20. This is the right time.

39 5 3
                                    

Torno a casa finalmente e mi catapulto sul letto con tutti i buoni propositi dell'universo.

Se è lui, lo devo scoprire e nella mia testa ho già diversi motivi su come farlo.

"Sono un genio, alla faccia tua Gos" dico a me stessa e sorrido come una scema per il mio grandissimo passo avanti.

Mi addormento tranquilla per questa notte.

Davanti a me un lupo. È un cucciolo, piccolo. È diverso dagli altri, ha gli occhi celesti ed un pelo grigio scuro, non chiaro com'è tipico dei lupetti.

Io sono lontana da lui, tra di noi una grandissima distesa di puro bianco: ghiaccio.

Ci guardiamo, ci scrutiamo, ma non possiamo avvicinarci. Qualcosa ce lo impedisce, penso subito il confine con Krynox, ma non vedo niente del genere. Riesco a farmi coraggio e costringo le mie zampe ad avanzare di qualche passo. Ma, appena lo faccio, lui retrocede.

Lo guardo ancora. Lui dissenta con la testa, la muove in segno di negazione, non vuole che mi avvicini a lui.

Lo guardo attentamente e sotto il suo collo, c'è una macchia rossa, adesso più visibile e marchiata.

"Sangue" mi dico e mi alzo di scatto.

Intorno a me è completamente buio. Capisco di essere ancora a casa e che l'alba non è arrivata. Guardo la sveglia accanto a me e noto essere solo le tre del mattino. Sospiro.

Ripenso a tutto e capisco: lui è il lupo che ha ucciso il capo dei Grigi, lui è il lupo per cui Hel ha iniziato ad odiarli.

Chiudo di nuovo gli occhi e lo rivedo lì, davanti a me, come se la sua immagine fosse stampata, ma attorno a sé più sangue ancora. Ne è cosparso e ha coperto buona parte del bianco sotto i suoi piedi.

Riapro gli occhi di scatto, poi mi sento chiamare al telefono.

"Dovevano essere chiamate serali, ora pure di notte mi chiama"

<<Ciao Gos>> dico scocciata.

<<Ciao, che succede?>> mi domanda lui e lo sento ansioso.

<<Incubo>> confesso, senza rivelarne la natura. Mi distendo sul letto e rimango nel buio più totale a guardare verso il soffitto.

<<Mi dispiace Lia, dimmi, cos'hai scoperto>>

Rassegnata, gli racconto tutto quanto di quello che ho scoperto e aspetto che lui mi dia qualche direttiva su come muovermi adesso.

<<Bravissima -commenta – Ora segui lui, coglilo sul fatto e poi chiedi aiuto. La tua strega non è pronta, lui può esserlo>>

Sorrido. Finalmente qualche buona parola. Mi addormento, dopo averlo salutato e per fortuna niente più sogni strani.

La mattina il sole splende. Mi alzo e mi dirigo a lavoro vestita con una gonna nera, camicia bianca e odiosissimi tacchi.

Mi lego i capelli in una coda alta e scendo di casa, con il buon umore stampato in viso.

<<Holly>> mi chiama Ester. Mi ero quasi dimenticata di lei e sul fatto che siamo tornate amiche. Sorrido e mi volto, vedendola sorridere almeno il triplo di me.

<<Mi devi raccontare>> inizia subito mentre entra nella zona cucina e prende il suo grembiule.

<<Cosa?>> rispondo, fintamente. Non ho voglia di dire niente, anche perché non ci sarebbe nulla da dire.

The Death Key (The death Series)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora