La polvere magica

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Uscii dalla cameretta e attraversai il corridoio silenziosamente, arrivai nel salone sorridendo e corsi alla porta.
" Dove credi di andare? Non stavi bene? " Odren mi sorprese alle spalle. Come cavolo aveva sentito? E in quel momento arrivò Chronos volandomi intorno.
" Ok. Lo so che ho mentito. Ma è una lunga storia. " Dissi e scomparve la mia felicità.
Mi sentii come quando da bambina avevo rubato la cioccolata e la mamma mi aveva scoperta mentre la mangiavo nascosta dietro l' armadio.
" Allora sei tu la ragazza di cui mi parlava Alex a gennaio. Perché gli hai mentito? " Disse Odren.
" Beh, io sono innamorata di Alex da molto tempo. Un giorno c'è stato un ballo nel mondo degli umani, lì mi ha vista chiedendomi il nome. Io non gliel'ho detto! E ora sono qui. " Spiegai abbassando lo sguardo in segno di resa.
" Vuoi davvero andarci? " Domandò Odren.
Io annuii alzando lo sguardo.
" Prendi questa fiala: c'è dentro una polvere, la devi spalmare sui palmi delle mani e pensare al luogo in cui vuoi arrivare. Attenzione a non sbagliarti! " Disse Odren.
Chronos continuava a fissarmi sbattendo le ali.
Ringraziai Odren per la polvere e mandai un bacino a Chronos. Aprii la fiala, presi un po' di polvere e la spalmai su tutte e due i palmi delle mie mani.
La polvere sparì come se mi fosse entrata dentro la pelle, pensai alla locanda dove si svolgeva il ballo e si creò intorno a me un vortice a spirale azzurro che mi fece roteare su me stessa.

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