L'orologio suonò, era mezzanotte e tutti iniziarono a togliersi le maschere e a guardarsi a vicenda sorridendo. Valentine cercò con lo sguardo Eve finché non la trovò vicino al buffe a mangiare e lanciare occhiatacce a tutti, come al solito. La raggiunse a grandi falcate e le cinse i fianchi.
<<Trovata>> canticchiò, e poggiò le labbra sulle sue.
Vennero inondati da un orda di giornalisti che continuò a scattare foto col flash, Eve per non rimanere accecata sprofondò il viso nella spalla di Val. Appena finirono con le foto e le interviste, arrivarono gli aristocratici a presentarsi.
Una coppia di uomini si avvicinò per primi.
<<Buonasera Val, che piacere rivederti, e così è lei il tuo famiglio?>>
<<Non ancora.>>
<<Se non sarai tu a farlo qualcun altro te la ruberà.>> Ridacchiarono tutti insieme, anche se da non c'era niente da ridere.
<<Come ti chiami?>>
Non rispose, continuò a guardarli male.
<<Il gatto ti ha mangiato la lingua?>>
<<Rispondi cara, non essere scortese.>>
<<Mi chiamo Eve.>>
<<Che bel nome... Possiamo assaggiare il suo sangue?>>
<<Dovrete passare sul mio cadavere>> ringhiò.
Per un momento pensò che l'avrebbe lasciata a loro e cominciò ad avere seriamente paura, ma la strinse possessivamente.
<<No, sapete bene che non amo condividere.>>Arrivarono altri con la stessa proposta, ma rifiutò tutte le volte e la sua gelosia cominciò a sopraffarlo, non sopportava le occhiate lascive che le lanciavano e i commenti spinti.
<<Che cos'è quel segno sulle labbra?>>
<<È stato Zedd.>>
Dopo una breve pausa Val chiese. <<Zedd? Perché glielo hai lasciato fare?>>
<<Non sono riuscita a fermarlo.>>
Fece un respiro profondo e sorrise. <<Non sono arrabbiato, è un provocatore, questi giochetti da ragazzini, non mi fanno effetto.>>
<<Non ti credo.>>
Un'umana disperata accoltellò improvvisamente un vampiro e corse verso l'uscita, saltando sui tavoli e scansando gli altri con agilità. Eve la osservò rapita dal coraggio e dalla velocità di reazione, l'aveva già individuata prima, sembrava calma e remissiva, ma era tutta una messa in scena a quanto pare. Avrebbe voluto aiutarla e fuggire con lei. Ma perché proprio in quel momento, le sembrava sbagliato, doveva pianificare meglio, o forse l'intento era di farsi uccidere.
Stava quasi raggiungendo la porta quando venne presa da due vampire lì di guardia e gettata al centro della stanza. Si alzò e le guardò malissimo.
<<Adesso che farete? Volete uccidermi? Almeno sarò libera...>>
Tutti gli invitati osservarono la scena divertiti, una delle due le puntò la pistola alla testa. Eve sfuggì alla presa di Valentine e si mise tra le due. <<No>> gridò. <<No>> ripeté abbassando la voce.
Tutti cominciarono a borbottare osservandole come se stessero assistendo a uno spettacolo, Val non intervenne.
<<Non ti intromettere, va via prima che uccidano anche te.>>
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VampiroSU AMAZON, IN VERSIONE E-BOOK E CARTACEO. I vampiri non vivono più nell'ombra, hanno rivelato la loro esistenza e ora dominano il nostro mondo. Sono Eve, io e il resto dell'umanità viviamo in città fortificate, e subiamo continui attacchi dalle crea...