Capitolo 28 - Parte terza

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C'è un secondo in cui mi presenta, ma Halsey deve aver capito che Lauren non sa, che non può, avere semplicemente delle amiche, perché il suo sguardo è veramente un misto di odio e invidia.

Le mostra il negozio dove comprare gli skateboard e il proprietario dalla barba folta e il piercing al sopracciglio ce ne mostra una quantità assurda, sono tutti molto diversi, variano di grandezza e le fantasie sono infinite: con le palme, mandala colorati, orsi e scheletri. C'è di tutto e di più e Lauren opta per quelli non troppo economici, ma nemmeno molto costosi. Sono tre, due con foglie di marijuana dai colori sgargianti e uno con un lupo avvolto nell'ombra. In più, compra un paio di caschi e rifiuta il set base con ginocchiere e gomitiere.

Non so cos'ha intenzione di fare ma io avrei comprato anche quelli.

"È ora della mia pausa pranzo, perché non andiamo a mangiare qualcosa?" Propone la tatuatrice, una volta uscite dal negozio.

"Tu hai fame?" Mi chiede Lauren e scuoto la testa. Non voglio stare un minuto in più tra queste due.

"Dobbiamo tornare in spiaggia dagli altri, siamo sparite tutta la mattina." Le riferisce la mora e vorrei strangolarla. Che ti frega di darle spiegazioni?!

"E va bene - pronuncia l'altra - sarà per la prossima volta." Le dà un bacio sulla guancia veramente rumoroso e sorride salutando me che le faccio semplicemente cenno col capo.

Il tragitto fino al treno è silenzioso, quello sul vagone altrettanto e in macchina l'unica cosa che rimbomba è la musica alla radio.

Non metto neanche piede sulla sabbia che due braccia mi stringono il collo.

"Camiiiiiila, quanto mi sei mancata!" Grida Dinah, aumentando ancora di più la presa, impedendomi di respirare.

"Dio, hai bevuto di prima mattina?" La sfotto io, ridendo.

"Ma che!" Obietta lei. "Mai stata così lucida in vita mia. Allora, che avete fatto?"

Ci allontaniamo dal gruppo.


***

 "Non puoi stare mezzo secondo con Lauren che finisci col farti male." dice Louis con quella lingua biforcuta, osservando i miei graffi. Ridacchio.

"Blablabla" Mormora la mora, sedendosi sul divano. Harry abbraccia il suo fidanzato da dietro.

"Che ne dici se andiamo a riposarci un po'?"

Harry si volta verso di lui e gli lascia un lieve bacio sulle labbra.

"Buona scopata." Dice a denti stretti la mora, alzando la voce della televisione.

"Almeno per me è quello il mio modo di fargli male."

"Ma stai zitto" Lo ammonisce il riccio prima che si possa aprire una discussione ma a Lauren non sembra importare.

"Nessuno vi obbliga a starmi vicino."

Louis fa schioccare la lingua sotto al palato alzando gli occhi al soffitto. "La solita permalosa."

"E antipatica." Dichiara Liam entrando nel salotto, indovinando subito di chi si parla. Ridacchio nuovamente, alla fine stuzzicare Lauren può essere divertente.

"Permalosa, brutta e antipatica" Li correggo io, guadagnandomi un sorrisone da Louis che salta sulla schiena di Harry e spariscono nella loro stanza.

"Beh, Camila, non ero poi così brutta mentre perdevi tempo a farmi fotografie."

Sento il cuore cadermi nello stomaco, se è possibile. Una sensazione orribile, è come sentirsi nudi per un secondo in mezzo ad una folla di gente. Suppongo abbia detto qualcosa a caso per scalfirmi ma la sua espressione seria mi fa capire che lei sa, che lei ha visto.

"E tu che cazzo ne sai? Hai frugato tra le mie cose??" Mi avvicino a quella faccia di schiaffi, incavolata nera. Tra me e Lauren non può mai andare tutto bene per più di qualche ora.

"Prendo i pop corn e mi godo lo spettacolo, aspettate." Dichiara Liam, avvicinandosi al mobile con tutte le schifezze, lo guardo per un attimo, allibita.

"Può darsi." Risponde la mora come se la cosa fosse normale, come se non le riguardasse.

"Come cazzo ti permetti, Lauren?! Non puoi mettere le mani nelle mie cose e fingere che non sia successo nulla!" Continuo ad urlare io, lei si alza e sorride.

"Beh, calmati. Almeno adesso sai che sono a tua completa disposizione" Ammicca e io la guardo male. Non so ogni volta cosa mi trattiene dal picchiarla pesantemente.

"Puoi farmi tutte le foto che vuoi."

"Non sei nella posizione giusta per prendermi in giro dato che scrivi canzoni per me."

Una risata nervosa lascia le sue labbra e io so, SO PER CERTO, che non avrei dovuto dirlo. Avevo promesso, non ho mantenuto. Come accade in tutte le occasioni, in tutto il mondo.

"Cosa?" Borbotta tra le risate, non mi fotte. Non stavolta.

"It was so late nights..." intono io, spalanca la bocca.

"Red eyes... Amnesia... I need ya... Ti dice qualcosa?"

"Un po' presuntuoso da parte tua credere che sia per te." Alzo un sopracciglio, sorridendo.

"Io penso che sia abbastanza evidente, invece."

"A quanto pare ti è piaciuta molto dato che già l'hai imparata" Si ferma per un attimo, siamo faccia a faccia, dannatamente vicine che riesco a sentire il suo respiro. "ma mi dispiace deluderti, non è per te."

"E per chi, se no?! Per Halsey dai capelli blu?"

"Non mettere in mezzo gente che non c'è." Mi afferra i polsi, senza staccare lo sguardo dai miei occhi. Io, da deficente quale sono, mi concedo di guardarle le labbra. E solo Dio sa quanta voglia avrei di cederle. Se Liam non avesse veramente preso posto quel divano non sarebbe sparso di pop corn ma ci saremmo noi. 

"Scusami, ti ho offeso la fidanzatina? Cantami una canzone, dai." La incito io, mordendomi il labbro inferiore. Non mi sono mai sentita così stronza come adesso. Dico davvero, neppure quando non lascio l'appartamento libero ad Ally e Troy pur non avendo nulla da fare, neppure quando mia madre continua a cercarmi un fidanzato e io le riattacco il telefono in faccia.

"Fotografami le chiappe." Sussurra lei, con tono piatto.

"Fattele tatuare da capelli blu, le chiappe"Ribatto io, ricordandomi il modo in cui si stringevano quella volta in spiaggia.

"E tu tornatene a succhiare il cazzo ad Andrew."

"Se magari mi lasciassi i polsi lo farei volentieri." In un attimo, stringe più forte la presa e poi mi da una spinta. "Dove cazzo vai che stiamo parlando?!"

"A rompere la testa a Zayn." A passo veloce si dirige verso l'uscita nel frattempo aggiunge

"Liam non perderti neanche questo spettacolo!" Le corro dietro cercando di afferrarla ma è veramente veloce... e infuriata.

"Sei un fottuto coglione"

Riesco a sentire io al posto di Zayn le nocche che gli colpiscono il volto, per il repentino movimento un piede della sedia di plastica si spezza e il moro cade a terra.

"Ma che cazzo fai?!" Grida portandosi la mano sulla bocca. "TU CHE CAZZO FAI? Vuoi dirlo a tutta Ibiza che ti scrivo le canzoni perché sei un emerito cretino?!" Sbraita lei, Dinah si avvicina leggermente intimorita e sussurra "dai, Lauren calmati."

Zayn guarda me e sbuffa "Camila!" Alzo le mani, vorrei giustificarmi dicendo che mi è scappato, ma in realtà sapevo di non doverlo dire.

"Chiudete quella cazzo di bocca!!" Urla il vicino, affacciandosi dalla sua finestra. Liam si scusa immediatamente e poi ci incita ad abbassare la voce, a calmare gli animi. Zayn si rialza dal cemento aiutato dalla mano tremante di Dinah. Harry e Louis escono fuori in mutande

"Che cazzo succede?" Dice il riccio. Io socchiudo gli occhi, sentendomi colpevole.

Lauren va via.  

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