Eccoci al ristorante. Appena arrivati al tavolo, le ragazze si allontanano per andare ai servizi. Io e Hiro finalmente possiamo stare un po' soli.
«Kaito, quella ti sta sempre appiccicata.»
«Sì, non sai che fastidio che mi dà. Non sopporto certi comportamenti. Invece Arina-chan è molto tranquilla. Mi spiace che sia stata coinvolta in questo casino.»
«Dispiace pure a me. Spero non si illuda.»
In quel momento Hiro si accorge di una cosa.
«Kaito, ma quelli sono Chiaki-chan e Matsuo-kun. Ho fatto fatica a riconoscerli.»
«Hai ragione, Hiro, sono loro. A quanto pare la giornata è andata bene.»
Si avvicinano al nostro tavolo. Sicuramente Chiaki-chan vorrà capire che succede.
«Hiro-kun, Kaito-kun. Cosa ci fate qui?»
«Ciao, Chiaki-chan. Ciao, Matsuo-kun. Io e Kaito-kun siamo qui perché...»
In quel momento ritornano Shizuka-chan e Arina-chan. Shizuka-chan, naturalmente, interviene.
«Sono qui con noi. Ti sembra strano che abbiano un appuntamento con delle ragazze, al sabato?»
È strano sì, dato che sa perfettamente com'è la situazione tra noi.
«Loro due un appuntamento con voi? Hiro-kun, mi spieghi cosa succede?»
«Chiaki-chan, possiamo riparlarne domani? Prometto di raccontarti tutto. Non voglio rovinarti la serata con Matsuo-kun.»
«Sei sicuro? D'accordo. Ne parliamo domani, allora. Misaki-kun, possiamo andare al tavolo, se vuoi.»
«Sì, andiamo. Kurosawa-kun, Hanamori-kun, non so perché siete qua con loro, ma buona serata.»
«Grazie, Matsuo-kun. Buona serata anche a voi.»
Anche Matsuo-kun sa tutto? L'avrà capito da solo. Anche se non siamo molto in confidenza, mi capisce meglio di chiunque altro. Spero che la sua serata si concluda per il meglio.
«Kurosawa-senpai, possiamo ordinare?»
«Certo, Shizuka-chan. Chiamo il cameriere.»
Shizuka-chan ha parlato di sé per tutto il tempo. Non ne posso più di sentirla. Io continuavo a fare finta di ascoltarla e ogni tanto incrociavo lo sguardo con Hiro. Erano gli unici momenti di sollievo.
«Io mi assento un attimo, scusate.»
«Aspetta, Hiro-kun. Vengo con te. Non vi dispiace, ragazze, se vi lasciamo un attimo sole?»
«Senpai, torna presto. Mi sento sola senza di te.»
Ci dirigiamo verso i servizi. Finalmente un attimo di pausa.
«Non c'è nessuno, Hiro. Finalmente siamo soli.»
«Ma quanto parla quella? Non sta zitta un secondo. Sua sorella invece è l'esatto contrario.»
«Hiro, non pensarci ora.»
Senza pensarci chiudo a chiave la porta e lo bacio. Anche se per poco siamo soli e non voglio lasciarmi sfuggire l'occasione.
«Va meglio adesso, vero?»
«Sì, grazie, Kaito. Peccato che dovremo tornare di là.»
«Già, è un vero peccato. Però possiamo stare qua da soli ancora per un po'.»
In quel momento sentiamo bussare alla porta.
«Come mai è chiuso qua? C'è qualcuno dentro?»
«Sì, scusate. Devo aver chiuso per sbaglio. Ora apro.»
«Mi sa che non riusciamo a rimanere soli. Meglio sbrigarsi, Kaito.»
Ritorniamodalle ragazze, paghiamo il conto e usciamo. Contro la sua volontà pago anche laparte di Hiro. Mi sento in colpa per essere finiti in questo pasticcio. Misembrava il minimo che potessi fare. Ora ci dirigiamo in discoteca. Per oraShizuka-chan si è solo agganciata a me. Non ha ancora tentato di separare lecoppie, perciò penso che ci proverà in tutti i modi in discoteca. Devo staremolto attento.
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Love & Comics
ChickLitHiroshi è un ragazzo che vive la sua vita di liceale come chiunque altro. Negli ultimi 3 mesi però sembra avere la testa altrove. Pensa continuamente ad un ragazzo che lavora in una fumetteria. Riuscirà finalmente a parlarci?