Finalmente il gran giorno è arrivato. Oggi Hiro si trasferisce da me. Ancora non mi sembra vero.
«Hiro-kun, possiamo andare? Hai caricato tutto?»
«Sì, penso di sì. Al massimo se manca qualcosa torno a prenderlo più tardi.»
Per caricare i bagagli ho preso la macchina. Non amo molto guidare, per questo non la uso quasi mai. Ma per Hiro questo ed altro.
«Hiroshi, possiamo andare. Inizia a salire in macchina.»
«Sì, mamma. Andiamo.»
Sua madre vuole vedere la casa. È l'ultima condizione da soddisfare e siccome non è riuscita a venire prima ha deciso di accompagnarci a casa personalmente per vedere dov'è.
Eccoci arrivati. Prima di scaricare i bagagli facciamo fare un giro della casa alla madre di Hiro. Le mostriamo le varie camere e alla fine quella che dovrebbe essere la camera di Hiro, almeno per quanto ne deve sapere lei.
«Ecco, mamma. Io dormirò qui.»
«È una bella camera. Anche la casa è molto bella. Hiroshi, mi sa proprio che non riesco a farti tornare a casa con me.»
«Mamma, non siamo lontani. Quando vuoi telefonami oppure vieni a trovarci. Se siamo a casa ci fa piacere la tua visita.»
«D'accordo, tesoro. Vale lo stesso discorso per te. Se hai bisogno passa da casa, magari tornando dall'università. Kaito-kun, prenditi cura di lui. A presto ragazzi.»
Finalmente rimaniamo soli in casa. Lo abbraccio e gli dico
«Hiro, portiamo dentro i bagagli e poi festeggiamo la convivenza. Capisci cosa intendo?»
«Sì, ho capito.»
A quel punto ci scambiamo un bacio e poi scarichiamo la macchina. Disfiamo le valigie nella sua stanza e sistemiamo le sue cose.
«Che dici, proviamo il tuo letto?»
«D'accordo, ma fai cominciare me.»
È la prima volta che dice che vuole iniziare lui. Mi toglie la camicia e inizia a baciarmi. Prima sul collo, poi scende sul mio petto. La sua mano inizia a scendere accarezzandomi dolcemente. Non resisto, voglio continuare io. Improvvisamente lo blocco e inverto le posizioni.
«Continuo io» gli dico.
Gli sfilo la maglietta e inizio ad accarezzarlo e a baciarlo su tutto il corpo. Gli tolgo i jeans e gli slip ed inizio ad accarezzarglielo.
«Hiro, sto entrando.»
Sento il suo corpo intorno a me. Il suo calore mi avvolge. Ci sono quasi.
«Kaito, sto venendo. Ah.»
«Hiro, resisti. Ecco, ora.»
È stato bellissimo, forse meglio del solito. Sarà stata l'attesa di questo momento a renderlo tale. Volevamo che tutto fosse perfetto e così è stato.
«Hiro, direi che il letto funziona perfettamente. Ti amo.»
«Lo penso anch'io. Anche io ti amo, Kaito.»
Un bacio lungo e intenso conclude l'atto. Rimaniamo nel letto abbracciati, solo noi, senza altre preoccupazioni.
«Hiro.»
«Sì, Kaito, dimmi.»
«Mi sa che dobbiamo andare. Oggi è l'ultimo giorno.»
«Già, peccato.»
«Avremo tutto il tempo che vorremo adesso. Ora andiamo. Vuoi fare la doccia con me?»
«Certo. Mi mancherai a lavoro però.»
Oggi è il mio ultimo giorno di lavoro in fumetteria. Da domani sarò impegnato con l'università. Apro la doccia. La temperatura dell'acqua è perfetta. Possiamo entrare.
«Allora, Hiro, vieni?»
«Sì,arrivo.»
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Love & Comics
ChickLitHiroshi è un ragazzo che vive la sua vita di liceale come chiunque altro. Negli ultimi 3 mesi però sembra avere la testa altrove. Pensa continuamente ad un ragazzo che lavora in una fumetteria. Riuscirà finalmente a parlarci?