Gli specchi del passato, presente e futuro

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Scesi in punta di piedi i due gradini, proseguii per il corridoio e arrivai nella grande sala in cui il camino aveva piccole fiammelle che tremavano lentamente e vidi Odren seduto su una poltrona con un libro in mano. Quando mi vide appoggiò il libro per terra e si alzò dalla poltrona con il suo bastone.
" Pensavo che dormissi. Cosa succede, mia cara? " Domandò Odren.
" Non faccio altro che avere incubi spaventosi con bestie demoniache e continuo a pensare a mia sorella. " Dissi e un leggero mal di testa mi punzecchiò.
" È Ollwie. Non te l' ha detto Alex? Ollwie è capace di entrare nelle menti umane la notte. " Disse Odren serio.
" Ma perché? Perché proprio io? Nei miei incubi ci sono le persone che mi stanno a cuore le quali vedo morire. " Dissi in preda al panico.
" Perché vuole farti star male. " Disse Odren.
" Non c'è una pozione contro gli incubi? " Domandai. La domanda più stupida che tu abbia mai fatto mi disse una vocina nella testa.
Odren scosse la testa. " Non esiste, ma vieni con me, forse questo potrà aiutarti. " Disse e mi accompagnò dentro una stanza di soli specchi.
Mi guardai intorno. " Dove siamo? " Domandai e vidi il mio riflesso.
" Nella stanza degli specchi che leggono il passato, il presente e il futuro. Ci portavo anche Alex qui. Allora sei pronta? " Disse Odren.
Annuii e lui si avvicinò a uno specchio sfiorandolo con un dito.
Comparve il mio passato: avevo 5 anni ed ero a casa mia che giocavo con le bambole insieme a Lorena.
" Oh, il mio passato. Lorena e io eravamo così unite. " Dissi osservando lo specchio.
Arrivò quello che non volevo vedere: il nostro settimo compleanno, mamma e papà ci portarono a casa di Melania e io piangevo. Lorena era arrabbiatissima e mi rispose male per la prima volta rompendo davanti a me un braccialetto che le avevo fatto.
Gli occhi mi si gonfiarono ma continuai a guardare.
Un giorno Melania portò Lorena dalla parrucchiera e tornò a casa con alcune ciocche bionde tra i capelli. Ci fu un altro litigio con parole pesanti tra me e lei e scappai di casa per andare da Alessandra e da Giacomo che mi consolarono.
Poi nello specchio ritornò il mio riflesso con gli occhi gonfi che bruciavano.
Odren mi osservò e si avvicinò a un altro specchio. " Pronta per vedere il tuo presente? " Domandò sfiorando lo specchio con un dito.
Annuii, sbattei le palpebre e osservai lo specchio: vidi le acrobazie di Lorena con i suoi amici, Giacomo che mi confessò la cotta per Alessandra, Alessandra che faceva una smorfia per un brutto voto in inglese in una verifica, Alex e io al ballo sul balcone, io che vidi i corvi sopra il tetto a casa di Melania, il sogno del grattacielo che si interrompeva, Alex che mi sorrise a scuola, il litigio con Lorena prima del ballo.
Poi apparve una scena che non avevo ne mai visto e ne mai vissuto: Lorena stava cantando i Linkin Park con lo stereo a volume alto e all' improvviso comparvero dietro di lei sette cavalieri con armature nere. Lorena spense lo stereo e si voltò, i cavalieri le puntarono le spade contro. Lorena urlò, cercò di difendersi lanciando un bicchiere e i suoi libri di scuola, non vide lo skateboard e ci scivolò sopra aggrappandosi alle tende, lo skateboard andò sotto il letto, un dvd cadde dalla scrivania e i suoi aggressori tagliarono le tende in due parti. Afferrarono Lorena per le braccia e la portarono via dentro una voragine aperta sul pavimento, un cavaliere grosso prima di chiudere la voragine lasciò la pergamena e se ne andarono tutti.
" No!!! " Gridai appoggiando una mano sullo specchio e ricomparve la mia immagine. " Si può far ritornare indietro? " Domandai.
Nella stanza entrò Chronos volando e si mise vicino a Odren.
Odren scosse la testa. " No, purtroppo non ritornano indietro. Mi dispiace, mia cara. " Disse Odren.
" Povera Lorena! Chissà come sta adesso. " Dissi disperatamente e una lacrima mi scese lungo il mento, l' asciugai con un dito.
" Ora ti farò vedere il tuo futuro. " Disse Odren.
Annuii e lui si avvicinò a un altro specchio e lo sfiorò con il dito.
La mia immagine scomparve e guardai incuriosita: apparve una prigione buia, completamente buia con un corpo morto. Era Lorena.
Mi portai le mani alla bocca e vidi anche me stessa in un' altra prigione. Arrivò Alex per salvarmi e quando lo vidi mi avvicinai alle sbarre di ferro. " Mi hai mentito! Tu fai ancora parte delle Forze Oscure! Ti odio! Per colpa tua, mia sorella è morta! Sei un bastardo! " Urlai e gli diedi uno schiaffo su una guancia lasciandogli il segno della mano. Poi apparve una nebbia sullo sfondo e scomparve facendo apparire la mia immagine.
" No! Non può finire così! " Esclamai e avvicinandomi allo specchio cominciai a piangere, le gambe mi cedettero e mi accasciai a terra.
Chronos volò verso di me, mi leccò le guance e io lo presi accarezzandolo.
Odren mi porse una mano aiutandomi ad alzarmi e io l' abbracciai.
Chronos mi scivolò sulle spalle.
" Non è possibile, non può essere così il mio futuro! Deve esserci stato un errore. " Dissi singhiozzando.
" No, mia cara. I miei specchi fanno vedere la verità ma a volte il futuro può cambiare dalle decisioni prese al momento. Come per esempio Alex aveva visto che Ollwie lo rapiva per essere scappato, invece è ancora qui con noi. " Disse Odren.
" Ho paura! Non voglio che accada quello che ho visto, non voglio. " Dissi e feci lunghi respiri.
" Non temere, mia cara. " Disse Odren rassicurandomi.
Sbadigliai. " Sarà meglio che ritorno a letto. Spero di non fare incubi. " Dissi.
" Aspetta. " Disse Odren e appoggiò la pietra del suo bastone sopra la mia fronte. " Ora dormirai profondamente e senza incubi. " Disse.
" Grazie. Buona notte. " Dissi sorridendo.
" E ricorda che il futuro può cambiare, dipende solo da te. " Disse Odren.
Solo da te... Quella frase mi fece riflettere, allora avevo qualche chance per evitare quella catastrofe.
Mi sentii sollevata quando tornai a letto e dormii profondamente con Chronos sul cuscino che russava.

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