Capitolo 15

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Zayn lo ritroviamo a firmare autografi sulle tette di un paio di tipe in carne e sfacciate. La birra che ha tra le mani passa in quelle di Lauren, quando me la offrono rifiuto. Sono ancora a stomaco vuoto e di vomitare non ne ho proprio voglia.

Forse lei pensa che non me ne sia accorta, ma continua a fissarmi dallo specchietto retrovisore mentre sono persa nei miei pensieri. Poggio la testa contro il finestrino continuando a percepire il suo sguardo addosso. Come la sera del falò. Questa volta, però, probabilmente lo sta facendo perché è preoccupata, o forse mi compatisce per quello che ha visto.

Forse si sta chiedendo il motivo di quella reazione, non penso riuscirò mai a raccontarglielo.

"Stanotte Dinah e Ashton sono stati cacciati dal Privilege." Lauren ride come se già se lo aspettasse. "Fammi indovinare: atti osceni in luogo pubblico?!"

"Stavano per scopare sui divanetti!!" Si esalta lui scuotendo il capo.

Ho notato che Dinah perde un po' troppo la testa quando si ubriaca, ma una cosa del genere non l'avrei mai immaginata.

"Il buttafuori li ha afferrati per le spalle e Ashton stava pure rischiando di essere preso a pugni perché non trovava la camicia." Ci racconta, o meglio racconta a Lauren.

La stessa persona che mi ha trascinata in questa vacanza, colui che mi ha trattato fin da subito con una confidenza non indifferente, adesso fa come se non esistessi. Mi sta ignorando totalmente. È strano da parte sua perché fino ad ora mi è sempre sembrato quello più calmo, buono e disponibile. Non che la cosa mi dispiaccia, dato che è chiaro che voglia qualcosa in più da me, ma mi sembra esagerato ed insensato.

"Lucy ha chiamato a casa nostra ieri, ubriaca. La tua ragazza non ha fatto altro che bestemmiarti addosso." Lauren gira il capo verso di me sorridendo, facendomi un cenno con la testa.

"Non ho una ragazza." Mi giustifico immediatamente. "Lei non la pensa così." Continua Zayn.

"Lucy è stupida." Dichiaro io, volendo finire la conversazione. Il modo in cui Lauren mi sta guardando non mi piace, è chiaramente divertita dalle manette mi sono messa da sola, per un semplice bacio.

"Non dovresti chiamare stupida la tua ragazza, Camila." Mi stuzzica lei, trattendosi il labbro inferiore tra i denti. Dio, quanto è sexy. Con quell'espressione da stronza sul volto, poi.

"Smettila" Le ordino, tornando a guardare fuori dal finestrino.

"Conosco Lucy e si è presa una cotta per te. Quindi, fin quando non gliela darai, non si scollerà di dosso." Mi informa Zayn, col tono piatto. Lauren non sorride e nemmeno si volta a guardarmi, questa volta. "Vada a farsi fottere." Il moro scoppia a ridere. E io comincio a pensare ai modi gentili da poter usare per chiarire la situazione con Lucy. 

L'unica cosa che mi viene in mente è tutta la notte trascorsa. Sono quel tipo di persona che odia i cambiamenti, che non sa bene come gestirli e quando arrivano è come farsi una doccia ghiacciata in pieno inverno.

A testimoniarlo è la mia amicizia con Ally che va avanti da, più o meno, quando giravamo nel passeggino. Il venerdì sera dedicato alla lettura di un libro, appuntamento che neppure per vedermi con Austin spostavo. E ancora, il fatto che non abbia mai più cambiato casa dopo il trasferimento nell'appartamento di Ally, ad Orlando.

Sono quel tipo di persona che ragiona diecimila volte sulle cose da fare e poi dopo aver scelto qualcosa, magari, ci ripensa pure.

Per questo mi sconvolge tanto questa vacanza, questo cambiamento, quell'improvvisata. Lauren ed io che saltiamo su un treno a caso, girovagando per le strade di Ibiza alle tre di notte senza essere neppure ubriache, finire nel letto di uno sconosciuto ed essere cacciati per un quasi furto inutile, addormentarsi sulle scale di una chiesa e ritrovarsi un ritratto meraviglioso tra le mani, per non parlare dell'artista di strada e quelle canzoni.

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