Qualcosa si sblocca - Hiroshi

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Ormai è passata una settimana da quando ho visto l'ultima volta Kaito. Continuiamo a scambiarci messaggi di nascosto e ogni tanto riusciamo anche a parlarci per telefono, ma la situazione sta diventando insostenibile. Ho già pensato di andarmene di casa di nascosto per tornare da Kaito, ma lui mi ha detto che rischio solo di peggiorare la situazione, consigliandomi di cercare di pazientare e che magari la situazione si risolve nel migliore dei modi.

Peccato che qui in casa il rapporto tra me e mia madre è quasi inesistente. Mi limito a dire poche parole quando la incontro e cerco sempre di mangiare quando lei non c'è. La situazione non accenna a migliorare e io sto sempre peggio.

«Hiroshi, possiamo parlare?»

Cosa vuole? Di che vuole parlare? Vuole dirmi di nuovo che Kaito è un pervertito? Che devo lasciarlo perdere?

«Basta che non mi ripeti di nuovo quelle cose su Kaito.»

«Voglio parlare di Kaito, ma non come pensi tu. Questa situazione fa star male anche me, cosa credi? Forse è arrivato il momento che mi spieghi la tua versione.»

Ho sentito bene? Forse qualcosa sta cambiando, anche se non credo che cambierà idea.

«D'accordo, parliamone. Ma se dici di nuovo qualcosa che non mi piace di Kaito, me ne vado.»

«Va bene, Hiroshi. Voglio solo sapere alcune cose.»

Ci sediamo in cucina, come se fosse un interrogatorio.

«Cosa vuoi sapere mamma?»

«Hiroshi, ho visto il tuo stato d'animo questa settimana e mi sono resa conto che forse ho giudicato la situazione in maniera troppo affrettata. Mi fa star male vederti così.»

Forse? Troppo affrettata? È arrivata alle conclusioni senza chiedere spiegazioni a nessuno e adesso mi dice che forse ha giudicato la situazione in maniera troppo affrettata?

«Sei tu che non ci hai lasciato spiegare. Ammetto che non volevo che lo venissi a sapere così, però non pensavo potessi comportarti in quel modo.»

«E come pensi che mi sarei dovuta comportare? Ho visto mio figlio che si baciava con un altro ragazzo. Per non parlare di quello che aveva iniziato a fare Kaito-kun dopo il bacio!»

«Non si può parlare con te. Stai di nuovo attaccando Kaito. È vero che non si stava fermando al bacio, ma è anche vero che a me stava bene così.»

Ho appena ammesso davanti a mia madre che avrei fatto del sesso con Kaito. Ormai peggio di così la situazione non può andare.

«Scusa se ho alzato la voce. Senti, Hiroshi, mi dici da quanto tempo va avanti questa storia?»

«Ci siamo messi insieme prima del festival scolastico. È quasi un anno ormai.»

«Vuoi dire che stavate insieme già prima di andare a convivere? Perché non mi hai detto niente?»

«Ti sembra una cosa facile da dire? Se quando ti ho presentato Kaito ti avessi detto che era il mio ragazzo, cosa avresti detto?»

Non mi risponde. Forse ha capito che sono assurde le sue domande. Ma non riesce a mettersi nei miei panni?

«L'altro giorno, hai anche detto che lo amavi, se non sbaglio.»

«Non ti sbagli. Io amo Kaito e lui ama me. Non è un semplice capriccio passeggero. Se ti interessa è stato il primo ragazzo del quale mi sia mai innamorato e anche l'unico. Inoltre, se lo conoscessi solo un po' sapresti che le cose che gli hai detto non possono essere vere. Non ha mai fatto niente contro la mia volontà.»

Forse sono stato troppo diretto. Però deve capire quello che provo in questo momento.

«Hiroshi, dammi un po' di tempo per accettarlo. Ho capito quello che provi, ma non me la sento ancora di lasciarti tornare da lui.»

«Ho capito, me ne torno in camera. Io ti ho detto quello che provo, ma se non ti fidi di quello che ti dico allora lasciami stare.»

Mi dirigo verso la camera. Mia madre si alza ed esce per fare una commissione.

"Ho parlato con mia madre, ma non penso che abbia accettato quello che le ho detto. L'idea di scappare di casa e tornare da te ce l'ho sempre. A questo punto credo che sia l'unica soluzione."

Kaito, lo so che avevamo deciso di pazientare, ma non ce la faccio più a vivere così.

"Aspetta ancora un po'. Fammi fare un ultimo tentativo e, se non riesce, allora vedremo cosa fare."

Chissàcosa ha in mente. Mi manchi, Kaito. Non resisto più senza vederti.    

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