Il bacio - Hiroshi

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Ecco cosa significa lavorare entrambi. Oggi che Kaito ha il pomeriggio libero io devo stare in fumetteria fino a tardi. Però ci siamo visti a pranzo. Era da un po' che non riuscivamo pranzare insieme, ma oggi abbiamo fatto di tutto per riuscirci. Ora non vedo l'ora di andare a casa.

«Hiro-kun, sembri impaziente oggi. Continui a guardare l'orologio.»

«Oh, scusami,» Sato-san.

«Sempre che ti scusi, non hai fatto niente. Hai un appuntamento stasera?»

«Non proprio, mangio a casa con Kaito. Ieri non siamo riusciti a mangiare insieme, così oggi sono impaziente di andare a casa, sperando che non ci siano altri contrattempi.»

Nel frattempo arriva una cliente.

«Ciao, posso disturbarti?» mi fa.

«Certo. Hai bisogno?»

Che strano, non mi guarda in faccia. Sembra timidissima.

«Sto cercando l'ultimo volume di Tsubasa Reservoir Chronicle.»

«Te lo prendo subito.»

Consegno il manga alla ragazza. Continua a distogliere lo sguardo. Appena si accorge che la osservo guarda da un'altra parte.

«Grazie.»

Dopo avermi pagato il manga mi fa una domanda strana.

«Hai impegni per sabato sera? Vorresti uscire con me?»

Ma che significa? Non ci conosciamo neanche. Com'è uscita con questa domanda?

«Mi stai chiedendo un appuntamento?»

«S-sì.»

«Innanzitutto non so come ti chiami.»

«Hai ragione, scusa, mi chiamo Arina. Ora ci esci con me? Tu mi piaci tanto.»

«Sono onorato che io ti piaccia così tanto, ma devo declinare l'invito. Io sto già con un'altra persona.»

Credo di averla distrutta, ma cosa dovevo fare? È la prima volta che una sconosciuta si dichiara davanti a me. Sono rimasto abbastanza sorpreso.

«Scusami tanto, allora, sono stata troppo avventata. Ciao.»

Se n'è andata dal negozio. Aveva le lacrime agli occhi. Poverina.

«Hiro-kun, chi era quella?»

«Non saprei. Ha detto di chiamarsi Arina e mi ha chiesto un appuntamento per sabato.»

«Ah ah, sei un rubacuori, Hiro-kun. Potresti fare concorrenza a Kaito-kun.»

Kaito era un rubacuori? Devo ritenermi fortunato allora per essere riuscito a conquistarlo.

«Ma, Sato-san, che dici?»

«Sei tutto rosso, Hiro-kun. Dovresti vederti. Comunque se vuoi puoi andare a casa. Ormai mancano pochi minuti alla chiusura e posso anche fare da solo.»

«Grazie, Sato-san. Ti sono debitore.»

Finalmente ho finito. Ora posso andare a casa da Kaito.

«Sato-san, allora a domani.»

«Va bene, Hiro-kun. Divertiti stasera e di' a Kaito di passare di qua, qualche volta.»

«D'accordo.»

Eccomi a casa. Che strano, abbiamo ospiti. Chissà chi sarà.

«Kaito, sono a ca...»

Ma che stanno facendo? Chi è quella ragazza? E perché sta baciando Kaito?

«Lasciami subito, chi ti ha detto di baciarmi? Hiro, non è come sembra.»

Lascialo andare, Kaito è mio. Preso dal momento mi avvicino a loro, spingo via la ragazza, prendo Kaito per un braccio e lo trascino via con me urlando.

«Lascialo andare, Kaito è mio!»

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