Aprii gli occhi violentemente, mi guardai intorno rimasi sbalordita.
Non ero morta? No, era stato un incubo perché intorno a me non c' era ghiacciato e non nevicava.
Alex era sveglio da un pezzo; era serio, era molto serio. Chissà cosa aveva, incubi anche lui?
Per colazione mangiai due fette di pane e bevvi l' acqua in bottiglia della locanda.
Alex, dietro a due cespugli andò a mettersi l' armatura e io mi lavai la faccia con l' acqua del lago.
Vidi il mio viso riflesso nell' acqua, immersi di nuovo le mani, era piacevole perché era fresca come piaceva a me sentire l' acqua in prima mattina.
Mi asciugai la faccia e le mani con un mio fazzoletto rimanendo seduta sulla riva del lago. Osservai i pesciolini e le creature acquatiche sguazzare dentro e fuori dall' acqua divertendosi a inseguirsi o ad azzuffarsi. Erano carini i folletti, mi facevano ridere fino a quando vidi il volto di Alex nell' acqua.
Mi alzai e ritornammo al nostro accampamento.
Alex si ricordò che dovevamo affrontare il freddo polare delle montagne infatti mi porse una delle pellicce date dalle ninfe del lago. E la sua pelliccia dov' era? Mi aveva detto che l' aveva sotto l' armatura, strano, come aveva fatto non lo so.
Guardai il cielo, si stava colorando di grigio e le nuvole apparivano lentamente; salimmo su Ice e partimmo.
Di pomeriggio eravamo sulle montagne, che freddo! Nessuna traccia della Strega Ghiacciata, meglio così, non volevo essere trasformata in un ghiacciolo!
Nevicava molto, i fiocchi di neve cadevano e si infilavano tra i miei capelli come i coriandoli che vedevo da bambina per Carnevale.
Ice faceva fatica a salire sulle rocce massicce e innevate quindi io e Alex scendemmo.
La mia attenzione fu catturata da un animale magnifico: un cervo maschio dal manto bianco e dalle corna dorate.
Mi misi a correre nella direzione del cervo, Alex mi chiamava ma io volevo raggiungere il cervo.
Arrivai in un punto della montagna dove era tutto bianco, inconfondibile per la neve e roccioso per tutte quelle rocce, a pochi passi dai miei piedi c' era una gola profonda e buia che metteva i brividi.
Arrivò Alex con Ice. " Gemma, ti avevo detto di non allontanarti e di starmi vicino! " Mi rimproverò Alex.
" Ho visto un cervo che è arrivato qui solo, adesso non c'è più. È scomparso. " Dissi, doveva aver saltato oltre la gola.
" Andiamo via di qui. Questo posto non mi piace. " Disse Alex, nella sua voce avvertivo la paura. Cosa poteva esserci lì di così spaventoso? Ollwie e il suo esercito? No, Alex lo avrebbe affrontato con la sua spada fino alla morte per difendermi.
Dalla neve emerse una vecchina facendomi drizzare i capelli. Aveva uno sguardo furioso come se io ed Alex avessimo invaso il suo territorio; gli occhi grigi, i capelli bianchi, bocca storta, naso adunco e una vestaglia grigia leggera, mostrava più di 90 anni.
" Oh, oh! " Dissi sottovoce.
Mi nascosi dietro Alex afferrandogli una mano ma lui sciolse la presa della mia mano tirando fuori la spada e lo scudo.
" Voi chi siete? Vi punirò per aver disturbato il mio sonno! " Disse la vecchina con voce tagliente. Mamma mia! Che paura avevo!
" No, aspetta nonnina. Io e la mia amica siamo qui per salvare la sorella della mia amica dalle grinfie di Ollwie. " Disse Alex deciso.
Nonnina? Alex era pazzo a chiamare così la vecchina?
" Ok. Allora siete sulla buona strada, vi prego seguitemi. " Disse la vecchina.
Non aveva più quello sguardo furioso ma uno sguardo amichevole. Menomale! Me la stavo facendo sotto dalla paura ma non c' era nulla da temere con Alex al mio fianco.
La vecchina fece apparire un ponte di ghiaccio sottile sulla gola profonda e buia.
Alex per sicurezza mi prese per mano e le redini di Ice per attraversare il ponte ghiacciato.
La vecchina, vicino alla punta della montagna, aveva una casetta nella quale ci fece entrare.
Ice lo sistemò in un posto a parte. Ci offrì del tè caldo facendoci sedere su un divanetto.
" Sono la Strega Ghiacciata. " Disse la vecchina sorridendo.
Ero scioccata! " E ora ci ucciderai e ci cucinerai per cena? " Domandai tremando, Alex appoggiò un braccio sulle mie spalle come per calmarmi.
" No, io non sono cattiva. " Disse la Strega Ghiacciata.
" Le ninfe ci avevano detto che nessuno era sopravvissuto una volta passato qui. " Dissi confusa.
" Sì, è vero. Ma sono morti per il freddo e per gli orsi non per causa mia. " Disse la Strega Ghiacciata.
Quella strega a prima vista metteva i brividi ma non era malvagia.
A volte le persone se non le conosci a fondo non sono quello che possono sembrare.
La Strega Ghiacciata ci offrì anche un letto per la notte.
Prima di andarmi a coricare, andai a farmi un bagno. Mi lavai i capelli e tornai in camera con indosso l' asciugamano e uno straccio sui capelli bagnati.
La Strega Ghiacciata entrò con in mano una vestaglia per la notte, prese i miei vestiti da lavare, con un incantesimo mi asciugò i capelli e mi augurò di dormire bene di notte.
Mi infilai la vestaglia bianca. Mi piaceva tanto perché era lunga fino alle caviglie, aveva le maniche lunghe e una piccola scollatura.
Dalla mia camera sentivo l' acqua della vasca scorrere lentamente, sicuramente Alex si stava lavando, pensai.
Mi sedetti davanti allo specchio ornato di cristalli. Scossi i capelli, presi il pettine a forma di stella e li pettinai, mi feci una treccia che cadeva dietro la spalla destra.
Mi alzai dalla sedia, presi un libro da leggere e andai a letto per leggerlo.
Era un libro che parlava di draghi con nomi impronunciabili in lingue medievali e celtiche, non capivo nulla e rimpiangevo il dizionario italiano.
Anche se non capivo i loro nomi, i disegni erano fantastici soprattutto i colori come il rosso e il verde smeraldo.
Sbadigliai, osservai la finestrella rotonda della camera, nevicava moltissimo e fuori secondo le mie teorie la temperatura scendeva sotto lo zero.
Appoggiai il libro ai piedi del letto e mi coricai su un fianco sperando di prendere sonno e che la mia mente si apriva nel mondo dei sogni.Al mattino mi svegliai e scesi dal letto ancora assonnata. Aprii la finestrella rotonda, il freddo mi fece battere i denti, dovevano esserci al massimo 20 gradi sotto lo zero fuori, eppure aveva smesso di nevicare.
Srotolai i capelli dalla treccia e andai in bagno per fare il bagno caldo.
Mi rivestii con la mia solita felpa e i jeans che la Strega Ghiacciata aveva lavato.
Mi pettinai i capelli velocemente e andai in cucina.
Trovai sul tavolo la colazione: una zuppa di erbe, il cibo preferito delle streghe.
Perfetto, pensai sbuffando. A vedere quella brodaglia mi veniva da vomitare ma l' assaggiai tappandomi il naso, era buona e la finii tutta d' un fiato.
Mi alzai e dietro di me apparve la Strega Ghiacciata sorridendo.
" Ciao, bambina hai dormito bene? " Disse la Strega Ghiacciata.
Bambina? Ho 16 anni, pensai irritata.
Trattenni la rabbia che mi bolliva dentro e sorrisi a fatica annuendo.
" Dov'è Alex? " Domandai incuriosita.
" Chi? Il tuo fidanzato? È fuori che ti sta aspettando. " Disse la Strega Ghiacciata.
" Il mio fidanzato? Non è il mio fidanzato! " Sbottai arrabbiata e arrossii fino alle orecchie. Vuole prendersi gioco di me? Bene, ha scelto la persona sbagliata, pensai.
La Strega Ghiacciata rise della mia reazione e mi accompagnò fuori.
Indossai la pelliccia e non appena misi un piede sul manto nevoso sprofondai all' istante.
La Strega Ghiacciata con un incantesimo rese la neve meno profonda e apparve Alex seguito da Ice.
" Bambina, ascoltami: al tuo fidanzato ho dato delle provviste. " Disse la Strega Ghiacciata.
Faceva apposta a farmi arrossire? Ma stavolta arrossì Alex al mio posto e tornò in sé scuotendo la testa.
" Te lo ripeto. Non è il mio fidanzato. " Dissi cercando di mantenere il controllo.
" Scusa. Comunque dietro a queste montagne dovrete attraversare il Deserto dei Draghi ed è per questo che vi ho dato 20 bottiglie di acqua e il cibo necessario. " Disse la Strega Ghiacciata.
Sarà facile ma allo stesso tempo rischioso attraversare un deserto pieno di sabbia e draghi pronti a sputare fuoco a qualunque essere vivente, pensai.
" Non sarà facile come credi. " Disse la Strega Ghiacciata guardandomi, era come se mi avesse letto nella mente.
" Perché? " Domandai.
" Perché ci metterete un giorno intero ad attraversarlo. E poi con i draghi bisognerà fare attenzione. La leggenda narra di un gruppo di cavalieri che cercò di salvarsi dai draghi ma morirono bruciati. " Disse la Strega Ghiacciata.
" Ok. Non vedo l'ora. " Disse Alex sorridendo prontamente.
Salutammo la Strega Ghiacciata ringraziandola per averci ospitato, salii su Ice e partimmo.
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Gemelle Diverse
Fantasy" Sai bene quanto me qual è il valore dell' affetto di una sorella: non c'è nulla di simile in questo mondo. " (Charlotte Bronte) Gemma e Lorena Bozzati sono due gemelle di 16 anni apparentemente uguali per gli occhi celesti e per i capelli neri tra...