La reazione di Masaki - Hiroshi

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Non ho mai visto Kaito così agitato. Molto probabilmente l'approvazione di sua sorella è molto importante per lui. Spero che tutto si risolva, non so che fare.

«Ma, Kaito, lui è...»

Masaki non fa in tempo a finire la frase che Kaito subito la interrompe dicendo:

«...un ragazzo. Lo so benissimo. Ma non mi importa, io lo amo.»

Non riesco più a rimanere a guardare. Devo sostenerlo. Ma come faccio? C'è troppa gente. Magari non sente quello che stiamo dicendo, ma sicuramente se faccio qualcosa lo vede. Non mi interessa, al diavolo.

Mi aggancio a un suo braccio e ribatto.

«Kaito e io ci amiamo. Non è un capriccio. Accettalo, ti prego.»

«So benissimo che vi amate. Kaito lo conosco da una vita e ultimamente l'ho visto più allegro. Sapevo benissimo che il motivo di tutto ciò è l'amore. Per quanto ti riguarda, Hiroshi-san, ti conosco poco, ma da quello che ho potuto constatare ricambi completamente i sentimenti di mio fratello.»

«Vu-vuoi dire che ti va bene così?»

«Sì. Non mi aspettavo che la persona che ama mio fratello fosse un ragazzo, sono rimasta sorpresa, ma non ho mai detto che non l'accetto.»

Kaito improvvisamente inizia a piangere. Penso sia per la gioia mista alla tensione del momento. Sto scoprendo tanti lati di lui che ancora non conoscevo.

«Kaito, tieni. Ti ho preso questo. Usalo per tu sai cosa.»

«Sì, Masaki. Grazie.»

Masaki si avvicina verso di me.

«Hiroshi-san, ti affido mio fratello. Prenditene cura.»

Prendermene cura? Non mi sembra che abbia bisogno di cure.

«Ma cosa dici, sorellina? Sono perfettamente in grado di cavarmela da solo.»

Masaki sussurra qualcosa all'orecchio di Kaito e poi viene da me e mi dice sottovoce:

«Mi fai una promessa? Accetta la proposta che ti farà Kaito oggi.»

Quale proposta? Di cosa sta parlando.

«Non ti dico altro, lo capirai quando sarà il momento.»

«Masaki, ora è meglio che vai, altrimenti rimani a terra.»

«Sì, ora vado. Ciao, Kaito, ciao Hiroshi-san. Fate i bravi e divertitevi.»

«Ciao.»

Le porte si chiudono. Il treno è partito. Cosa avrà voluto dire con quella frase? Meglio non pensarci troppo, ho una giornata intera ora da dedicare a Kaito.

«Hiro, andiamo?»

«Certo, ma dove?»

«Ti dico una sola cosa: Se-gre-to.»

«Kaito, dai, dimmi dove mi porti! Non scappare!»

È tornato il Kaito che conosco, adesso. Chissà dove mi porterà. E quale sarà la proposta? Accidenti, che confusione che ho in testa.

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