Tentazione mortale

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L' aria la sentivo umida, c' era profumo di erba e io avevo gli occhi chiusi quando sentii qualcosa strusciarmi sul collo che mi faceva il solletico e ad un tratto sentii le guance bagnate da una sostanza strana simile all' acqua.
Con una mano mi toccai la fronte e aprii gli occhi. Mi sfiorai le guance bagnate.
Oh, mio dio!, pensai. Presi paura: era Chronos che mi stava leccando le guance! E la sostanza era la sua saliva viscida e appiccicosa!
" Chronos! Che schifo!!! " Esclamai e tirai fuori un fazzoletto dalla tasca dei miei jeans e mi pulii le guance. Bleah!, pensai disgustata.
" Ciao. Dormito bene abbracciata a me? " Disse Alex.
" Sì, con Chronos che mi ha lavato la faccia! Cosa? Io non ti stavo abbracciando! " Esclamai infuriata.
Il giorno era cominciato male...
" Ah, no? Allora cosa facevi? " Alex aveva voglia di stuzzicarmi. Chronos stava per leccarmi di nuovo, ma si fermò tornando sulle mie spalle perché l' avevo guardato con uno sguardo gelido.
" Avevo paura di cadere da Ice visto che sono dietro di te. " Dissi e arrossii.
" Ok. Mi scuso. Vorrei che lei fosse qui con me. " Disse Alex e sorrise.
" Chi? " Domandai anche se conoscevo già la risposta.
" Quella ragazza che aveva ballato con me a un ballo che avevo partecipato. Era così bella nel suo abito rosso. Sembrava una principessa mascherata solo che non mi ha detto il suo nome quando gliel'ho chiesto. Chissà... forse si trova qui nel Mondo Incantato e io non ne sono consapevole. Non mi darò pace finché non saprò il suo nome. " Disse Alex.
Oh, cavolo! Stava parlando di me e io ero lì che ascoltavo con la lingua attaccata al palato.
Mi morsi il labbro inferiore, che cosa potevo dire? Ero muta.
Un fiume di ricordi mi invase la mente:
Ballavamo insieme quando mi tirò su il viso costringendomi a guardarlo negli occhi quando mi spostò una ciocca nera dietro l' orecchio sinistro.
Pronunciò quelle parole. " Rivelami il tuo nome, ti prego! " Feci no con la testa e corsi via.

Tornai al presente come se avessi ricevuto uno schiaffo, ma il fatto che mi stupì era che era già sera! Ma come cavolo?
Scesi da Ice guardandomi intorno. Impossibile stavo avendo le allucinazioni, dovevo aver bisogno di uno psichiatra pronto a prescrivermi i suoi farmaci che portavano a poco a niente.
" Come mai è già sera? Poco fa era mattina. " Dissi stupita.
" Questo non te l'ho detto, in questa foresta le ore passano senza che te ne accorga e bisogna stare attenti perché si possono subire delle tentazioni mortali. " Disse Alex scendendo da Ice.
" In che senso? " Domandai incuriosita.
" Nel senso che le creature demoniache come i vampiri ingannano con qualcosa a volte anche trasformarsi in una persona a te molto cara per tentarti e poi per ucciderti. " Disse Alex.
" Wow! Terribili questi vampiri. " Dissi ironicamente. Stava cercando di spaventarmi con le storie horror.
Mi guardò male. " Io non ci scherzerei molto se fossi in te e poi se vuoi salvare tua sorella. " Disse Alex serissimo.
" Va bene. Ho capito. Non hai l' aglio? " Dissi diventando seria come lui.
" L' aglio non serve a niente. Il fuoco li fa impazzire di paura. " Disse Alex.
Lo aiutai ad accedere il fuoco e cenammo, Chronos volò su un albero e prese due topolini.
Quando finimmo, Alex prese il suo sacco a pelo e si coricò per dormire, Chronos si accucciò di fianco al fuoco e io mi coricai nel sacco a pelo anche se non avevo molto sonno.
Ero avvolta nei miei pensieri con gli occhi chiusi quando sentii una voce.
Mi alzai incuriosita, la voce proveniva da una certa distanza da dove eravamo accompati io e Alex, mi misi a correre dopo un po' di alberi, la luce del fuoco si vedeva a malapena, c' era quasi buio e la voce si sentiva ancora.
" Gemma, sono io. Alex. " Disse la voce.
Sentii lo scalpiccio dei passi di Alex e comparve lui da dietro un albero.
Rimasi ammaliata dalla sua bellezza!
Portava una camicia bianca attillata, jeans blu a vita bassa e aveva un profumo di abete e muschio. Era molto sensuale e aggraziato nei movimenti... Era diverso da come lo conoscevo. Era cambiato?
Si avvicinò a me e mi abbracciò annusandomi. Non aveva mai fatto così e quell' annusarmi e toccarmi tutta mi spaventava e disgustava allo stesso modo.
Mi divincolai dall' abbraccio con uno strattone, non smetteva di guardare la mia pelle poi i suoi occhi si fermarono in un punto: il mio collo.
Alzò le mani e cominciò ad accarezzarlo lentamente.
" Mmm, caldo e morbido. " Disse Alex e dilatò le narici avvicinandosi al mio collo.
" Alex cosa fai? Mi fai paura così! " Dissi alzando la voce.
Mi accarezzò ancora il collo, che pelle fredda! Quel contatto era stato come appiccicare la lingua a un ghiacciolo e non staccarla più.
Quello non era Alex, era un... Non riuscivo a dire mentalmente quella parola.
Lui sorrise scoprendo i denti bianchissimi e si avvicinò ai miei capelli.
" Non ti succederà niente. " Mi sussurrò in un orecchio poi con le mani mi afferrò forte per le spalle e scoprì i denti dai quali comparirono due lunghi canini.
Si avvicinò al collo per mordermi, reagii di istinto e urlando lo colpii al volto con un pugno. Era duro come una roccia che mi sentii un doloroso schiocco nel polso che non riuscii a muovere.
Alex o meglio dire la creatura che era si infuriò per il mio pugno, non mollava la presa sulle mie spalle e urlò. Non per rabbia, era dolore.
Infatti urlava perché Alex, il vero Alex aveva ordinato a Chronos di sputare il fuoco. E che fuoco!
Mi liberai dalla presa del vampiro e andai da Alex.
Il vampiro per terra rotolava su sé stesso urlando, aveva preso il suo vero aspetto: in realtà era pallido e bianco, occhi neri, orecchie appuntite, naso schiacciato, non aveva i capelli, una testa ovale e una bocca con canini da poter succhiare sangue a volontà.
Il vampiro bruciò, rimasero le ceneri che scomparirono come assorbite dalla terra.
" Grazie. " Dissi ad Alex.
" Ma lo sai che potevi morire se non venivamo io e Chronos?! " Sbottò Alex ignorando i miei ringraziamenti, era infuriato.
" Non ho fatto apposta. È stato un incidente, avevo sentito una voce che mi chiamava! " Dissi per giustificare il mio errore. La tua voce, dissi mentalmente.
" Non potevi chiamarmi? " Disse Alex fissandomi.
" Dormivi! Comunque, grazie. " Ripetei innervosita.
" Di niente. La prossima volta che vedi o senti qualcosa di insolito, chiamami. " Disse Alex, i suoi lineamenti del viso che poco fa erano tirati si ammorbidirono in un sorriso.
Annuii, Chronos mi venne sulle spalle avvicinando il muso a una mia guancia.
Lo accarezzai e gemetti per il dolore al polso. Oh, no! Era rotto!
Alex se ne accorse e quando tornammo al rifugio mi medicò, mi fasciò il polso e lo fissò con un rametto in modo da tenerlo fermo.
Rimase sorpreso, non pensava che io avevo dato un pugno al vampiro.
Io, mi aveva insegnato Melania a darli all' età di 11 anni solo che a scuola ne avevo dato uno a un ragazzo che voleva toccarmi le gambe, dopo aver ricevuto il pugno nei denti quel ragazzo appena mi vedeva passare diventava piccolo come i folletti, gli facevo paura. Solo che nel Mondo Incantato la questione era diversa dal mondo umano e ci avevo rimesso un polso.

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