Capitolo 31 - Desiderio

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Leonardo

Quando mi allontano lievemente dalle sue labbra per riprendere fiato, mi guarda con gli occhi colmi di desiderio; i suoi baci passionali mi regalano dolci brividi e non si rende conto di quanto io mi sia trattenuto fino a questo momento. La trovo sensuale in ogni suo gesto: dal suo modo di assaporare un dannato pezzo di pizza, a come mi stringe i capelli tra le mani quando le sfioro la pelle.

Mi conduce nell'altra stanza, dove mi fa accomodare sul suo letto a due piazze. Per un breve attimo mi sento a disagio, consapevole di ciò che entrambi vogliamo, ma non convinto. Non voglio che pensi nemmeno per un secondo che voglio approfittarmi di lei e, dopo che mi sono presentato alla sua porta senza preavviso, è ciò che potrebbe succedere.

Mette a tacere le mie paranoie, come se potesse leggermi nel pensiero, avventandosi sulle mie labbra. La sua lingua ha ancora il residuo del sapore salato della cena, ma ogni volta che me ne impossesso i miei sensi fanno le capriole; la assaporo, accorgendomi del profumo di vaniglia che emana la sua pelle delicata. Le prendo il viso tra le mani e le accarezzo le guance, diventate rosse, come suo solito, per la situazione intima.

La spingo sui cuscini delicatamente, per farle capire maggiormente ciò che vorrei e pronto a fermarmi in caso di un suo dissenso. Con mia sorpresa mi porta sopra di lei e, con le sue mani calde e morbide, mi solleva la camicia per accarezzarmi un fianco dolcemente. Ripeto il gesto su di lei, regalandole dei brividi che noto sotto le mie dita.

Non ho nessuna fretta; voglio metterla a proprio agio, assaporare ogni centimetro della sua pelle, vivere a fondo il desiderio che provo nei suoi confronti e regalarle la prima volta che si merita, con tutto l'amore che posso donarle.

«Leo, io credo...» sussurra, titubante.

«Credi?» chiedo dolcemente, pronto a fermarmi.

«Credo di volerti come nessuno mai.»

Le sorrido dolcemente e riprendo il nostro bacio. Le accarezzo i capelli e lascio che le mie labbra le riempiano il collo di brividi.

Bramo unire i nostri corpi e, se possibile, non separarli per il resto della serata. Tramutare i suoi sospiri in emozioni vissute, i suoi sorrisi in parole d'amore sussurrate. Coccolarla e renderla mia ancora una volta, cullarla tra le mie braccia; farle sentire che il mio cuore, ormai, è suo. 

«Ti desidero...» le sussurro in un orecchio, mentre ne mordicchio il lobo.

«E io desidero te...» risponde con voce sensuale, sorridendomi. «Ma vacci piano...» puntualizza.

Mi rendo conto di quanto questo mio amore per lei abbia bisogno di essere espresso in ogni sua forma esattamente nel momento in cui i nostri corpi diventano un tutt'uno, desiderosi e tremanti, accompagnati da sguardi intensi, sicuri, adoranti. Si lascia trasportare sotto il mio tocco in luoghi percepibili solo con il pensiero, intrisi di passione e adorazione sincera, finché, cuore contro cuore, rimaniamo sdraiati diversi minuti, a riprendere fiato e ad ascoltare battiti che tornano regolari.

Mi scosto leggermente dal suo corpo per toglierle il peso del mio, guardandola dal fianco destro e accarezzandole la pelle candida che definisce le sue curve. Mi guarda ancora leggermente arrossita, ma appagata. Le scosto una ciocca di capelli dietro l'orecchio e mi sorride dolcemente, scaldandomi l'anima come solo lei sa fare.

Prima di fare l'amore con il suo corpo, lei ha fatto l'amore con la mia mente svariate volte, senza nemmeno accorgersene. Ogni volta che la guardo mi trasmette dolcezza e semplicità; questo è ciò che mi ha fatto innamorare di lei con anima e corpo.

«Non pensavo, sai, che sarei riuscito ad averti al mio fianco» dico sincero, interrompendo un silenzio durato diversi minuti.

«Perché?» chiede stranita, appoggiando il capo sul mio petto, vicino al cuore.

«Ho sempre avuto molti complessi sulle relazioni. Sai, la paura di non riuscire a fare abbastanza, di essere nuovamente solo un passatempo per qualcuno, mi ha frenato più volte» ammetto. «Ma sei riuscita a entrarmi dentro dal primo sguardo, quando ancora non lo sapevi e, anche se mi sono preso del tempo per capire, ho realizzato di non riuscire a stare senza di te senza prima provarci, o sbatterci la testa. Forse sono solo fortunato; al momento mi sento tale.»

«Leo, non pensare che io mi stia prendendo gioco di te nemmeno per un secondo. Non voglio che ti passi minimamente per la testa. Sei un uomo meraviglioso e ancora non ci credo di aver trovato una persona come te da avere al mio fianco» afferma dolcemente, a bassa voce. «E detto francamente, del tuo passato non mi interessa. Non più. Ora come ora voglio vivere il presente e, so che è presto per dirlo, ma spero di averti nel mio futuro» conclude. Dosa le parole che sussurra, dice solo ciò che prova seppur parlando poco e, ancora una volta, mi trovo ad apprezzare l'ennesimo lato di lei.

«Sai cosa? Non mi importa se stiamo insieme da poco e se il futuro è incerto, io sono innamorato di te. Sono innamorato di te, ed è un sentimento che può solo crescere, nel tempo.»

Mi guarda con aria incredula, lasciandosi sfuggire una lacrima nascosta dal sorriso. «Ti amo, Leonardo» afferma, buttandosi tra le mie braccia. Tiro un sospiro di sollievo, sapendo ora di essere ricambiato e sentendomi fortunato ad averla interamente per me, senza più veli e passati tormentati.

Quando le parole cessano, i cuori emanano un profondo calore. I nostri battiti diventano regolari, insieme, come se fossero sempre destinati a legarsi. Le accarezzo la folta chioma blu, ancora arruffata, e si rilassa chiudendo gli occhi, trasportandomi con lei in un sonno privo di incubi, pieno di emozioni.

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