Le ninfe del lago

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Alex e io ci accampammo per la notte vicino al lago e dopo aver cenato ci mettemmo a dormire.
Chiusi gli occhi ma una luce celeste me li fece riaprire di scatto, proveniva dal lago e svegliai Alex muovendogli una spalla.
" Che c'è, Gemma? Non hai sonno? " Disse Alex e sbadigliò rumorosamente, si sedette e sgranò gli occhi.
" Guarda, quella luce! " Dissi e ci alzammo per dare un'occhiata.
Ci avvicinammo al lago e tre ninfe cantavano canti melodiosi.
Le ninfe sembravano uscite da un sogno: avevano lunghi vestiti bianchi, bracciali con pietre preziose, collane con perle bianche, capelli argentati ornati da corone di fiori selvatici e visi angelici.
Invidiavo quella bellezza, quel corpo grazioso e quella voce.
Alex era rimasto a bocca aperta con gli occhi spalancati che dovetti dargli una gomitata, era come rapito dalle ninfe.
Quando le ninfe ci videro sorrisero e con passi aggraziati vennero danzando verso di noi.
" Giovane ragazza e valoroso cavaliere, quale onore vi porta qui? " Disse la prima ninfa.
Io arrossii immediatamente, sembrava che ci conoscessero da anni. Era come se i loro occhi riuscivano a leggermi dentro ed io ero molto imbarazzata.
" Siamo qui per cercare sua sorella che è stata rapita dalla creatura del male: il grande e malvagio Ollwie. " Disse Alex, non toglieva gli occhi dalla terza ninfa. Erano belle ma a me non interessavano tanto.
A sentire il nome del rapitore di Lorena, le ninfe spalancarono gli occhi ed emisero un suono simile ad un pianto disperato.
" Immagino che vorrete sapere come proseguire. " Disse la prima ninfa.
Io e Alex ci guardammo con un rapido sguardo e annuimmo.
" Allora non sarà facile. Vedete quelle vette? " Disse la seconda ninfa.
" Lì su quelle montagne vive la Strega Ghiacciata. Si dice che nessuno non è mai tornato a casa dopo che e passato su quelle montagne. " Disse la prima ninfa. Esagerato! Era vero o voleva spaventarci con strani racconti? O cercavano di sedurre Alex e incantare me? Da bambina avevo letto racconti di ninfe che ingannavano gli uomini per poi ucciderli ma queste non avevano l' aspetto malvagio.
" Visto che dovrete passare su quelle montagne, vi diamo queste pellicce. " Disse la terza ninfa e avanzando verso di me mi porse due pellicce di pelle.
Sfiorai con la mano il pelo, erano pellicce fatte con la pelle di leone e dovevano scaldare molto  una volta indossate.
" Grazie. Voi sapete se mia sorella sta bene? " Dissi e mi vennero gli occhi gonfi che stavano per esplodere in un pianto seguito da singhiozzi.
" No, purtroppo non lo sappiamo. Mi dispiace. " Disse la prima ninfa scuotendo lentamente la testa seguita dai capelli argentati.
" Buona fortuna, il vostro viaggio continua. Noi andiamo, le creature del lago ci stanno chiamando. " Disse la terza ninfa.
Stavamo per salutarle ma le ninfe piroettarono su se stesse e scomparvero lasciandosi una pioggia di stelle bianche.
Avevo un nodo alla gola, mi bruciavano gli occhi e mi tremavano le ginocchia. Alex mi appoggiò una mano su una spalla.
Mi voltai e lo abbracciai, cercavo di cacciare indietro le lacrime ma fu troppo tardi e piansi delle lacrime salate.
Alex mi prese il viso tra le mani costringendomi a guardarlo in faccia proprio come aveva fatto al ballo.
" Non piangere, Gemma. Ti prometto che la troveremo. " Disse Alex e con i pollici mi asciugò via le lacrime dalle guance.
Annuii singhiozzando.
Anche se mi aveva fatto quella promessa, per me era difficile credergli.
Volevo assolutamente ritrovare Lorena e non era il momento giusto per arrendersi.

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