38. Am I Eve?

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Eve stava andando verso quella luce, ma improvvisamente l'oscurità e il gelo la investirono e cominciò a cadere. Urlò senza avere niente a qui aggrapparsi, sprofondando nel buio più totale. Il freddo le entrò fin dentro le ossa e non la abbandonò. Era una sensazione terribile, il cuore si fermò e il sangue le si gelò nelle vene.

Aprì gli occhi. Era in un letto ampio e morbido, attraverso il baldacchino osservò il soffitto alto con gli affreschi. Tutto era così nitido. Due persone le stavano tenendo le mani delicatamente.

<<Si è risvegliata.>>

<<Sei sicuro che sia stata una buona idea?>>

<<Non lo so. Spero che non reagisca troppo male.>>

<<Secondo me sì, ha sempre odiato quelli come voi.>>

Era Charles che parlava, con Marcus. Si mise a sedere e li guardò senza capire. <<Cosa è successo?>>

Charles fece segno a Marcus di spiegare. Lui le accarezzò la mano.

<<Voglio che tu stia calma, ok?>>

Aveva una gran sete e guardò famelica Charles. Non sarebbe dovuto succedere. <<Non dovrei essere qui.>> Abbassò lo sguardo e cercò di non pensare al sangue che gli stava scorrendo nelle vene del collo. <<Non dovrei essere qui. Che cosa è successo?>>

<<Siamo stati attaccati dai vampiri e umani durante la festa, abbiamo perso molto di noi...>>

<<Claudia sta bene?>> Lo interruppe Eve.

<<Non riusciamo a trovarla. Comunque tanti vampiri e umani hanno disertato e si sono schierati dalla nostra parte...>>

Eve trovò che fosse un'ottima notizia.

<<...Mentre Valentine cercava te e ti pugnalava al cuore.>> Eve si portò le mani lì e andava tutto bene, eccetto che il suo cuore non batteva più. Il suo cuore non batteva più.

<<E io ti ho trasformata in una vampira per salvarti la vita>> sillabò lentamente.

Eve lo guardò con sorpresa. <<Non ci credo. Non è possibile.>> Scosse la testa.

<<Sei morta con il mio sangue in circolo, non sapevamo come altro salvarti.>>

Eve lo guardò con freddezza. <<Salvarmi? Marcus perché mi hai fatto questo?>> gli chiese disperata.

<<Non sapevamo cos'altro fare Eve>> spiegò Charles.

La tua morte è legata a lui. Finalmente la frase di Gregory acquisì un senso.
<<Non ci posso credere, non mi ci posso credere.>> Scosse la testa.

<<Quanto tempo ho dormito?>>

<<La trasformazione è durata un mese, il cuore è la parte più difficile da ricostruire.>>

<<Un mese?!? Porca miseria!>>

Fece una pausa. Voleva fare un sacco di domande su Val e la guerra, ma cambiò idea.

<<Ti ringrazio di cuore, senza di te non avrei avuto una seconda possibilità. Per quanto trovi sconvolgente tutto quanto, ora sono "in vita" e ho la possibilità di fare qualcosa di buono e utile.>> Lo pensava davvero, anche se essere un vampiro... Oh, incredibile. <<Quanto a te Charles, sono felice di vedere che stai bene.>> Voleva abbracciarlo, ma non si fidava di sé stessa. Non faceva altro che guardargli il collo, anche se provava a non farlo. Che brutto vedere una persona così importante come cibo.

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