Il posto segreto - Kaito

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«Hiro, sbrigati, che perdiamo il treno!»

Accidenti com'è tardi. Se perdiamo quel treno non arriveremo mai in tempo.

«Sì, arrivo, ma dove andiamo? Dimmi qualcosa.»

«Te l'ho detto, è un segreto.»

«Ma neanche un piccolo indizio?»

«No, non ti dico niente. Forza, dobbiamo andare al binario uno. Il treno che dobbiamo prendere noi parte tra cinque minuti.»

«Allora dobbiamo proprio correre!»

Ce l'abbiamo fatta. L'abbiamo preso al volo, ma ci siamo riusciti.

«Giusto in tempo, eh, Kaito?»

«Sì, tutta colpa del treno in ritardo di mia sorella.»

Avevo calcolato tutto nei minimi dettagli. Non avrei mai pensato che il treno per Osaka potesse partire con così tanto ritardo.

«A proposito, Hiro. Non ho capito come tu e Masaki vi siete conosciuti.»

«Beh, ci siamo incontrati alla tabaccheria e abbiamo iniziato a parlare.»

«Non pensavo che fossi il tipo che dà confidenza agli estranei. Capisco che Masaki sia una bella ragazza, però...»

«Non dirmi che sei geloso? Di tua sorella?»

«N-no, io... Forse un po'.»

«Comunque non preoccuparti. Non ho iniziato a parlare con lei perché era una bella ragazza. Semplicemente volevo comprare una cosa, ma lei mi ha preceduto sul tempo. Si sentiva in colpa e allora ha iniziato a parlare con me.»

«Adesso ho capito. Non pensavo di poter essere geloso. Di mia sorella poi.»

Non riesco a trattenere una risata. Devo smetterla di essere geloso. Sembra quasi che non mi fidi di lui.

«A proposito, alla tabaccheria alla fine ti ho preso questo. Tieni.»

«Un regalo? Non dovevi. H di Hiroshi. Lo terrò sempre con me, grazie.»

Che tesoro. Voleva prendermi quello con la mia iniziale a quanto pare, ma Masaki lo ha anticipato. Lo aggancio subito alle chiavi. Siamo soli, posso dargli un bacio. Questo è un ringraziamento per il regalo.

«Siamo arrivati, scendiamo alla prossima.»

«Ma siamo al mare! Perché mi hai portato qui?»

«Conosco un posto stupendo dove potremo rimanere soli, lontani da occhi indiscreti.»

Quel posto non lo conosce nessuno, neanche Masaki. È il mio paradiso personale. Il posto ideale per rimanere soli.

Siamo scesi dal treno. Gli sto facendo strada. Eccoci alla spiaggia. Superati quelli scogli saremo arrivati.

«Ora dovremo oltrepassare gli scogli. Stai attento.»

«Sì, non preoccuparti.»

Eccoci al di là degli scogli. Ecco il passaggio nascosto. Meno male, c'è ancora. E sembra che nessuno sia più venuto qui dall'ultima volta che ci sono stato.

«Eccoci arrivati, Hiro, che te ne pare?»

È rimasto meravigliato anche lui. Ho fatto bene a portarlo qua. Saremo soli e passeremo una giornata stupenda.

«Bellissimo questo posto. Ma come l'hai scoperto?»

«Quando ero piccolo abitavo da queste parti e tutti i giorni venivo in esplorazione in questi luoghi. L'ho scoperta per caso e ho deciso di farne il mio posto segreto.»

Quanti ricordi di questo posto. Ora non è più il mio posto segreto, ma il nostro posto segreto. Abbiamo una cosa che è solo nostra.

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