Chiudere Leonardo nell'armadio è una valida alternativa per scappare alla presentazione imminente, o in alternativa farlo vestire da postino. Me lo immagino con una cartelletta in mano e un pacco più pesante di lui.
«Sofia, hai intenzione di aprirci? La scatola che ti ho portato inizia a pesare!» esclama mia madre attraverso il citofono.
«Posso chiuderti nell'armadio?» Mimo verso il mio uomo.
«No» risponde secco, ma divertito.
Clicco il pulsante di apertura, facendo entrare i miei genitori. «Allora presentati pure...» dico poco convinta. «Magari con una maglia addosso, che ne dici?»
«Non c'è alcun problema, andrà tutto bene» mi tranquillizza, affiancandomi con una t-shirt in mano.
«Se non scapperai a gambe levate.»
Non che volessi tenere nascosta la nostra relazione, solo aspettare qualche mese. Dobbiamo ancora abituarci a essere una coppia e conoscere le nostre abitudini: le presentazioni ufficiali, conoscendo i miei genitori, al momento mi regalano solo un grande senso di ansia. Spero soltanto che non parlino troppo, o provvederò a trasferirmi in Alaska.
«Tesoro, eccoci!» Esclama mia madre, abbracciandomi. Poi si gira e, notando il ragazzo al mio fianco, rimane sbigottita. «Ma tu sei il ragazzo del bar!»
«Sono Leonardo, piacere di conoscerla» si presenta stringendole la mano con gentilezza, sfoderando uno dei suoi migliori sorrisi.
«Jessica, piacere mio! Sofia, hai qualcosa da dirmi?» chiede con occhi luminosi, in segno di approvazione. Non so se papà sarà della stessa idea.
«Beh, è il mio ragazzo, mamma» affermo. C'è poco da capire.
«Non sapevo del vostro arrivo imminente, altrimenti non avrei di certo disturbato» continua Leonardo con una scusa.
«Oh, caro, nessun disturbo! Sono così felice che la mia bambina si sia innamorata!» Esclama lei, gioiosa. «Lui invece è mio marito, Claudio, il padre di Sofia.» Presenta mio padre quando entra, per metà coperto dall'enorme cartone che ha tra le mani, di cui non so nemmeno il contenuto.
«Salve, sono Leonardo, piacere» afferma lui, porgendogli la mano.
«Oh, ciao» lo saluta mio padre, senza capire nulla della situazione. «Saresti...»
«È il mio ragazzo, papà. Se non foste arrivati cinque ore prima del previsto, senza avvisare, se ne sarebbe già andato.»
«Invece se vuole può unirsi a noi, mi sono portata tutti gli ingredienti per un'ottima carbonara a pranzo! Che ne dici?» Chiede Jessica.
«Non saprei. Non vorrei essere di troppo» risponde Leonardo titubante, guardandomi.
«Ma certo, rimani con noi. Vorrei conoscerti meglio» precisa Claudio. Sento nell'aria un velo di gelosia, ma il mio uomo non si scoraggia e accetta di buon grado.
Sarà una lunga e insolita giornata.
***
«Allora... vi siete conosciuti al bar?» chiede mio padre, mentre noi tre prendiamo posto a tavola e mamma porta qualche piatto pieno di semplici pietanze da aperitivo.
«No, in realtà siamo compagni di corso. Sofia ha scoperto solo dopo del mio lavoro, esattamente il giorno in cui siete venuti a prendere il caffè insieme» risponde Leonardo, educatamente. Rimango sorpresa dalla sua memoria, ripercorrendo mentalmente quel giorno e ricordando quanto eravamo distanti.
«Capisco, quindi studi e lavori. Complimenti, non è per niente facile.»
«Dovere» dice semplicemente.
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Caffè, amore e fotografia (Completa)
ChickLitSofia è una ventunenne romana con il grande sogno di diventare una fotografa professionista. Decisa a realizzarlo, si è da poco trasferita a Milano per studiare in una delle migliori accademie d'arte Italiana. Ricominciare da capo, da solitaria in u...