Capitolo bonus - Un sogno che si realizza

2.8K 149 142
                                    

Caffè, amore e qualche click ha raggiunto 10k di letture.
Grazie di cuore, lettori!
***

Ho sempre creduto che il momento migliore della mia vita sarebbe stato quello in cui mi sarei realizzata completando gli studi, ma non avevo messo in conto la possibile concretizzazione di un altro sogno nel cassetto.

Il salone di un palazzo moderno in centro città, dedicato alle migliori opere artistiche, è pronto a ricevere gli ospiti della mia prima mostra fotografica. Le pareti rosse e le luci fredde a led, mettono in risalto i riquadri che ho appeso con pazienza, aggiungendo un piccolo titolo al loro fianco. Il lungo tavolo nero, dedicato al rinfresco, è illuminato al centro della stanza, con stuzzichini di ogni tipologia e bevande leggermente alcoliche, tra cui una bottiglia di vino bianco da stappare in compagnia. L'ampio spazio mi ha permesso di esporre ben trenta scatti che ho scelto con cura negli ultimi mesi, assieme all'altra parte della mela; il mio ragazzo.

Leonardo ha sopportato ogni mio capriccio, magari per una semplice fotografia stampata leggermente storta o una cornice mal colorata, senza battere ciglio e aiutandomi a rendere tutto perfetto. Dopo un anno dall'inizio della nostra relazione, continuo a pensare di avere al mio fianco l'uomo più pacifico del mondo. Tralasciando le nostre piccole discussioni da coppietta novella, si intende.

Passo a controllare per l'ultima volta le mie fotografie, in totale solitudine, mentre aspetto lui e i miei genitori, che sicuramente saranno tra i primi ad arrivare.

Le prime dieci stampe, rigorosamente in bianco e nero, raffigurano Milano nell'architettura che sono riuscita a scoprire negli ultimi mesi. Il Duomo imponente in tutta la sua bellezza non poteva di certo mancare, come la galleria di Vittorio Emanuele II ripresa da più punti divista. Uno scatto in particolare a cui sono particolarmente legata, della galleria, rimane la lunga arcata di vetro ripresa dal basso, affiancata da intagli in pietra che richiamano il vintage con i loro disegni circolari. Quando sono arrivata in città, è stato uno dei primi dettagli a colpire il mio occhio, così ho deciso di esporla.

Le ultime venti stampe, invece, ho deciso di mantenerle con i loro colori naturali, che comprendono stili differenti in cui mi sono cimentata. Sebbene l'architettura mi soddisfi appieno, mi sono resa conto che con la fantasia si può lavorare anche su altro. Mi sono cimentata persino nello still-life, affiancata da Leonardo, che solo una decina di giorni fa mi ha portata a casa sua e, prestandomi il suo tavolo adibito, mi ha aiutata a esercitarmi. Il lavoro migliore che sono riuscita a realizzare, è una composizione di rose rosse sparse in alcuni vasi di varie forme, circondati da alcune foglie aranciate, seccate nel tempo e il tutto messo in risalto dalla forte luce calda su sfondo nero. Ovviamente, si trova di fronte a me, ingrandita e spero verrà apprezzata.

Cerco di guardare tutto in totale tranquillità, lasciando riaffiorare i ricordi che mi legano alle stampe, anche se l'agitazione inizia a farsi sentire. L'idea di esporre i miei lavori mi fa sentire come se fossi sotto esame davanti a dei completi sconosciuti e l'idea di non riuscire, tramite essi, a lasciare alcuna emozione mi terrorizza. Sicuramente la mia vita ha avuto un cambiamento radicale, ma le mie ansie sono rimaste tali e quali.

«Ciao tesoro!» Sento esclamare da una voce familiare.

Ero talmente assorta nei miei pensieri da non aver nemmeno sentito il portone cigolante aprirsi. Sorrido a mia madre che mi viene incontro, abbracciandomi, affiancata da mio padre con un mazzo di margherite tra le mani.

«Ciao, sono felice di avervi qui!» esclamo, sollevata.

«Non potremmo mai mancare a questo meraviglioso evento. Queste sono per te.» Claudio mi porge i fiori e allora ne approfitto per abbracciare anche lui, ringraziandolo.

Caffè, amore e fotografia (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora