26. Love and Hate

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<<Buone notizie, my darling.>> Val entrò e le porte dell'ascensore alle sue spalle si chiusero. <<Pare che la guerra sarà facile da vincere, la bilancia tende a nostro favore.>>

Eve era sul divano con le mani giunte sul ventre e lo sguardo rivolto al soffitto. <<Speravo il contrario a dir la verità, così da poter essere finalmente libera.>>

Val girò attorno al divano per raggiungerla e inclinò la testa. <<Non pensi agli umani che ci perderanno la vita?>>

<<I sacrifici sono necessari.>>

Val si sedette sul fondo, mise le braccia sullo schienale e sospirò. Era rilassato aveva chiuso gli occhi e abbandonato la testa all'indietro. Era la situazione perfetta da sfruttare per Eve, sapeva che voleva trasformarla in un vampiro e l'unico modo per salvarsi era essere un famiglio perfetto. Doveva giocarsi molto bene le carte altrimenti avrebbe fallito. 

Si alzò e si mise a cavalcioni su di lui con il suo viso tra le mani. Val aprì lentamente gli occhi e alzò un sopracciglio. Prima che potesse dire qualcosa Eve poggiò le proprie labbra sulle sue e lo baciò con travolgente passione.

<<Un momento fa mi respingevi e adesso...>> 

Eve lo interruppe ancora baciandolo più  profondamente finché lui non cominciò a essere coinvolto spostando le mani sulla schiena e tirandola a sé. La ragazza gli morse il labbro inferiore senza fargli male, mentre si stavano separando, e stettero fronte contro fronte.

<<A cosa devo questo cambiamento?>> chiese compiaciuto Val.

Eve gli rispose col respiro affannoso. <<Mordimi!>> Si tolse la maglietta, spostò i capelli su un lato e inclinò la testa. <<Ti prego...>> ansimò.

Val la guardò come un predatore e avvicinò la bocca al collo. Ci posò prima un bacio poi schiuse la bocca e affondò i cani in profondità, Eve gemette sonoramente e si aggrappò alla sua giacca, prese la mano di Val e la guidò dentro le mutandine e il vampiro non si astenne dal donargli immerso piacere giocando la sotto. Lei non si trattenne dall'esternare ciò che stava provando. Val finì di bere si leccò il sangue dalle labbra e ricominciò a baciarla. 

La ragazza trovò inquietante sentire il sapore del proprio sangue, ma non obiettò.  Prima di raggiungere l'orgasmo Eve lo fermò e gli disse. <<Portami nella camera da letto.>>

Val gli obbedì, le afferrò le gambe e la portò. Mise giù Eve vicino al letto e lei iniziò a spogliarlo, gli tolse prima la giacca, poi iniziò a sbottonargli la giacca e a buttarla via. Appoggiò le mani sul petto freddo e duro del vampiro e lo baciò proprio all'altezza del cuore. Lui la guardava con gli occhi velati di lussuria, incantato. Eve esitò arrivata alla cintura, non sapeva più come andare avanti non se la sentiva di togliergli i pantaloni, non aveva inventiva.
Non voleva sbagliare qualcosa e rovinare tutto. 

Val si abbassò e gli suscitò all'orecchio. <<Non essere timida...>> Passò le mani sulla sua schiena e le tolse il reggiseno. Si abbassò e la prese in modo che Eve tenesse le gambe attorno a suoi fianchi. La ragazzo gli mise le braccia attorno al collo, si maledisse per aver perso il controllo della situazione, ma avrebbe rimediato, forse. Valentine la fece sdraiare, mentre le dita scivolavano verso le gambe le tolse pantaloncini e mutandine e poggiò una delle gambe sulle spalle. La ragazza stringeva i pugni e tremava un po'. Non stava riacquistando il contro lo su di lui!

<<Sarò gentile con te, non ti preoccupare.>> La sua bocca andò sulla sua parte più sensibile compiendo movimenti circolari e succhiando. Eve gli mise entrambi le mani tra i capelli e strinse forte farfugliando il nome del vampiro.

<<Ti voglio dentro di me...>> Eve chiuse si morse le labbra.
Valentine obbedì ancora senza esitare, la ragazza si lasciò andare a un lungo sospirò ed era sul punto di venire. Val però si muoveva lentamente e la stava facendo impazzire.
Accelerò solo quando Eve lo implorò di farlo, e finalmente arrivarono all'orgasmo.
Il vampiro si sdraiò vicino a lei a occhi chiusi e rilassato. Poi si girò su un fianco e si appoggiò su un gomito per guardarla sorrideva.

<<A cosa pensi, Val?>>

<<Che sei bellissima e sei tutta mia.>> 

Gli occhi di Eve cominciarono a essere umidi, poi uscirono dal occhi e colarono sulle tempie, poco dopo iniziò a singhiozzare e coprirsi gli occhi. 

<<Che c'è che non va?>> Il vampiro provò a farle togliere le mani dagli occhi delicatamente, ma Eve faceva resistenza. <<Guardami.>>

La ragazza scosse la testa. Val aveva fatto cose terribili, ma lei non era migliore lo tradiva con un altro, nonostante tutto.

<<Eve guardami. Ne sei in grado senza morire ora...>>

Continuò a singhiozzare, si alzò e si girò. Val le tocco la schiena.

<<Per favore non toccarmi credo di essere troppo vulnerabile in questo momento.>> Si strinse nelle spalle.

<<Dimmi cosa non va, Eve.>> Ordinò.

<<Mi sento in colpa>> piagnucolò.

Val si avvicinò e riuscì ad asciugarne qualcuna, ma lei continuava a piangere.

<<Perché mi piaci tu, mi piace essere morsa e mi piace stare con te dopo, ma tutto questo è sbagliato. Non è giusto nei confronti degli umani che muoiono per colpa vostra.>> E nei confronti di Charles. <<Ma nonostante odi i vampiri...>> Abbassò la voce. <<...non odio te.>>

Val la abbracciò. <<Non c'è niente di male in questo.>>

<<È ora che l'ho ammesso è tutto peggio, perché tutto si è concretizzato, io dovrei odiarti sei una stronzo!>> Scese dal letto, indossò la camicia di Val e scappò sul balcone.

Ovviamente lui la raggiunse con gli occhi al cielo.

<<La cosa peggiore>> disse con voce tremante. <<È che tu non mi amerai mai, quanto amo te. Sarò solo un'umana con cui divertirti. Questo mi ferisce.>>

Valentine la fece girare verso di sé. <<Io ti amo.>>

<<Come faccio a crederti?>>

Lui le prese la mano e la poggiò sul petto. <<Se il mio cuore battesse>>affermò solenne.<<Batterebbe per te.>> 

E poi la abbracciò facendole poggiare la testa sul petto. <<Tu sei la regina e io sono il tuo re.>> Eve si girò ad ammirare la città dall'alto e lui la abbracciò da dietro. <<Tutto questo è nostro.>>

Le diede un bacio sulla testa.

Eve smise di piangere. <<Ho cercato di resisterti per troppo tempo e non ha funzionato.>>

<<Ha importanza?>>

Eve rispose. <<Sì, ho fallito e non avrei dovuto.>>


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