Ha detto sì - Kaito

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È già passata una settimana, ma Hiro non ha ancora chiesto a sua mamma se può venire a vivere con me. Dice che non ha ancora trovato l'occasione giusta e, anche se gli ho detto che non ho fretta, in realtà sono impaziente. Più ci penso e peggio è, meglio che ora mi concentri sul lavoro.

«È un po' che non viene.»

«Di chi parli, Sato-san?»

«Di quel ragazzo, Hiroshi. Si chiama così, giusto? È successo qualcosa?»

«Ah, Hiro. Sta studiando. Tra poco ha gli esami di ammissione all'università.»

Perché ha iniziato a parlare di Hiro? Non pensavo che Sato-san facesse caso alle assenze di alcuni clienti.

«Quindi non avete problemi. Sono sollevato.»

«Che intendi dire con non avete problemi?»

Non dirmi che ha capito? È così evidente?

«Puoi anche smetterla di nasconderlo. Ho capito qual è il rapporto che vi lega.»

«Come hai capito?»

«Beh, quando lo vedi ti brillano gli occhi e ultimamente sei sempre allegro. Che io sappia solo le persone innamorate si comportano in questo modo. Non basta una semplice amicizia a giustificare un comportamento del genere.»

Lo sapeva? Non pensavo che fosse così evidente.

«Da quando lo sai?»

«Più o meno da quando ti ho chiesto se ti piaceva e tu mi hai risposto di no. Data la tua risposta ho fatto finta di niente e osservato l'evolversi della situazione. Aspettavo che me ne parlassi spontaneamente, ma ho notato che nell'ultima settimana Hiroshi-kun non è venuto al negozio e che tu sei sempre pensieroso, così ho pensato di chiederti se avevate dei problemi. Che ne so, un litigio o simile.»

«Accidenti, non pensavo fosse così evidente! Comunque non abbiamo litigato. Solo che gli ho chiesto una cosa e non mi ha ancora risposto. Non lo dirai in giro, vero?»

«Non sono il tipo di persona che racconta ai quattro venti le cose che sa. Fidati pure di me, manterrò il segreto. Comunque vedrai che risponderà quello che tu vuoi che risponda, su col morale! Torniamo a lavorare, che ci sono dei clienti. Poi, se vuoi, più tardi ne parliamo ancora.»

«D'accordo, Sato-san. Grazie.»

Parlare con Sato-san mi ha aiutato. Ora sono un po' più tranquillo. All'improvviso una persona entra dalla porta urlando:

«Kaito, mi ha detto di sì!»

È Hiro.Ho capito bene? Gli ha detto di sì? È la risposta che aspettavo. Non è un sogno,vero? Se è un sogno, non svegliatemi.   

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