Il ponte del troll

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Era tutto il pomeriggio che eravamo a cavallo, non avevamo ancora mangiato e io avevo molta fame.
Il sole tramontava, l' aria stava diventando gelata; Alex fermò Ice e scese prendendomi in braccio.
Con dei rami secchi accese un fuoco per scaldarci e per scaldare le provviste di cibo che ci avevano dato i proprietari della locanda e io dal sacco tirai fuori una bottiglia di acqua e una pentola con dentro una galletta arrosto.
Alex si tolse l' armatura rrstando in pantaloni lunghi e maglietta bianca, cavolo! Non aveva freddo?
Mangiammo e finimmo in due la galletta, Alex prese dal sacco due sacchi a pelo verdi e me ne porse uno.
Mi sistemai per terra e mi ci infilai dentro, era morbidissimo e tratteneva il calore.
Alex si coricò dentro al sacco a pelo vicino a me sorridendo e prese la spada mettendosela il più vicino possibile.
" Questa la tengo qui, non si sa mai. " Disse Alex guardandomi. Annuii e chiusi gli occhi.
Al mattino mi svegliai con la luce del sole in viso e i cinguettii degli uccelli nelle orecchie.
Mi alzai, rianimai il fuoco spento con dei rami, presi una padella dal sacco di Alex e trovai due uova vicino a un cespuglio. Quelle non erano uova comuni: il guscio era rosso ma il tuorlo era giallo. Le cucinai e ne misi una da parte per Alex.
Alex si svegliò dopo circa un'ora e gli servii l' uovo tenuto da parte che sembrò apprezzare.
" Erano uova di fagiano nero, le mangiavo spesso da bambino. " Disse Alex. Fagiano nero? Cavolo, nel Mondo Incantato al posto dei soliti fagiani rossi e tenebrosi con i loro colori vivaci c' erano quelli neri con il corpo nero e qualche striscia gialla e il becco bianco.
Aiutai Alex a sistemare le cose per partire, dietro a un sasso vidi un girasole di una bellezza stupenda, mi venne la tentazione di coglierlo e mi avvicinai lentamente.
Arrivai al girasole, tra il sasso e il terreno c' era un vuoto, per attraversarlo c' era un ponte di legno con attorcigliate erbe e muschio secco.
Lasciai perdere il girasole, mi avvicinai al ponte, stavo per appoggiare il piede sinistro sul gradino quando una voce mi urlò di fermarmi.
Mi voltai di scatto, non vidi nessuno. Era Alex o era frutto della mia immaginazione? Non c' era anima viva.
" Sono qui sotto signorina. Non puoi assolutamente attraversare il mio ponte se non indovini il mio indovinello! " Disse la voce. Abbassai la testa e vidi una creatura piccola e cicciotta di fisico, occhi neri di rabbia, una barba, un nasone rosso, una coda lunga e un arco con le frecce: era un troll!
Erano creature carine ma quello non sembrava gentile da come parlava.
Arrivò Alex con la spada in mano. " Lasciala stare o ti uccido! " Disse Alex puntandogli contro la spada.
" Chi è costui che mi punta contro questo lungo oggetto? " Disse il troll socchiudendo gli occhi e alzando le manine esili con le frecce.
" Sono Sir Alex e ti consiglio di non farle niente o ti ucciderò. " Disse Alex.
" Ah, vuoi difendere la damigella? Beh non le succederà nulla se indovinerà il mio indovinello. In caso contrario dovrà buttarsi nel vuoto e finirà in pasto al serpentone che sta lì giù. Allora ci stai? " Disse il troll e si voltò verso di me.
Annuii decisa e mi preparai al peggio. Che cosa voleva sapere da me?
" Allora: in Irlanda sono molto rispettati, popolano i boschi allegri e spensierati ma se vengono disturbati possono diventare maligni e rendere la vita delle persone un vero incubo. Sono creature piccole e a volte non sono quello che sembrano. " Disse il troll.
Ci pensai su due minuti, cosa potevano essere? Gli unicorni? No, gli unicorni non sono maligni.
Alex mi osservò con uno sguardo triste. E se non la indovinavo? Non volevo essere mangiata da un viscido serpentone.
Cosa potevano essere delle creature piccole e irlandesi? Giusto! Sorrisi maliziosamente, la risposta l' avevo sulla punta della lingua.
" Tempo scaduto. " Disse il troll schioccando la lingua attendendo la mia risposta.
Sospirai e mi riempii i polmoni.
" Sono i folletti dei boschi irlandesi. " Dissi tutto d' un fiato.
" Esatto! Ora che hai indovinato puoi attraversare il ponte insieme al tuo cavaliere. " Disse il troll saltando e scomparve dietro al sasso dove c' era il girasole.
Alex mi prese in braccio e mi abbracciò. " Sei stata bravissima. Come hai fatto? " Disse Alex stupito.
" Bastava pensarci su. Conosco leggende che parlano di folletti e allora mi hanno aiutato loro. " Dissi sorridendo.
Alex mi mise a terra ricambiando il sorriso, chiamò Ice che arrivò subito e attraversammo il ponte.

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