Capitolo 6

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Sarebbe impossibile non fotografare questa immensa meraviglia di blu circondata da impetuose zone rocciose che gli fanno da sfondo. Anche solo guardare queste spiagge da lontano ti mette addosso un senso di libertà che credevo di aver perso col tempo. Siamo a Cala Llenya ed è sorprendentemente piacevole scoprire che la spiaggia non è così affollata come mi aspettavo.


Louis da quando siamo arrivati continua a ripetere che vuole fare delle escursioni, Harry invece lo informa che almeno per oggi si riposerà; c'è molto tempo per fare tutte le attività che vogliono i ragazzi ma per ora si godrà il sole e darà vita alla sua abbronzatura. Io gli faccio da spalla, sdraiandomi accanto a lui. Dinah viene afferrata da Zayn e Liam per le spalle e gettata in mare senza alcuna pietà.

"Allora, chi viene a fare un giro per trovare qualcuno pronto a vendermi del fumo?" Alzo un sopracciglio guardando il castano che in un gesto quasi meccanico si butta all'indietro i capelli. "Nessuno?" Harry semplicemente lo fissa e io chiudo gli occhi godendomi i raggi del sole. "Lauren?" Chiede, infine. 

 Non accenno ad aprire gli occhi nemmeno per un secondo. Voglio fare finta che non esista, anche se è difficile dopo averla vista sfilarsi la maglietta e restare in top e pantaloncini.

È decisamente bellissima, ha un dragone immenso tatuato sul fianco e una scritta dietro al collo:"I am the architect of my own Destruction". L'ho guardata fin troppo, analizzata in ogni piccolo particolare. E ho perfino scovato una cicatrice sul ginocchio. È stato imbarazzante quando ha alzato gli occhi dalla sabbia e mi ha trovata a fissarle le gambe.

È tutta una questione di saper nascondere le emozioni ma nel momento in cui sposto velocemente lo sguardo mi accorgo di non essere poi così brava a farlo. E lei deve aver capito che i miei occhi erano avidi di ispezionarla ancora perché ha sorriso, la faccia pulita e gli occhi vispi.

Almeno stamattina è lucida, speravo avesse passato la notte insonne per i sensi di colpa e invece si è addormentata appena ci siamo messe a letto. Questa volta a divederci c'era Dinah e ne sono più che contenta. "Io penso che resterò qua al sole." Asserisce la mora. Dannazione! Louis sbuffa. "Che banda di noiosi di merda! Non vi va di fare escursioni, non vi va di fumare!" Prima ancora possa finire di imprecare Zayn lo afferra per le ginocchia caricandoselo in spalle e facendolo finire in acqua. Harry ride a squarciagola per le espressioni sconvolte del suo fidanzato. Mi volto verso Lauren e noto che è indaffarata col suo cellulare. In certi istanti è così distante da tutti loro che continuo a chiedermi cosa avranno in comune per far restare in piedi quest'amicizia. 

"Normani è arrivata a destinazione." Annuncia ed Harry si mette a sedere.

"Le hai inviato tu un SMS?"

"Mi ha scritto lei." Il riccio sorride. "Fottuto orgoglio."

E non avevo dubbi sul fatto che Lauren avesse problemi con l'orgoglio. Vista la superbia e il menefreghismo che manifesta ogni qualvolta che ne ha l'occasione.

"So che ti ha fatto del male lasciandoci tutti così, da un giorno all'altro, ma sai che ciò che ha fatto è giusto, Lauren." Lei scuote la testa. "Non doveva farlo, Harry. Non a me." Replica e mi sembra quasi di avvertire delle emozioni nella voce. Come se veramente questa cosa la ferisse.

"Lo so, piccola. Ma sai meglio di me che anche essendo felice con noi vuole rincorrere i suoi sogni. Ognuno di noi lo sta facendo, perché lei non poteva?"

"Perché facendolo ha abbandonato me, Harry!" Grida lei alzandosi dalla sdraio e lanciandomi un'occhiata. "Vado a prendere qualcosa da bere."

Una volta che si è allontanata abbastanza mi rivolgo al riccio: "Era la sua ragazza?" È una domanda innocente, forse anche stupida. Harry scoppia a ridere.

"Ci sono una miriade di motivi per cui quelle due non potevano e non potranno mai stare insieme. Innanzitutto sono troppo uguali, spiaccicate. Normani è super etero e Lauren ha qualche problema con le relazioni."

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