Capitolo 39 - Seconda Parte

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È passata poco più di un'ora da quando Lauren è sparita in mezzo alla folla e la mia inquietudine è salita ad un livello superiore.

Avrei dovuto aspettarmi da lei una cosa simile, ragionandoci mi stupisco di notare che non l'abbia fatto prima. O forse sì e io nemmeno me ne sono accorta.

Non ha senso pensarci adesso perché tutto quello che devo fare è trovarla e parlarle, preferirei non farlo mentre è in uno stato alterato di se stessa, ma non tutti i mali vengono per nuocere, giusto?

"Dinah!" Richiamo la mia amica che se ne sta a ballarmi intorno mentre sorseggia l'ennesimo drink.

Sul divanetto affianco al nostro intravedo Liam e Zayn pomiciare senza troppi scrupoli. Quasi invidio il loro equilibrio, è così evidente che non sia solo sesso, ma riescono a non complicarsi la vita in un modo che io non conoscerò mai.

Quando la castana mi rivolge la sua attenzione è quasi come se si accorgesse solo ora che io sono ancora qui, vicino a lei.

"CAMILA!" Grida esaltata, buttandomi le braccia al collo. "Stasera la musica è più bella del sssolito!" Ridacchio mentre inciampa sulle sue stesse gambe e sarebbe già col culo per terra se non la tenessi.

"Dinah, che roba è quella che prendono?"

"Chi?"

"Lauren e gli altri."

Lei sbuffa, dandomi una spinta e mettendosi le mani in faccia, incurante del trucco vistoso che rischia di esser sbiadito lungo il viso. "CHE PALLE!" Esclama, gettandosi sul divanetto accanto a me. "Stimolante, credo. Che cazzo ne so... Girano tanto ai rave. Ma tanto, tanto, tanto. Voglio un altro drink." Scuoto la testa e prima che possa afferrare il bicchiere dalle mani del tipo accanto a lei la tiro verso di me.

"DAI DIVERTIAMOCI!" Protesta lei, cercando di alzarsi ma con scarsi risultati. Questa sera si è ridotta decisamente malissimo.

"Che altro sai su questa droga?"

"Cristo, Camila! Sei insopportabile!" Piagnucola sulla mia spalla "Io so solo che sei euforico, felice, e molto emotivo! Aumenta un casino l'empatia... Ti senti, sì, ti senti un sacco più vicino alle cose. Alla musica, alle persone. È la droga del sesso."

Sgrano gli occhi a quella parola, constatando che Dinah sa molto più di quanto potevo immaginare. Non mi dà il tempo di pensare ad una risposta che riprende a parlare.

"Siamo due deficienti, lo sai? Io qui disperata e ubriaca perché Ashton mi ha lasciata perché, fondamentalmente io lo so che lo pensate tutti, sono una grande stronza, forse anche un gran troia. Ci credi che mi sono scopata il suo migliore amico?"

"Sì, Dinah. Sei stata un disastro." Le dico accarezzandole il viso e lei sgrana gli occhi.

"IO? E tu? Tu che ti sei innamorata di quella..." Si mette una mano in faccia, nascondendo un'espressione che va dal divertito al disperato e io sobbalzo sentendomelo dire in modo così esplicito per la prima volta. "Di Lauren, dai! Ma tanto io già lo avevo capito, la prima sera che siamo arrivate qui... mi son scordata come continua questa frase."

Ammette portandosi una mano alla fronte.

"Comunque dovresti bere e divertirti, lasciala perdere. Goditi il tuo tempo, tanto quella non cambierà mai. Fidati di una che da ubriaca ci vede ancora meglio! Vai al bancone, prendi due drink, uno per te e uno per me e poi ci mettiamo a ballare e a fanculo chi non ci vuole, yeeeeeah."

Si alza mettendoci tutta l'energia che ha in corpo, quando si accorge di esserci riuscita alza le mani al cielo, contemporaneamente urta il viso di un ragazzo che passava davanti a lei e io scoppio a ridere. Gli ha probabilmente rotto il setto nasale, ma io non riesco a trattenermi. Soprattutto quando riesco a guardare bene il tizio dal volto vagamente familiare.

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