Incubi di sangue

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Uscii dalla cameretta, scesi i due gradini e mi trovai davanti due porte: la prima era della camera di Alex perché c' era incisa una A e la porta sulla destra era il bagno.
Aprii la porta del bagno e la richiusi in fretta. Vidi una vasca di marmo, le pareti gialle, due mobili, il gabinetto, un lavandino e sugli scaffali c' erano vasi con rose bianche.
Aprii l' acqua della vasca, mi spogliai ed entrai nella vasca con in mano lo shampoo e il sapone.
Mi lavai i capelli, li sciaquai e mi godetti l' atmosfera del bagno.
Mi immersi con tutto il corpo sotto l' acqua e chiusi gli occhi.

Nella mia mente le immagini presero un senso iniziando a muoversi e vidi demoni infernali seguiti da spettri neri con una ragazza ferita in viso e che strattonavano. Ero io! E volevano bruciarmi! Mi portarono sopra un mucchio di legna, mi legarono le braccia dietro alla schiena e accesero il fuoco sotto i miei piedi. Non opponevo resistenza, piangevo mentre i miei piedi scottavano violentemente ed urlai.

Aprii gli occhi uscendo con la faccia dall' acqua, il respiro era affannoso e il cuore batteva all' impazzata per lo spavento. Quelle immagini! Da dove diamine erano venute fuori? Forse inconsciamente il racconto di Alex mi aveva fatto paura.
Uscii dalla vasca e mi avvolsi in un asciugamano.
Rientrai nella cameretta e aprii l' armadio. Era vuoto quando a un tratto apparvero dei vestiti. Presi una camicia da notte blu. La infilai, rimasi stupita, quella camicia da notte era proprio della mia taglia! Com' era possibile? L' armadio doveva essere magico!
Sbadigliai chiudendo l' armadio, andai a letto e mi coprii. Chronos era sulla poltrona che russava, sorrisi e chiusi gli occhi.

Correvo e respiravo a fatica con la bocca, avevo i piedi insanguinati con dei ciuffi di erba sopra ma la creatura simile a un diavolo nero che mi inseguiva volando era più agghiacciante dei miei piedi sporchi del mio sangue.
Inciampai e caddi sul terreno, il diavolo nero mi raggiunse e scomparve lasciandosi dietro uno stormo di corvi neri con gli occhi rossi che gracchiavano.
Mi coprii gli occhi con le mani perché quegli uccelli mi hanno sempre fatto paura.
Tolsi le mani e aprii gli occhi, per poco non svenni!
Davanti a me vidi due corpi senza vita: Lorena morta dissanguata con le vene tagliate e sulle dita scheletriche e pallide vi era un coltellino su cui brillava una scia di sangue e poi Alex aveva la sua spada conficcata nel cuore.
Mi portai le mani alla bocca per non vomitare e i corvi si posarono sui cadaveri cominciando a mangiarli.
Urlai.

Aprii gli occhi sbattendo le palpebre, la fronte era imperlata da goccioline di sudore quando vi passai una mano sopra, avevo le gambe appesantite, guardai alla finestra e vidi che il temporale era finito, c' era la luna alta senza stelle e qualche nuvola.
Perché facevo quegli incubi? Cosa significavano? Dovevo avere delle spiegazioni, forse da Odren?
Non esitai e mi alzai dal letto.

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