<<Perché mai dovrei rimanere? Che cosa ci guadagno Thanatos?>> chiese Eve girandosi verso di lui. <<Il piacere della tua bipolare compagnia? Essere venerata come una dea e tre secondi dopo essere cacciata via come un ratto?>>
<<Non puoi capire...>> sussurrò lui stremato.
<<Hai perfettamente ragione, non ci capisco niente, ma una cosa mi è cristallina. Non voglio soffrire.>>
Thanatos sospirò stropicciandosi gli occhi. <<È complicato.>>
<<Allora spiegami tutto, fammi capire. Il tempo non ci manca.>>
<<Non è il momento giusto... Lo so che per te è difficile, ma potresti fidarti di me e stare qui?>> Le tese la mano fiducioso.
Lei lo guardò esitante. <<Non voglio aspettare.>>
<<Non sconvolgere l'ordine delle cose Eve, sarebbe dannoso per tutti e due. Ti posso assicurare che se dovessi dirti questo, tutto ciò che stiamo costruendo andrebbe in fumo. Perché tu non saresti più in grado di farlo.>>
Eve ci pensò un attimo. Aveva senso fare le cose con il giusto ordine, ma non sapeva se valeva la pena aspettare.
<<Ti prometto che al momento giusto ti dirò tutto.>>
Eve alla fine gli prese la mano, e insieme entrarono nella stanza.
Thanatos la fece sdraiare per poi appoggiare la testa all'altezza del suo cuore.<<Canta e confortami, per favore...>>
<<Close those blood shotted eyes...>>* Eve iniziò a cantare sentendo subito il corpo del creatore rilassarsi sul suo. Lo abbracciò accarezzando i capelli biondi, mentre l'unico suono che li circondava era il suo canto.
Quando la canzone finì rimasero in silenzio per quello che parve un eternità. Finché Thanatos non decise di rompere il silenzio. <<Non volevo che tu mi vedessi in quel modo...>> Fece una pausa, in cui Eve non seppe cosa dire, e rimase ad ascoltarlo. <<Volevo essere forte, anzi sono forte, ma il peso dell'immortalità mi fa sbandare...>>
Si alzò sedendosi sul letto e la guardò negli occhi.<<Vederti così ha fatto male anche a me. Non è bello vedere qualcuno a cui tieni autodistruggersi.>> sussurrò Eve.
Il creatore rise amaramente. <<Mi piacerebbe essere distrutto, ma qualsiasi cosa faccia torno intatto.>>
Eve si alzò a sedere a sua volta, appoggiandosi alla testiera. <<Non posso permettermi di giudicare, non potrei mai capire cosa voglia dire vivere così a lungo...>>
<<Beh tutto è così effimero, e insensato. Mi ritrovo a pensare, che senso ha costruire imperi, se comunque li vedrò cadere rinascere... Cadere e rinascere ancora. Tutti voi potrete essere liberi alla fine, ma io no. Vedere civiltà venerarmi e civiltà dimenticarmi, il mondo trasformarsi sempre più. Prima bello, poi terribile, poi infernale. E il ciclo ricomincia.>>
Eve era rapita da quel discorso, non riusciva nemmeno a immaginare quanto fosse strano, e impensabile una vita del genere.
<<Tutto a senso, niente a senso.>> Thanatos finì il discorso con sguardo assente.
<<Chissà come eri all'inizio di tutto questo...>>
<<Se fossi stato quello di una volta, prima di millenni di vita, mi sarei immediatamente innamorato di te...>>
<<Non iniziare questo discorso, per favore. Ho capito che non ho speranza fa già abbastanza male, ma mi passerà, non ti conosco da molto infondo, ho una possibilità di uscirne>> sbottò Eve.
<<Voglio solo farti capire che provo dell'affetto per te, ma non romanticamente. È una cosa che sarebbe impossibile a questo punto della mia vita.>>
Eve alzò gli occhi al cielo e mise le mani avanti. <<Va bene...>>
<<Questo non significa che voglio rinunciare a te, apprezzo la tua compagnia, e mi sento in dovere di proteggerti. Soprattutto nella situazione in cui ti ho messa. Ho abbandonato così tanti vampiri, mi stufo in fretta e uso le persone finché non mi servono più. Non voglio fare lo stesso con te.>>
<<E io non voglio essere usata e abbandonata.>> rispose Eve. <<Per tanto penso che sia meglio mantenere un rapporto più distante. Ogni volta che mi dimostri una minima dimostrazione d'affetto le mie speranze si accendono. Smettila di giocare con me, lasciami andare e finiamola.>> Eve si alzò passando nervosamente le dita tra i capelli. Come aveva fatto a finire così in così poco tempo, almeno aveva fatto la scelta giusta, andarsene.
Thanatos le bloccò la strada mettendosi davanti alla porta, le prese il viso tra le mani e la baciò intensamente.
Per un momento Eve si perse in quel bacio, ma poco dopo gli morse la lingua fino a sentire il sapore del suo sangue riempirle la bocca. Lui non si arrese continuò a stringerla forte. Spingendolo via la vampira si staccò e gli tirò uno schiaffo. <<Cosa credi che baciandomi, tornerò a essere incantata da te? Ci sei quasi riuscito, ma come ho detto le priorità sono cambiate.>>
<<Vorrei amarti, ma qualcosa mi tiene distante.>>
<<Che continui a tenerci distanti allora... Potremmo avere tutto! Felicità, potere e l'eternità da passare insieme, ma tu non vuoi. Quindi basta con questi giochetti.>>
<<Non te ne andrai>> disse con tono perentorio.
<<O cosa? Mi toglierai Zyra? Le truppe? Mi minaccerai con altro?>> disse Eve con tono di sfida.
<<No, voglio provarci. Voglio stare con te.>>
Eve spostò il peso del corpo da una gamba all'altra. Non riusciva a capire cosa provava era felice per l'iniziativa, ma provare non è quello a cui aspirava.
<<Aahh vuoi provarci, che onore!>>
Per non parlare del fatto che sapeva che avrebbe sofferto per mano del creatore, di sicuro.
<<Lo so che non suona una proposta allettante, ma spero tu accetti.>><<Ehm... Perché? Che senso ha se non provi niente per me?>> chiese lei più confusa che mai.
<<Tutto ha senso, niente ha senso>> rispose con un ghigno malizioso.
Eve sorrise di riflesso, le piaceva da impazzire, ma non rispose.
Bussarono alla porta con insistenza. Thanatos sbuffò e aprì la porta. Entrò Gregory leggermente preoccupato.
<<Ciao Gregory, come stai?>> chiese Eve.
<<Ho notizie non proprio belle da riferire.>>
Lei si accigliò.
Thanatos incrociò le braccia e si appoggiò al muro. <<Sentiamo.>>
<<C'è un ragazzo, rappresentante di un ramo estremista della fazione degli umani, che vuole parlare con Eve.>>
<<Parlarmi di cosa?>>
<<Della storia delle donazioni. Loro non vogliono avere niente a che fare con i vampiri. E non hanno intenzione di dare nulla>> spiegò l'incubus. <<E vogliono una parte di Zyra senza vampiri dove possono stare.>>
<<Se vogliono la mia protezione devono rispettare le mie regole>> sbuffò Eve.
<<Beh potrai diglielo tu stessa, domani sera. Solo tu e lui. Questi sono i patti.>>
Neanche aveva iniziato a regnare e iniziano già i problemi, ma lei era abituata. Se la sarebbe cavata.
<<Da soli? Non se me parla>> esclamò Thanatos.
<<Lo farò.>>
N/A
*Per chi fosse interessato la canzone è Night Mime di Melanie Martinez💖
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VampireSU AMAZON, IN VERSIONE E-BOOK E CARTACEO. I vampiri non vivono più nell'ombra, hanno rivelato la loro esistenza e ora dominano il nostro mondo. Sono Eve, io e il resto dell'umanità viviamo in città fortificate, e subiamo continui attacchi dalle crea...