30. I wanna kiss you

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Connor


Davanti a noi, una serie di ragazzi e ragazzini che ballano indisturbati.

La musica poma rigorosamente, ed infatti appena entriamo il primo istinto di Lia è quello di coprirsi le orecchie per il troppo rumore.

Sorrido. Si vede che non è per niente abituata a questo genere di cose, io un paio di bravate umane le ho fatte e devo dire che al contrario nostro, loro sanno come divertirsi. Noi, ci limitiamo a correre per fare qualcosa di diverso, per così dire, loro scelgono: bere, cantare, ballare, esagerare, fare sesso. Irrilevante il modo, basta uscire dagli schemi.

Ho notato che questo avviene però a una certa età e smette dopo un bel paio di anni. Ovviamente, non ogni caso è uguale.

<<Mischiati>> dico a Lia, perché dobbiamo passare inosservati.

<<Che vuol dire?>> Mi domanda e mi ritrovo ancora una volta a sorridere. È così pura e ingenua.

<<Fai finta di essere loro>> le spiego e direi che capisce bene l'intento.

Si guarda un secondo attorno e poco dopo si mette a saltare, muovendo la testa su e giù come un martello. Nel mentre, grida e tiene una mano alzata che muove a ritmo.

Si è calata benissimo nel personaggio.

<<Tu non balli?>> chiede alzando la voce per sovrastare la musica. Mi limito a scuotere la testa e vado a sedermi in uno dei divanetti infondo.

Lei mi guarda andare e stavolta, si fida di me, quindi non chiede altro.

È incredibile. I suoi sentimenti, vanno contro ciò che vorrebbe e lo capisco dal semplice battito del suo cuore.

Prima si sente gelosa, ma non capisce il perché e quindi si arrabbia, ma poi per qualche ragione sorride e si ritrova d'un tratto spaesata da questo vortice di emozioni. Siamo lupi con qualità umane.

Mi guardo intorno alla ricerca dell'unico che ci può aiutare, ma ancora non ha fatto il suo ingresso, in effetti è ancora mezzanotte e lui prima dell'una non si presenta. Ne approfitto quindi per guardare Lia.

Lei è di fronte e me e sembra trasportata dall'elettricità della musica. Si muove a ritmo e stavolta non tanto a casaccio come prima, sembra sappia quel che fa. Mi avvicino, dato che con tutta la gente da questa angolatura non riesco a vederla bene, mi sposto al bancone e ordinando da bere una bottiglia di Bourbon, la fisso.

All'inizio, non mi nota, poi sembra accorgersi di me. Ci guardiamo intensamente negli occhi, e allora che continua quello che ha iniziato a casa sua. Con lo sguardo infisso nel mio, inizia a ondeggiare il suo corpo da un lato all'altro, esagerando in alcuni movimenti, accentuando ogni sfumatura, roteando le sue forme al punto giusto. Due secondi dopo, non solo io la sto guardando, ma insieme a me una massa di ragazzi in calore. Sento i loro cuori, peggio ancora sento i loro ormoni alzarsi e non posso fare a meno di... capirli. È bellissima, sexy a livelli superlativi.

Quando a casa sua, sul divano, era con il vestito bianco – non da sposa – dove scopriva la sua pelle, mi è venuta una voglia assurda di andare da lei e baciarla, ma poi è stata lei ad avvicinata e sono rimasto imbambolato. Ho dovuto lottare contro ogni forza possibile per non prendere il suo viso tra le mie mani, farla indietreggiare fino al muro e poggiare le mie labbra sulle sue per strapparle un bacio alla nostra portata: feroce.

Un ragazzo si azzarda ad avvicinarsi a lei, subito non perdo tempo a scagliarmi contro di lui.

<<Lasciala stare amico>> lo minaccio, ma non sembra darsi per vinto, fino a che, non mi guarda negli occhi. Solo allora si spaventa e si allontana.

The Death Key (The death Series)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora