54. I know it's my fault

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Eve tornò nel cuore dello scontro, e iniziò a far fuori tutti il più in fretta possibile. Era arrabbiata e combatteva senza ragionare. In un momento di distrazione le fecero un taglio molto profondo, ma non mortale al collo e perse la pistola. Non servì a fermarla e continuò con un pugnale mentre con l'altra mano si teneva la ferita per fermare il sangue.

<<Devi smetterla di combattere!>> le gridò qualcuno.

Ma lei non lo sentì nemmeno.

Venne strattonata poco dopo con forza e la caricarono in spalla, si ritrovò nel palazzo e solo allora venne rimessa a terra. Era Thanatos ed era arrabbiato.

<<Dovremmo essere la fuori a compiere il nostro dovere>> sbottò Eve tentando di uscire.

Il creatore la spinse all'interno della stanza. Dopo un altro paio di tentativi, Eve cominciò a lottare con lui. Venne neutralizzata in modo semplice. <<Non se ne parla!>>

<<Devo combattere!>> gridò Eve pressando la propria ferita.

Thanatos la guardò inespressivo. <<No.>>

<<Spostati altrimenti...>>

<<Altrimenti cosa?>> La interruppe con tono minaccioso avvicinandosi e torreggiando su di lei.

Lei si girò bruscamente e scoppiò in lacrime. <<Non è giusto! Ti odio. Pensavo che tu mi capissi.>>

Thanatos andò a prendere l'antidoto. <<L'unica cosa da capire è che mi sei utile viva. Non posso lasciarti morire.>>

Eve si asciugò le lacrime imbrattando la faccia col proprio sangue. Thanatos gli mise l'antidoto in fretta e senza delicatezza. <<Pulisciti la faccia e non osare uscire di qui.>>

Uscì sbattendo la porta.

Eve andò verso il bagno e si fece una doccia lunghissima e calda. Si rivestì con vestiti puliti del creatore, e si stese sul suo letto. Ispirò il suo profumo, che servì a calmarla un po'.

Thanatos tornò qualche ora prima dell'alba. <<Mi hanno detto quello che è successo, Marcus ti ha lasciato una lettera la vuoi leggere?>> disse con la solita voce piatta.

Eve scosse la testa.

<<Claudia e Gregory l'hanno letta, sono arrabbiati con te. Pensano che sia colpa tua.>> Il creatore si sedette sul letto e buttò la lettera sulle lenzuola. Le ferite sul suo petto nudo guarivano.

<<L'antidoto?>>

<<Non ne ho bisogno.>>

Eve tornò a fissare il vuoto con tristezza. <<Gli incubus hanno ragione...>>

<<Non per essere rude tesoro, ma chi se ne frega? Lascia perdere. Abbiamo recuperato i territori, ma abbiamo perso molti vampiri. Dobbiamo portare più gente dalla nostra parte ora, è su questo che ti devi concentrare.>>

La ragazza continuava a essere assente il creatore si alzò e incrociò le braccia. <<Sono molto deluso dal tuo comportamento, se hai una ferita grave devi ritirarti e curarla non continuare e suicidarti.>>

Eve distolse lo sguardo imbarazzata. <<Mi dispiace...>> mormorò.

<<La prossima volta che capita una cosa del genere sarai bandita dal campo di battaglia.>>

<<Ma...>>

<<Silenzio! Ecco perché devi lasciare perdere le emozioni. Ti portano a fare follie.>>

<<Gli voglio bene.>>

<<Non dovresti. È una perdita di tempo e di risorse, soprattutto adesso che abbiamo bisogno di buoni soldati.>> Andò verso il bagno. <<Vedi di rimetterti in fretta.>>

<<P-pensavo mi capissi...>>

<<Sono al di sopra di queste dinamiche ormai, mi annoiano e basta.>> Entrò e si chiuse.

Eve continuò a fissare il vuoto.
Era furiosa e triste, a Marcus voleva bene, ma si era resa conto che era troppo possessivo e maniaco del controllo e adesso anche un traditore. Forse. Eve sperava che fosse un piano per spiare Val. Magari era così. Le sembrava di arrampicarsi sugli specchi, ma si aggrappava a quella speranza.

Thanatos era stato così crudele, sperava di essere almeno confortata da lui, ma l'aveva solo sgridata.

Era così distante e irraggiungibile.
Odiava ciò che era diventata, correre dietro a qualcuno che se ne frega di lei. Vergognoso. Doveva riprendere un po' di controllo.

Quando Thanatos uscì dalla doccia con l'asciugamano arrotolato alla vita e asciugandosi i capelli Eve scordò tutto.

<<Ho ripensato alla nostra conversazione, e forse sono stato troppo duro con te>> sbuffò alzando gli occhi al cielo.

<<Toglierei il forse...>> borbottò Eve.

Lui le lanciò un'occhiataccia mentre andava a vestirsi. <<Zitta e fammi finire. Dicevo, dimentico di considerare che sei molto giovane, una vampira da poco. Quindi hai a che fare con tutte le forti emozioni e sensazione.>> Indossò i pantaloni. <<È siccome è mio dovere prendermi cura dei miei soldati, ti permetterò di venire con me, mentre pianifico questa guerra, oggi sono da solo.>>

Eve si alzò.

<<Però non voglio sentirti lamentare, okay? Esigo il massimo silenzio.>>

<<Va bene.>>

<<E all'alba devi essere nella tua bara.>>

<<Va bene.>>

<<Andiamo.>> Si diresse verso la porta e la lasciò aperta per farla passare.
Eve prese lettera nel frattempo e la rigirò tra le mani.

<<Io non capisco proprio.>> disse amareggiata.

<<Cosa ti ho detto sulle lamentele? Devi stare zitta Eve.>>

Lei abbassò la testa, pensando a quanti danni aveva fatto. Thanatos le prese il mento e la guardò negli occhi. <<Fidati se ti dico Eve che per quanto faccia male, passerà col tempo. Non ti devi sentire in colpa. Lui è un adulto sa fare da solo le sue scelte. Tu non c'entri nulla. Questo è un semplice caso di strumento che torna dal possessore.>> Liquidò il tutto con un gesto. <<Certo era bravo, ma se ti addestro bene lo superai. Focalizzati sul tuo obbiettivo. Valentine deve morire e il suo impero cadere. L'unica cosa che ti deve fare alzare la notte è questa. Il resto non ha importanza.>>

<<Mi sentirei così vuota senza nient'altro a cui pensare, è come se lo lasciassi svuotarmi di tutto ciò che sono.>>

<<Dopo averlo ucciso. Avrai Hydro tutta per te. Potrai proteggere gli umani che liberemo, e farli vivere in pace con i vampiri. Possiamo costruire un mondo così, ma prima Val deve morire.>>

Eve annuì e ripeté <<Prima Val deve morire.>>

<<Dovrai iniziare ad addestrarti con me in modo da far manifestare il tuo potere. Pensavo che le battaglie avrebbero funzionato, ma è ancora latente.>>

Eve pensò che avrebbe potuto passare moltissimo tempo con creatore così, e le spuntò un sorrisino. <<Non vedo l'ora.>>

<<Ora andiamo, e mi raccomando non ti dimenticare di non parlare.>>

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