Prigioniera

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(In foto Gemma)

Il cavaliere mi afferrò ancora per le spalle e mi trascinò fuori dalla stanza. Attraversammo un lungo corridoio, girammo a destra, percorremmo delle scale a chiocciola e arrivammo nel sotterraneo semibuio, illuminato da alcune torce appese al muro dove c' erano molte celle.
Camminammo un po', io guardai dentro le celle in cerca di Lorena: vidi mucchietti di ossa circondati da topi e ragni; ma la cosa che mi stupì e che mi lasciò incuriosita è che vidi una coppia di adulti abbracciati, un uomo e una donna, biondo lui e castana lei con visi pallidi e occhi neri entrambi, eppure l' uomo aveva una vaga somiglianza con Alex; accanto alla loro cella vidi Lorena coricata su un fianco.
Scrollai le mani giganti del cavaliere, mi avvicinai alle sbarre fino a toccarle, le strinsi e provai a chiamarla.
Lorena non si muoveva, vidi solo che le tremavano le braccia e disse una parola che non capii.
" Lore! Sono io! Tua sorella, Gemma! " Urlai dentro la sua cella.
Il cavaliere mi tolse e mi trascinò nella mia cella, mi chiuse le sbarre e girò le chiavi.
Sbuffai.
Il futuro che ho visto nello specchio non si è avverato perché Lorena dorme, pensai.
Ma non bastò a farmi sorridere. Sulla finestrella con le sbarre vi si posarono sopra tre corvi gracchiando felicemente, ridevano di me.
Mi spaventai e mi arrabbiai nello stesso momento e presi un sasso decisa a tirarlo ai corvi.
" Andate via!!! Perché dovete sempre tormentarmi?! Vi odio! Via!! " Urlai e tirai il sasso con tutta la forza che avevo contro i corvi facendoli volare via gracchiando.
Mi sedetti in un angolo appoggiando le braccia e la testa sulle ginocchia.
Ero prigioniera.
E se non mi salvavano al più presto potevo morire. E anche Lorena, almeno morivamo insieme.
Dov' era Alex?
Piansi in silenzio e feci le mie ultime preghiere.

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