua come un piccolo avvertimento per smetterla, lui lo capì, per i primi secondi.

«scusate, devo andare in bagno. Vieni con me Lily?» mi porse la mano e io la afferrai ridendo per la sua faccia tosta.

Appena arrivati davanti alla porta, mi sollevò in braccio lasciandomi circondargli la vita con le gambe, chiuse la porta mettendomici contro e subito dopo la sua bocca era sulla mia in un bacio possessivo e violento che mi fece eccitare ancora di più oltre al sentire l'erezione già dura contro la mia intimità.

«cazzo, la faresti drizzare pure al più duro» sussurrò muovendo il bacino, chiusi gli occhi assorbendo ogni suo movimento finché non mi mise momentaneamente giù solo per abbassarmi i pantaloni e togliermi la maglietta.

Una volta spostato il reggiseno, mi morse un capezzolo con brutalità facendomi affondare le unghie sulle sue braccia, ci passò la lingua sopra e continuò sulla pancia; abbassò anche le mie mutandine e la sua bocca si chiuse attorno al mio clitoride leccandolo e succhiandolo fino a portarmi ad un passo dall'orgasmo, spinse due dita dentro di me facendo avanti e indietro senza sosta ed a un ritmo tutto suo, ma aiutato da come gli andavo incontro.

«Nick..» gemetti con le mani tra i suoi capelli.

«Lasciati andare» riuscì a dire un attimo prima di spingere le dita ancora più a fondo.

«No» biascicai senza fiato. Mi mise in guardia capendo che stessi per urlare.

«Non sospetteranno se ci mettiamo troppo?» aggiunsi ansiosa che ci scoprissero.

«Non ci pensare» disse solo entrando entro di me in un colpo secco, allacciai le braccia dietro al suo collo reclamando la sua bocca.

Non ci misi molto per cedere e gemetti sul suo collo dove lo morsi più e più volte non capendo più nulla a causa del troppo piacere.

Il mio corpo prese a tremare e con le spinte decise di Nick e il leggero rumore dello sbattere delle nostre intimità, venni copiosamente stringendomi intorno a lui, uscì da me e mettendomi in ginocchio davanti a lui, mi infilò il cazzo in bocca venendo subito dopo.

«fammi sentire» mi tirai su con il fiatone e lo baciai.

«sei decisamente meglio tu» disse abbracciandomi. Era tutto un'eccitante corsa con lui.

«Ehi, tutto bene? Vi stavate perdendo la parte più interessante del film, quindi Alex ha messo lo stop».

«Si, ora arriviamo» la sua voce roca post-sesso era molto sexy, gli lasciai un ultimo bacio e mi rivestii sistemando i capelli il più possibile.

«tranquilla, sei sempre bella, ma...» si avvicinò sorridendo e anticipando la mia mossa, mi morse sul collo un paio di volte e poi alzando la maglietta, lasciò un succhiotto pure sul mio seno e sopra l'ombelico.

«sfido chiunque a toccarti adesso che sei marchiata» disse e tornammo in salotto.

Ma come al solito, c'era qualcosa che non andava.

Avevano riacceso le luci.

Vedendomi arrivare con la coda dell'occhio, Alex si voltò sovrastando Max che cadde disteso per metà anche dove eravamo seduti noi, lo baciò avidamente strusciandosi contro i suoi pantaloni dove non riusciva più a contenere l'erezione.

«Ah! amore, non fare cosi che abbiamo ospiti in casa» anche se Max lo avvertì, Alex non smise per nulla arrivando addirittura ad abbassare la cerniera con l'intenzione di liberare l'erezione del fidanzato.

«Amore, no, davvero, non possiamo» lo fermò Max sorridendo.

«Sai, credo che dovremmo andare e lasciarli soli» disse Nick prendendomi per mano, ma senza nascondere più di tanto l'occhiata maliziosa che volse verso di loro.

«si, credo di si» borbottai tentata ad interromperli.

Non tanto sicura che fosse la cosa giusta da fare andarsene in quel modo, tenni la mano a Nick ed uscimmo senza dire nulla e chiudendo con cautela la porta.

«lasciamo le giacchette, al massimo torno a prenderle domani. Spero solo che non ce le macchino» commentò scuotendo la testa sempre più divertito.

«Ci sa fare il tuo amico» commentò.

«Buon per lui.» risposi secca salendo in macchina.

Prima di allacciare la cintura, mi accorsi di aver scordato il telefono là dentro e lo dissi a Nick.

«Ma fa piano, so come ci si può sentire a orgasmo mancato» alzai gli occhi al cielo e corsi dentro provocando meno rumore possibile, presi di fretta il cellulare che avevo lasciato sul tavolo in cucina e feci per uscire quando non mi sentii prendere dal braccio.

«Dove credi di andare? Non si saluta nemmeno più? Piuttosto maleducati, non credete?».

«A casa? Volevamo lasciarvi un po' di privacy siccome al ritorno dal bagno vi stavate scopando davanti alla televisione. Preferisco essere maleducata e andarmene cosi che avere il voltastomaco nel vedervi a fare...quelle porcate!».

«Anche se fosse! Potevate interromperci, ma non andar via cosi mentre vi stavamo aspettando da quel fottuto bagno.» il suo volto era colmo di rabbia e delusione.

«Si, io...ehm, mi dispiace, ma credevo che fosse giusto andare» mi guardai attorno trovando tutto più interessante del guardarlo negli occhi.

«Vi ho sentiti in bagno prima, non sono stupido. Non credi che sia troppo presto per lasciargli il via libera di fare ste cose?» incazzato quindi era dire poco.

«E' il mio corpo o no? E vuoi parlare di come ti stavi per scopare Max pochi minuti fa su quel cazzo di divano?» come se non bastasse, si aggiunse anche Max circondandogli la vita da dietro.

«Ora torniamo a casa insieme, vai pure a salutare quel tipo» guardò Max che si aggiunse a noi convinto di essere richiesto e gli chiese un muto assenso, quest'ultimo annuì baciandolo e salutò anche me con un bacio sulla guancia.

«Poi ti chiamo» disse ad Alex prima di andare via.

«Ecco le vostre giacche, forza» ero contenta di portarlo via da lì, però mi sentii tremendamente in colpa verso Nick.

Fuori spiegai a Nick che c'era stato un leggero cambio di programma e non disse nulla, semplicemente sospirò arrendendosi e prese la sua giacca liquidandoci con un saluto offeso e sbrigativo.

Salii in macchina scocciata e mi girai apposta verso il finestrino per evitare Alex il più possibile.

«Ora noi due parliamo bene di che cazzo ti prende ultimamente»

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