Alex mi stava ancora baciando quando sotto le dita sentii uno strato di pelle squamoso e ruvido. Cosa poteva essere? Il solo pensiero mi spaventò svegliandomi di colpo. Avevo Chronos sulle ginocchia, si era spaventato anche lui facendo uscire dalla sua bocca due fiammelle innocue in aria. Lo strato di pelle squamoso era Chronos e io mi ero addormentata appoggiando la schiena contro la corteccia di un albero nel giardino di Odren.
Non ero vestita di bianco perché avevo indosso il mio vestito marrone con le maniche lunghe bianche e la gonna color cioccolato, tra i capelli non avevo nessuna rosa perché erano legati con un fiocco beige e Alex non era lì con me ma era a dormire nella sua camera, esausto dopo la serata del ballo del giorno prima. Mi alzai stirando le braccia e Chronos volò dal cancello che era aperto.
" Chronos! Torna qui! " Urlai al draghetto.
Corsi e non mi accorsi che ero uscita anch'io. Il cancello si chiuse lasciando me e Chronos fuori.
" Chronos, vai a chiamare Alex. " Dissi osservandolo. " Vai. " E volò sopra il cancello.
Sbuffai annoiata e mi voltai dietro di me, pensavo di non essere da sola perché c' era molto silenzio e il silenzio a volte può mentire.
Spesso le cose non sono quello che sembrano, pensai ripetendomelo due volte nella mente.
Chiusi gli occhi, strinsi i pugni lungo i fianchi, respirai liberando la mente dai cattivi pensieri e mi voltai per la seconda volta aprendo gli occhi.
E vidi un gruppo di cavalieri robusti, armati di spade che luccicavano e l' armatura completamente nera.
Feci un breve collegamento con quelli che avevo visto nello specchio del presente: oddio! Erano gli stessi cavalieri e io li avevo davanti che mi puntavano contro le spade.
" Ti abbiamo trovata! Ollwie ci farà ricchi! " Esclamò un cavaliere che era il capo.
" Ma non è quella che è in prigione? Ci assomiglia molto! " Disse un altro cavaliere.
" Ma no, stupido! Tu non ci arrivi mai! Questa deve essere la gemella! " Lo rimproverò il capo e si rivolse a me minacciandomi. " Se urli ti taglio la gola! Dai vieni con noi, Ollwie vuole solo conoscerti. "
" Ti sbagli, io non verrò mai con dei cavalieri da strapazzo! " Esclamai e mi pentii di averlo detto.
Il capo fece un gesto al più muscoloso e quello mi tappò la bocca con una mano e con l' altra mi afferrò per le spalle.
Morsi la mano al cavaliere, mi lasciò la bocca e mi afferrò con le mani entrambe le spalle.
Il capo mi puntò la spada. " Ora tu verrai con noi, farai la brava o ti uccideremo. Ti consiglio di non fiatare. " Disse il capo.
" Alex mi salverà e vi ucciderà tutti! " Dissi tra i denti.
Il capo rise rumorosamente e anche i suoi compagni lo seguirono ancora più rumorosamente. " Avete sentito, ragazzi? " Domandò il capo rivolto ai compagni.
Qualcuno mi fece il verso imitando la mia voce. Il capo riprese. " Allora ti sei innamorata di lui? Stai perdendo tempo! L' addestramento che Ollwie gli aveva fatto l' ha reso violento. Tu pensi che perda tempo con te? Questo mondo non fa per te, hai perso la prima partita contro Ollwie! "
" Alex non è violento! Ha un cuore! Ormai non è più violento e sbruffone come voi! È cambiato! " Esclamai decisa. Ci furono altre risate.
" Ho sentito fin troppo, andiamo prima che Ollwie si arrabbi. Portiamo la giovane vergine al Signore del Male! " Disse il capo. Aprì una voragine e lanciò una pergamena verso il cancello. Urlai il nome di Alex e vidi arrivare in lontananza Chronos. I cavalieri saltarono dentro la voragine, il capo mi incatenò i piedi e i polsi.
Chronos, spaventato, si nascose su un albero. Arrivò Alex con la spada. " Lasciatela! " Urlò.
Il capo lo ignorò. Continuavo a urlare il nome di Alex fino a che saltammo tutti e tre nella voragine che si chiuse.
Le ultime parole furono quelle di Alex che urlavano il mio nome.
Cosa avevo fatto per meritarmi una cosa del genere?
Andavo verso la morte, la morte nera, fredda come il ghiaccio e crudele come il male.
Ma preferivo morire io invece di vedere morire il mio amore Alex e tutte le persone più care.
Non potevo più rivedere nessuno: Alex; Lorena; Chronos; Odren; Melania; i miei genitori; Giacomo e Alessandra.
Addio. Vi voglio bene e vi vorrò sempre bene. Alex ti ho sempre amato, addio da Gemma Bozzati dissi mentalmente.
STAI LEGGENDO
Gemelle Diverse
Fantasy" Sai bene quanto me qual è il valore dell' affetto di una sorella: non c'è nulla di simile in questo mondo. " (Charlotte Bronte) Gemma e Lorena Bozzati sono due gemelle di 16 anni apparentemente uguali per gli occhi celesti e per i capelli neri tra...