L'armadio è il mio peggior nemico in questo mondo. Sono sempre indecisa su cosa mettermi in ogni occasione in cui uscivo. Mica sapevo cosa avrebbe indossato lui: semplice o elegante?
Mi passa per la testa la voglia di chiamare Ester, ma la rimando indietro perché sembrerei solo un'approfittatrice, che tra l'altro esce con il ragazzo che le piace, oltre al fatto che ho baciato uno dei suoi migliori amici, nonché nostro capo.
"Quanto è complicato qui" mi ritrovo a pensare tra i mille pensieri che mi frullano. Decido quindi di fare appello e chiamare -alzando lo sguardo verso il cielo – Gos, sperando che con lui ci sia Hel.
Poco dopo, come immaginavo, il telefono vibra con il suo nome nel mezzo.
<<Ma sei sempre a spiare me? Nient'altro da fare?>> domando con tono ironico.
<<Assolutamente no. Sei il mio passatempo preferito. Cos'è, ti piace questo umano, Samuel?>> lo dice con disgusto tale che mi fa sorridere, già, proprio sorridere.
<<Sei geloso?>>
<<Avrei motivo di esserlo?>>
<<Dipende...>> mi lascio sfuggire, ma frenandomi prima di dire ciò che la mia mente vorrebbe, per paura di sentire un rifiuto da parte sua, che comunque già ha accennato di avere.
<<Ti interessa davvero quindi? Bene, perché...>> lascia la frase in sospeso lasciando a me l'immaginazione di quel silenzio susseguito.
La cosa più odiosa, che avevo adorato fino a poco prima è che lui mi può vedere, se piango, se rido, se mi perdo, lui può vedermi in tutto.
<<Perché?>> Incitai sperando di non ricevere una legnata, ma ovviamente non poteva che essere così.
<<Sono in mezzo a una relazione complicata>> confessa e per un secondo penso che stia parlando di me, di questa maledettissima situazione in cui per fare il Capo mi ha mandato.
<<Non capisco>> ammetto sedendomi sul letto con solo la mia biancheria di colore nero e la fila di vestiti che mi guarda in attesa del prescelto.
<<Ho una relazione con Suan>> dichiara secco.
Lo dice come se quel nome per me non rappresentasse niente, lo dice come se si fosse innamorato di una qualsiasi lupa di Krynox e non proprio di lei, non proprio di mia madre.
Sento un bruciore che parte dallo stomaco e si estende per tutto il petto. Un fuoco appena acceso e alimentato ogni secondo dal suo silenzio. Trattengo con fatica assurda le lacrime, ma lavoro inutile, perché sento quell'acqua scendere sulle guance per finire tra le mie nude gambe e bagnarle, ogni goccia nello stesso punto, come a ricordo di un dolore.
Chiudo la chiamata con furia e sbatto il telefono sul letto con una potenza che penso di averlo sfondato lasciando il buco per la forma del cellulare, ma la mia forza umana, non è poi tanta.
"Bastardo. Tra tutte, mia madre la dovevi lasciar stare" urlo nella mia testa.
Mamma non ha mai saputo niente della mia storia con lui e so che ha sempre ammirato Gos per la protezione che dava a me, forse ha pensato di darmi una specie di padre così, ma non è questo che voglio. Nessuno prenderà mai il suo posto e da qualsiasi pianeta lui mi stia guardando adesso, lo sa che lui sarà il solo.
Gos però è a conoscenza di tutto il nostro rapporto e non mi capacito di come sia finito con mia madre, nonostante ha sempre ammesso di provare qualcosa per me.
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The Death Key (The death Series)
Manusia SerigalaTalia ha da sempre sentito parlare degli umani, ma non ha mai pensato di finire in mezzo a quella razza che ha sterminato la sua specie. Gos, capobranco della tribù dei Bianchi già aveva deciso il suo destino, senza però avere il suo consenso. Per...