Non ci siamo più visti da quel giorno. Kaito-kun è impegnato con gli esami e in quei pochi momenti in cui è stato al negozio io o ero a scuola oppure avevo altri impegni.
Però ci teniamo in contatto via SMS. Ci sentiamo molto spesso, ma quando provo a chiedergli cosa volesse dirmi quel giorno mi dice che vuole parlarmene personalmente e cambia discorso.
Oh, mi ha mandato un messaggio:
"Ciao, Hiro-kun. Oggi sono in negozio fino alle 16:30. Vieni? Dopo possiamo andare da qualche parte, se ti va."
Fantastico, oggi sono libero. Finalmente possiamo rivederci. Gli rispondo subito.
"Oggi sono libero, quindi posso venire. Vengo verso le 4. Dove andiamo dopo? Riusciamo a finire quel discorso?"
Chissà se mi risponde all'ultima domanda. Ecco, vediamo cosa scrive.
"Allora ci vediamo dopo. Per quel discorso... non so, vediamo. Voglio presentarti una persona."
Chi sarà questa persona? Ora sono curioso.
"Chi sarebbe questa persona? Posso saperlo?"
Chi sarà mai la persona che mi vuole presentare? Spero che vengano presto le quattro.
"Diciamo che è la persona che mi conosce meglio in questo momento."
Che lo conosce meglio? Chi è? Sono sempre più curioso e non ho scoperto niente.
Eccomi davanti al negozio. Tra poco lo rivedo.
Entro nel negozio. Come al solito è alla cassa.
«Ciao, Kaito-kun. Come va?»
«Ciao, Hiro-kun, quanto tempo! Tutto bene. Tu?»
«Benissimo.»
Che discorso strano. Sembriamo semplici conoscenti che non si vedono da un po'.
«È dalla fiera che non ci vediamo. Hai finito gli esami?»
«No, non ancora. Me ne manca uno. Ma nei prossimi giorni sarò più libero.»
Finalmente, iniziavo a sentire la sua mancanza. Ora se è più libero ci vedremo più spesso.
«Fantastico. Possiamo vederci qualche volta, allora.»
«Certo!»
Sono quasi le quattro e mezza, tra poco dovrebbe staccare. Chissà se riprende quel discorso dopo.
«Kaito, puoi venire un momento?»
Chi è? Una ragazza lo sta chiamando dal retro del negozio. E non ha usato il suffisso kun.
«Arrivo, Masaki, hai bisogno?»
Masaki? Chi è Masaki? Perché non usa il suffisso chan?
"La persona che mi conosce meglio". Che sia lei? No, non ci credo. Ha la ragazza. E sembrano anche molto intimi, data la confidenza che hanno.
Che mi sia illuso fino a questo momento?
No, non è possibile. Sto per scoppiare a piangere. Forse è meglio che me ne vado.
«Hiro-kun, torno subito. Ma... stai bene?»
Non devo piangere davanti a lui. Devo trattenermi.
«N-non molto. Forse è meglio se torno a casa.»
Esco dal negozio e mi metto a correre come un pazzo verso casa. Le lacrime scorrono sulle mie guance, non riesco a smettere di piangere. Ha la ragazza e non mi aveva detto niente. Forse è di questo che voleva parlarmi. E io che credevo che ricambiasse quello che provavo io. Come ho fatto ad essere così stupido?
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Love & Comics
Chick-LitHiroshi è un ragazzo che vive la sua vita di liceale come chiunque altro. Negli ultimi 3 mesi però sembra avere la testa altrove. Pensa continuamente ad un ragazzo che lavora in una fumetteria. Riuscirà finalmente a parlarci?